17
ottobre 2009
«Il mondo alpino è un laboratorio dove convivono approcci devastanti
e nuovi comportamenti nel modo di progettare l’architettura, il
paesaggio e l’economia. Il legame tra architettura e sviluppo
economico è infatti reciproco, nel senso che l’architettura è
funzionale ad un determinato sviluppo economico, oppure genera essa
stessa lo sviluppo».
Inizia così la Nota dell’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent
Ferretti” della Fondazione Courmayeur, promotrice del Convegno
internazionale “Architettura e sviluppo alpino” in programma sabato
17 ottobre ad Aosta (Pollein, Gran Place) : che ha l’ambizione di
«presentare una progettualità specifica, caratterizzata dalla
capacità di considerare il territorio nel suo insieme e di
dimostrare come la qualità del costruito sia elemento fondamentale
della qualità del paesaggio e dell’ambiente di vita contemporanei».
«Oltre al valore emblematico dell’architettura – ha affermato il
Presidente dell’Osservatorio Giuseppe Nebbia - esiste un aspetto
promozionale di un turismo appositamente generato dalle “meraviglie”
architettoniche. Nell’ambiente alpino, poi, quando dette meraviglie
sono inserite in un contesto naturale a sua volta meraviglioso si
raggiunge il massimo dell’attrattività».
Nella sua «azione di rivalutazione della funzione dell’architettura
in montagna l’Osservatorio ha accumulato una ampia esperienza
concretizzata nello svolgimento con cadenza annuale di convegni e
incontri, cui ha fatto seguito la pubblicazione di nove quaderni
della Fondazione e nell’individuazione di collegamenti con una rete
transfrontaliera di istituzioni, organizzazioni, associazioni ed
enti che hanno dimostrato interesse all’architettura in ambito
alpino».
Nel quadro del Convegno, venerdì 16 alle 18 presso l’Hotel Europe di
Aosta , sarà inoltre presentato in anteprima lo studio
sull’architettura di montagna contenuto nel libro “Abitare molto in
alto. Le Alpi e l’architettura” scritto dall’architetto Sebastiano
Brandolini.
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