UniCredit Real Estate S.C.p.A, ha stipulato in data 29 settembre 2009 un atto di apporto per il conferimento di un portafoglio di immobili detenuti dal Gruppo a un Fondo Immobiliare di tipo chiuso riservato a investitori qualificati e gestito da REAM SgR S.p.A, denominato “ Nord Ovest”. “ URE ha successivamente ceduto la maggioranza delle quote emesse a fronte del suddetto apporto a investitori qualificati identificati da REAM”.
L’annuncio ufficiale del deal è stato dato stamane, nel corso di una Conferenza Stampa nell’HQ della Banca in piazza Cordusio a Milano, presenti Paolo Fiorentino, VD Generale di UniCredit, Giovanni Quaglia,VP della Fondazione CRT, e Silvia Rovere, da alcuni mesi DG di REAM SgR.
Il portafoglio oggetto di apporto è costituito da 13 immobili storici e di grande pregio (tra cui gli immobili di Via XX Settembre a Torino, Via Dante a Genova , via Cordusio e Piazza Edison a Milano) , siti in location che sono al top del mercato, per un valore complessivo di apporto di circa 574 milioni di Euro. Il valore di mercato del pacchetto sarebbe, secondo la stima dell’esperto indipendente CB Richard Ellis, di 674 milioni : uno sconto giudicato “ normale “.
Gli immobili saranno trattenuti per circa il 50%, mentre il restante 50 sarà man mano liberato e/o “ oggetto di valorizzazione “ : che sarebbe in definitiva il “ mestiere “ della SgR.
L’acquisto è stato finanziato per il 60% da un pool di banche con capofila il Gruppo UniCredit, fiancheggiato da Intesa Sanpaolo, BNP-BNL, BPM e Banca Regionale Europea.
“La cessione della maggioranza delle quote a investitori qualificati identificati da REAM (tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e le altre Fondazioni bancarie azioniste di REAM) genera una plusvalenza relativa alla quota ceduta nel terzo trimestre 2009, al netto di effetti fiscali e costi di transazione, pari a circa 110 milioni di Euro. Il Fondo avràuna durata di 15 anni. La maggior parte degli immobili conferiti al Fondo saranno oggetto di
contratti di locazione a favore del Gruppo con una durata, a seconda delle specifiche esigenze del Gruppo stesso, di 6 o 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, con caratteristiche tali da consentire al Gruppo la necessaria flessibilità nella gestione della propria rete commerciale”, precisa la Nota congiunta consegnata stamani alla Stampa.
L’IRR stimato del Fondo, a vita intera, è pari all’11%: giudicato da Silvia Rovere “molto allettante“.
Advisor finanziario dell’operazione è UniCredit Corporate & Investment Banking per UniCredit Group, mentre Advisor legali dell’operazione sono lo Studio Legale Gianni Origoni Grippo & Partners per UniCredit Group, lo Studio Irrera Avvocati Associati e lo Studio Tosetto, Weigmann e Associati per REAM, mentre le banche finanziatrici sono state assistite da Legance Studio Legale Associato.
L’operazione annunciata oggi rientra nella strategia di razionalizzazione e alleggerimento dell’immenso patrimonio immobiliare del Gruppo UniCredit che, in logiche molto long, dovrebbe riguardare anche immobili siti a Roma e di provenienza Capitalia, già svuotati e sempre più “costosi da gestire“.
Dal punto di vista di REAM, essa ritiene “di poter crescere con obiettivo di dare sicurezza agli azionisti” (non si esclude l’ingresso di altri importanti investitori istituzionali, e pure di privati – grazie al Family office -). Nel 2008 REAM aveva costituito il Fondo “Social and Human Purpose”, primo Fondo immobiliare destinato a investire in immobili a uso sociale collettivo, con l’applicazione di canoni calmierati. Il Fondo SHP, promosso dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, è stato interamente collocato a Fondazioni bancarie piemontesi.
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