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«La Confservizi Piemonte Valle d’Aosta si è incontrata con il Collegio Costruttori Edili della Provincia di Torino per definire un piano di azioni congiunte tese a promuovere l’adozione di procedure più snelle nell’avvio dei cantieri di lavoro che fino a questo momento risentono di una complessa procedura autorizzativa con evidenti ricadute negative sui tempi e sui costi per le imprese.
Per il 2009 il comparto delle aziende dei settori idrici, trasporti, rifiuti, energia, edilizia residenziale pubblica e sanità hanno già predisposto una serie di progetti esecutivi per migliorare infrastrutture e servizi la cui realizzazione contribuisce ad un ulteriore e significativo incremento economico e sviluppo occupazionale.
Si tratta di investimenti che complessivamente superano i 700 milioni di euro per realizzare reti ed infrastrutture per il teleriscaldamento, i servizi energetici, gli acquedotti e le fognature, il riassetto dei sistemi di trasporto, i centri di stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti nonché le opere connesse all’edilizia residenziale pubblica e alle strutture sanitarie la cui realizzazione, in molti casi, viene ritardata per le complesse procedure nel rilascio da parte degli enti preposti delle necessarie autorizzazioni o per le attivazioni di finanziamenti già garantiti.
"L’impegno di tutte le nostre Aziende associate – sostiene il Presidente di Confservizi PaoloRomano- è di sviluppare un new deal piemontese che dia una notevole ricaduta economica ed occupazionale nelle costruzioni e nel loro indotto. Se verranno sviluppate azioni congiunte, con un forte coinvolgimento degli enti interessati, perchè siano snellite quelle procedure che consentono una rapida cantierizzazione delle opere, il risultato sarà immediato: oltre 25.000 addetti occupati nel 2009 ed uno sviluppo del settore delle industrie di materiali e impiantistica "
La necessità di procedure snelle per una rapida cantierizzazione delle opere e per lo sblocco di fondi viene ribadita anche dal Presidente del Collegio dei Costruttori della provincia di Torino, Alessandro Cherio, che aggiunge: "in molti casi i prezziari non sono aggiornati, spesso proprio a causa dell’eccessivo tempo trascorso tra la progettazione e la gara. Questo rivela stime di costo non realistiche, apre le porte alla concorrenza sleale, mette a rischio il completamento dei lavori, e penalizza le nostre imprese che, insieme alle organizzazioni dei lavoratori, attraverso gli enti paritetici investono, da sempre, in formazione e sicurezza".
Sono già in corso da parte delle singole aziende incontri con le associazioni dei costruttori e degli industriali per illustrare i piani di investimenti e far sì che il mercato locale sia adeguatamente predisposto per conseguirne il massimo beneficio» (CS congiunto)
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