|
Metrobosco |
04 ottobre 2007
Presentate all’Ottagono le nuove iniziative.
Circa 8.000 alberi nuovi piantati entro l’ottobre 2007 su una
superficie di 147.500 km2 nel Comune di S. Donato Milanese sono
senza ombra di dubbio una gran bella notizia.
Una notizia che merita entusiasmi e che giustifica l’orgoglio con
cui il 2 ottobre l’sssessore all’Ambiente della Provincia di Milano
Bruna Brembilla e il Direttore del laboratorio Multiplicity.lab del
Politecnico di Milano Stefano Boeri hanno presentato l’evento nella
spettacolare cornice dell’Ottagono in Galleria Vittorio Emanuele.
Gli 8.100 alberi di S. Donato sono la prima parte di quel grande
progetto ideato appunto dallo studio di Boeri che prende il nome di
“Metrobosco”: una cinta di bosco che circonderà Milano estendendosi
per 2.800 ettari (il progetto iniziale ne contemplava 780, questa è
un’altra buona notizia) attraversando 57 comuni della Provincia (si
era partiti con l’adesione di 23 comuni, anche questa è una buona
notizia).
Si calcola che una volta piantumati i 3 milioni di alberi previsti
dal progetto (uno per ogni milanese) il Metrobosco toglierà
dall’aria un milione e mezzo di tonnellate di inquinanti.
Quello che non si è detto è quanto tempo deve passare prima che il
bosco sia definibile come bosco e svolga la sua funzione
depuratrice; quanto costerà il progetto in termini economici e in
investimento in formazione e informazione.
Mantenere in vita gli alberi piantumati significa infatti cure e
manutenzione per esseri viventi che già dovranno vedersela con tutti
gli agenti inquinanti da cui ci dovrebbero salvare.
<<Piantare nuovi alberi per “neutralizzare” l’anidride carbonica è
come bere più acqua per rallentare l’innalzamento dei mari>> ha
recentemente dichiarato Oliver Rackman, storico dell’ambiente a
Cambridge. Rackman non era tra gli invitati al Simposio
dell’Ottagono. Ci fosse stato avrebbe “forse” aiutato tutti a
riflettere sui lunghissimi tempi che passeranno prima di raccogliere
i frutti di quanto si seminerà da domani a S. Donato. E su quanto
occorrerebbe invece affiancare a progetti di lungo periodo anche e
soprattutto azioni su quello breve e fatti concreti, come il ticket
per il centro storico o la conversione delle caldaie a gasolio,
ancora tantissime in città, tante da soffocare ettari di metrobosco
e migliaia di cittadini.
Lorenzo Taini
|
|