Hünnebeck, azienda Hünnebeck, società leader nella
produzione, vendita e noleggio di casseforme e ponteggi, contribuisce
alla realizzazione, in corso d’opera, della nuova centrale di
termoutilizzazione di rifiuti solidi urbani di Forlì. L’impianto,
concepito e progettato dallo studio della celebre architetto Gae
Aulenti, sarà ultimato nei primi mesi del 2008.
L'annuncio è del 10 aprile. "Lo smaltimento dei rifiuti è un tema
estremamente attuale e cruciale in termini di ordine economico,
normativo, tecnico e soprattutto culturale. In questo ambito,
strettamente correlato alla necessità di uno sviluppo di tecnologie e
impianti appropriati, a loro volta ambientalmente compatibili, si sta
verificando una forte riorganizzazione.
Questa nuova tendenza consiste, infatti, in un passaggio graduale da una
gestione dei rifiuti che si limitava alla sola raccolta e discarica
verso un livello di gestione integrata in grado di sfruttare tutte le
fasi del ciclo di smaltimento per recuperare energia.
In Emilia Romagna la situazione impiantistica è sicuramente tra quelle
che presentano minor criticità. Nel corso degli ultimi anni, con la
riorganizzazione del sistema impiantistico, si è determinata, infatti,
una progressiva diminuzione di utilizzo delle discariche come principale
forma di smaltimento e un progressivo aumento di nuovi impianti per la
produzione di compost e per il recupero di energia dai rifiuti.
Tale sistema, colloca la Regione ad un grado di efficienza ed efficacia
paragonabile ai più avanzati delle regioni europee, con la presenza di
termovalorizzatori in ogni provincia, composti per il 31% da
inceneritori, il 10% da impianti di compostaggio, in fase di forte
crescita e il rimanente 59%, in diminuzione, ancora strettamente legato
all’utilizzo di discariche.
La costruzione della nuova centrale di termoutilizzazione di rifiuti
solidi urbani a Forlì, in affiancamento agli impianti preesistenti, si
inserisce perfettamente in questo piano di sviluppo.
La scelta di utilizzare attrezzature Hünnebeck per la realizzazione del
Termovalorizzatore, corpo principale della centrale, risiede
principalmente nel know-how offerto dai tecnici dell’Azienda in fase di
pianificazione progettuale.
L’importante contributo di Hünnebeck, in sinergia con le imprese
costruttrici, garantisce, infatti, la risoluzione delle criticità
relative alla costruzione di opere con un importante impatto ambientale
e il raggiungimento di elevati standard qualitativi, come dimostrato con
la realizzazione dei depuratori di Pero, di Milano sud e di Nosedo.
Il primo edificio a essere iniziato è l’impianto di filtraggio dei fumi
SDF, alto più di 24 m e con una base di 48x32 m, completamente gettato
in opera.
Per la realizzazione dei pilastri sono state impiegate casseforme
preassemblate realizzate con travi di legno ad anima piena H20 e
correnti metallici, studiati e costruiti per essere velocemente
adattabili alle esigenze del getto.
Inoltre, per i tamponamenti è stato impiegato il sistema Manto, una
cassaforma a telaio robusta e di grandi dimensioni, progettata per getti
impegnativi, che ha dimostrato, anche in questo caso, grazie alla vasta
gamma di dimensioni dei pannelli, la sua flessibilità e velocità di
messa in opera.
Per l’elevazione dei pilastri oltre il primo livello sono state
utilizzate le mensole del sistema diga assemblate grazie anche a
componenti progettati ad hoc.
Nella fase di getto delle travi è stata impiegato LTT, il sistema di
impalcatura a torre, che ha permesso di lavorare in tutta sicurezza fino
a 20 metri di altezza. Inoltre, per i tamponamenti ai livelli più alti
sono stati sostenuti i pannelli a telaio Manto con le agili e compatte
mensole del sistema di ripresa KK.
L’edificio Avanfossa, anch’esso parte del Termovalorizzatore, ha una
struttura a "core" costituita principalmente da setti che raggiungono,
nel punto più alto, i 34 m ed una superficie realizzata mediante getto
in opera di circa 6.500 m², con una base di 45x47 m e solai gettati in
opera per 1.800 m².
Per il getto dei setti sono stati utilizzati oltre 500 m² di casseforme
a telaio di grandi dimensioni Manto, sostenute da piani di lavoro su
mensole di ripresa KK. Le scale del sistema Modex, opportunamente
ancorate alla struttura già realizzata, oltre a permettere l’accesso ai
piani di lavoro sovrastanti, hanno garantito una mobilità sicura ed
agevole per le maestranze.
Come per l’edificio SDF, anche in questo caso si è optato per
l’impalcatura a torre LTT per la realizzazione del getto delle travi a
20 m di altezza.
Infine, anche per l’edificio Ciclo Termico, di dimensioni 35x32 m, alto
11 m, realizzato in setti di cemento armato gettato in opera per
l’intera altezza, sono state utilizzate le casseforme a telaio Manto,
sia per quel che riguarda i muri perimetrali sia per le partizioni
interne.
La progettazione e la programmazione accurata delle fasi di lavoro,
oltre alle caratteristiche intrinseche delle attrezzature, hanno
permesso di ottimizzare i tempi di esecuzione e la gestione del
cantiere, rendendo Hünnebeck partner ideale per la costruzione di opere
di questa tipologia" (CS della Società).
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