Progetto CMR. società italiana di architettura da alcuni molto attiva in Cina, oltre alle importanti realizzazioni in corso nella città di Tianjin estende ora il suo impegno anche «a livello culturale e di confronto sugli scenari futuri della progettazione delle città e degli edifici che vi sono presenti, soffermandosi in modo particolare su quelli destinati al lavoro». Lo asserisce un Comunicato della Società, che ha annunciato la partecipazione dell'architetto Massimo Roj, AD di Progetto CMR, a un incontro organizzato dall’ICE all’European Style Conference Center di Pechino, nell’ambito del “Progetto Marco Polo” L'intervento di Roj è partito «dall’analisi degli elementi che hanno determinato la rapida evoluzione della città e la trasformazione in metropoli in cui il passaggio da un modello organizzativo orizzontale ad uno verticale ha tralasciato il più delle volte gli aspetti legati alla vivibilità dei luoghi, al rapporto con il contesto, con la tradizione e alla sostenibilità a discapito della qualità della vita». Progettare e costruire una città adeguata alla nuova dimensione domestica e lavorativa, flessibile e adattabile alle rapide trasformazioni, ha spiegato Roj, significa pianificare il suo sviluppo tramite un investimento “sull’architettura e sul valore del progetto”. «L’elemento che consente di gestire in maniera strutturata e coerente i cambiamenti della città è infatti “il progetto” che pone alla base del processo creativo l’uomo. La pianificazione della città e dei suoi spazi è il vero motore funzionale del progetto che vede nell’approccio consapevole ed integrato la strategia vincente per costruire una città a dimensione d’uomo ovvero adeguata ai cambiamenti, alla tecnologia, coerente con il contesto e la storia del passato» ha detto Roj che ha così continuato «All’interno della città, gli edifici sono il centro propulsore e di sperimentazione del nuovo, l’unità che si riflette sulla città e la sua organizzazione. Gli edifici sono, infatti, sistemi complessi che devono essere in grado di rispondere alle problematiche legate al contesto, alla tipologia, alla gestione, all’estetica, alla rappresentatività ecc.. Ma un edificio è anche un sistema complesso di relazioni tra realtà finanziarie e protagonisti quali, il property, il developer, l’agency, il tenant, il facility che si relazionano fin dall’inizio del processo progettuale alla fine del ciclo di vita di un edificio». Tutto molto chiaro, ma un interrogativo rimane aperto: come saranno le metropoli nel futuro? Secondo Progetto CMR, saranno sicuramente luoghi in cui esprimere la propria creatività, condizione necessaria per attuare il cambiamento. Ai progettisti, dunque, il compito di trovare le modalità giuste per anticipare il cambiamento ed «affiancare qualunque realtà aziendale pubblica o privata nel cammino verso l’innovazione»
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