17 marzo 2008
E' Daniel Liebskind il progettista del Museo d'Arte Conteporanea di
Milano che sorgerà nel quartiere “City Life”. Il progetto è stato
presentato nel corso di una Conferenza Stampa organizzata dal Comune
di Milano e ospitata nei locali della Triennale.
La manifestazione si è svolta in data 17 marzo 2008, di fronte a un
pubblico di addetti ai lavori, collezionisti e amanti d’arte, fra
cui si citano Ennio Brion e Francesco Micheli.
Ha portato i saluti dei Presidenti Roberto Formigoni (Regione) e
Filippo Penati (Provincia) entrambi entusiasti del progetto, Davide
Rampello (Presidente Triennale Milano).
Davide Rampello ha dichiarato che Milano ha bisogno di un Museo
d’arte contemporanea che deve essere espressione della città che lo
ospita. L’opera che sorgerà nell’area “City Life” e che nasce dalla
collaborazione con la Triennale di Milano, rientra in un più ampio
progetto di iniziative di quest'ultima, destinate a testimoniare e
illustrare una delle grandi tradizioni ed eccellenze della cultura
milanese.
Letizia Moratti (Sindaco di Milano) ha dichiarato che il Museo non
sarà solo il luogo dove verranno esposte le opere ma diventerà anche
un centro di aggregazione che avrà al suo interno (nel piano
interrato) le terme e un giardino botanico sul tetto. Il
ringraziamento va a City Life che si è fatta carico di un incremento
di spesa rispetto a quanto previsto dal Museo del Design.
Il Sindaco ha affermato di essere «davvero felice di poter
annunciare la nascita del Museo di Arte Contemporanea, nella nostra
città, e che ci auguriamo possa essere finito entro la scadenza del
mandato di questa Giunta».
Questo nuovo polo culturale dialoga con il Capoluogo lombardo che
già conta 41 musei suddivisi fra tematiche storiche, artistiche e
scientifiche.
Letizia Moratti ha sottolineato che «il Museo d’arte contemporanea
raccoglie la cultura e la tradizione della nostra metropoli
favorendo scambi culturali con le altre grandi istituzioni».
Andrea Chevallard (Segretario Generale Camera di Commercio) ha
enunciato il ruolo del nuovo Museo. Sarà la struttura che meglio
focalizzerà l’attenzione verso l’arte contemporanea che Milano ha
espresso nel corso degli anni con i collezionisti, le gallerie, le
mostre, l’editoria, le manifestazioni fieristiche. Con la nuova
realizzazione si rafforzerà, inoltre, il ruolo di Milano e del suo
territorio nella scena internazionale, sulla via già intrapresa con
l’apertura di Triennale Design Museum, da poco inaugurato, e con il
Museo del Novecento, in corso di realizzazione.
Il Museo non sarà solo un’istituzione culturale di pregio ma
rappresenterà un vero motore di sviluppo economico.
Il Relatore ha annunciato che tra Torino e Milano è allo studio un
nuovo progetto “Mi-To” (dopo il successo del festival musicale)
sull’arte contemporanea.
Vittorio Sgarbi (assessore alla cultura del Comune di Milano, nonché
noto critico d’arte) ha dichiarato che «il Museo è innovativo e si
inserisce nel percorso della storia della concezione museale
contemporanea formata dai tre modelli: il Guggenheim di New York, il
Beaubourg di Parigi, e il Guggenheim di Bilbao. I tre grandi
manufatti rappresentano luoghi con la specificità di essere
monumenti essi stessi prima che contenitori di opere, dove
l’architetto diventa garante per l’arte contemporanea essendo lui
stesso un artista contemporaneo».
Il costo dell'operazione è stimato intorno ai 40 milioni di euro. Il
Building con i suoi 18 mila metri quadri di superficie distribuiti
elegantemente su cinque piani e un concept moderno che fa convivere
opere d'arte e performance, luoghi espositivi e atelier,
rappresenterà il futuro simbolo della nostra città .
Carlo Masseroli (assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune
di Milano) ha affermato che «nascerà finalmente il Museo di Arte
Contemporanea che Milano attendeva da anni all’interno di un grande
progetto di caratura internazionale, e che sorgerà entro il 2011».
Il progetto è ispirato alla tradizione rinascimentale italiana, in
particolare all'equilibrio armonico teorizzato da Leonardo da Vinci.
Questo museo è pensato unicamente per la città di Milano, la
migliore città per l'architettura ha detto Daniel Libeskind.
Daniel Libeskind si è chiesto come riportare nel XXI secolo l'idea
rinascimentale dell'uomo al centro dell'universo. «Ho lavorato sulla
torsione del quadrato e del cerchio che arriva fino al Duomo, e ne
riprende il materiale, il marmo di Candoglia, il grande architetto
ha così proseguito «una forma organica con i quattro angoli che
rappresentano le stagioni e che ha all'interno uno spazio fluido
pronto a essere vissuto a pieno dal pubblico».
Il Museo avrà uno spazio espositivo di 4 mila metri quadrati, un
grande auditorium, un bookstore, e numerosi atelier dove verranno
gli artisti e i visitatori potranno assistere alla genesi delle
opere.
Il Museo dell’ Arte Contemporanea “appena nato” non disporrà di una
sua collezione permanente ma dovrà quindi contare sui collezionisti
d’arte milanesi: dalla famiglia Boschi-Di Stefano, a quella Jucker.
E questo rappresenterà un ulteriore dialogo fra la città,
l’istituzione e il mondo dell’arte.
Nella foto, un rendering del Museo
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