Che il mondo visto dall’alto sia sempre una rivelazione non è certamente una novità. Si dice che Dio non si accorga di quanto in terra le cose vadano male perché -da dove ci guarda- il mondo pare un insieme di segni bellissimi, una ordinata e armonica sequenza di geometrie e rilievi che l’uomo s’è fatto davanti e intorno.
A guardare le fotografie di Olivo Barbieri in mostra alla Triennale di Milano fino al 15 novembre 2009 si pensa anche a questo: palazzi e monumenti milanesi che siamo abituati a vedere tutti i giorni , e che da sempre significano Milano nel nostro immaginario, si trasformano in prospetti inediti, in gigantesche scenografie schiacciate, in visioni aeree che confondono i piani trasformando la città in una sorta di "modellino infinito".
Fotografa dall’elicottero Olivo Barbieri, con una macchina digitale che gli consente una sconfinata possibilità di scatti; da questa scorta di immagini Barbieri seleziona la foto “giusta” e la rielabora con un sapiente ritocco al computer che gli permette di esasperare i contorni delle cose e delle persone.
Il risultato finale è sorprendentemente estraniante e ha tra le sue note più potenti questa misteriosa capacità di svelare nuove possibilità interpretative, di aprire lo sguardo dell’osservatore a una nuova visione dell’urbano.
Mentre in tutta la sua produzione precedente Barbieri era solito sfruttare gli effetti di fuoco fotografico impastando le immagini in una onirica simulazione della nostra visione, che mette a fuoco il centro perdendo i contorni dell’intorno, negli scatti esposti alla Triennale ciò che colpisce è la nitidezza, i contorni sono nitidi e sovrapposti al tempo stesso, ed è con questo truccoche Barbieri trasforma una scenografia ordinaria e quotidiana nel magico fondale di un teatrino immaginario.
Genova, Firenze, Napoli e Catania sono, assieme a Milano, le altre città fotografate dall’artista nell’ambito del progetto A Different Altitude: un percorso da nord a sud del Paese che raccoglie complessivamente più di cinquanta immagini di grande formato che gettano uno sguardo inedito su piazze e strade, palazzi e monumenti che perdono di consistenza lasciando spazio a un’installazione dalle forti componenti concettuali.
Nel corso dei prossimi mesi, in ognuna delle città rappresentate, sarà allestita una mostra fotografica con immagini inedite e verranno realizzati altrettanti volumi.
"Site specific, Milano 2009" racconta Milano dal cielo catturando luoghi monumentali che ne hanno fatto la storia, come le Colonne di S. Lorenzo, il Pirellone, la Galleria Vittorio Emanuele, il Castello Sforzesco e il Duomo. Tra questi segni storici della città Barbieri sceglie di fotografare anche la nuova Milano: volando sulla Bicocca o sul cantiere del nuovo Palazzo della Regione Lombardia l’artista si trasforma in testimone di questa fase di trasformazione in cui stiamo. Anche per questo motivo, ogni "buon milanese" dovrebbe vedere la Mostra di Barbieri alla Triennale.
(Lorenzo Taini)
PS: nel bel volume che accompagna la Mostra (Silvanaeditoriale, euro 30,00) mancano – curiosamente – le didascalie delle 25 tavole pubblicate. Dimenticanza? Non è possibile. Arroganza intellettuale? Probabile
site specific_MILANO 09 Olivo Barbieri
28 Ottobre - 15 Novembre 09
martedì-domenica 10.30-20.30 - giovedì 10.30-23.00
Triennale di Milano
Ingresso libero