23 gennaio 2008
«AICA, l’Associazione Italiana Catene Alberghiere, in occasione
della sua Assemblea annuale e della presentazione dei dati
consuntivi sull’esercizio 2007, ha promosso l’incontro "TURISTI
NON PER CASO: linguaggi e progetti per un turismo concreto e
costruttivo", che ha visto riuniti l’On. Pieluigi Mantini
Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo, il
Dottor Alberto Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, il
Dottor Daniel John Winteler, Presidente di Federturismo,
impegnati a discutere con Renzo Iorio, Presidente di
AICA-Confindustria, intorno alla ricerca presentata dal Professor
Giampaolo Fabris sul valore dei marchi alberghieri e della Marca
Italia.
In un Paese in cui il turismo è unanimemente riconosciuto risorsa
fondamentale per l’economia del Paese, ma al contempo non
sufficientemente valorizzato e sostenuto, l’iniziativa intende
aprire un dialogo fattivo e costruttivo tra gli operatori del
settore, le istituzioni politiche, i gestori del patrimonio
artistico, culturale e naturale e gli utenti finali, non più turisti
per caso ma turisti consapevoli che si aspettano e pretendono di
relazionarsi con sistemi assolutamente affidabili.
Come è noto, il successo di qualsiasi prodotto parte da una profonda
conoscenza della domanda e da un preciso posizionamento sul mercato.
A questo proposito il Professor Giampaolo Fabris ha
sottolineato: "L’immagine di un Paese va gestita proprio come una
marca, con la stessa determinazione, e con un disegno strategico ben
preciso che punti a posizionare il brand in modo molto specifico
rispetto ai propri competitor, rappresentati da tutti gli altri
Paesi. Per poter definire una strategia tuttavia è importante
istituire un’unica cabina di regia, mentre fino ad oggi l’approccio
italiano non è stato univoco, ma abbiamo assistitito alla promozione
di tante diverse Italie, con l’ovvio risultato di aver ingenerato
nel consumatore finale molta confusione". Il professor Fabris ha
infine aggiunto: "Il turista a cui vi rivolgete è il classico
consumatore odierno, è sempre più esigente e selettivo, sempre più
attento ai "brand", ma al contempo sempre più difficile da
soddisfare. Pertanto ci si deve rivolgere a lui con un messaggio
molto chiaro e, soprattutto, bisogna pensare a lui come un
produttore di ricchezza nel lungo periodo e non nel breve. Va
appunto soddisfatto in tutte le sue esigenze per far sì che diventi
un consumatore fedele e non occasionale".
Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, ha
aggiunto:"Una cultura del turismo intelligentemente centralizzata
dovrebbe promuovere il nostro Paese per la sua unica specificità,
per il suo patrimonio storico minuziosamente diffuso su tutto il
territorio e non solo, come ancora qualcuno pensa, nelle principali
città. Questo significa che va data la stessa dignità che hanno
Venezia, Firenze e Roma anche a Cingoli nelle Marche, a Carignano in
Piemonte o ad Altamura nelle Puglie, per citarne solo alcune".
L’On. Pierluigi Mantini, Presidente dell’Osservatorio
Parlamentare per il Turismo, ha sottolineato la piena coscienza da
parte del Governo della necessità di supportare una strategia comune
e trasversale, ma ha sottolineato al contempo i limiti che l’attuale
struttura della governance del settore pone ad una azione unitaria
di progetto Paese a lungo termine.
Infine, Daniel John Winteler, Presidente di Federturismo, ha
evidenziato come sia necessaria una coscienza comune non solo a
livello di promozione e comunicazione, ma prima ancora a livello di
business, e ha dichiarato: "uno dei problemi del nostro turismo
inteso come industria è che non c’è la coscienza comune che l’intero
settore è articolato in molti segmenti che devono muoversi
coerentemente: gli alberghi, i trasporti, gli operatori di incoming,
i tour operator, ognuno ha uno ruolo specifico funzionale all’intero
comparto. Per questo è necessaria l’interazione". Winteler ha anche
aggiunto: "E’ vero che troppi messaggi ma distonici creano
confusione. Oggi abbiamo un’opportunità: la nostra identità è
migliore della nostra immagine. Partendo da questo sono certo che si
possano ottenere importanti risultati".
Nelle conclusioni, Renzo Iorio, Presidente di AICA, ha
sottolineato come la qualità dell’esperienza del cliente debba
essere al centro dell’attenzione delle imprese e come AICA senta e
voglia assumersi la responsabilità di sostenere attivamente il
settore, partendo dalla ricerca di un’intesa con tutte le parti in
causa, con il preciso obiettivo di far sentire in tutte le sedi
competenti la forza e i bisogni di un’industria che non può più
aspettare. Tra le priorità più urgenti, la ricerca di misure
concrete per la destagionalizzazione del turismo in Italia, così
come la valorizzazione dell’esteso patrimonio culturale.
"Occhi nuovi, nuovi progetti, capacità e competenze che le nostre
imprese posseggono e che vogliono mettere a disposizione ed
esprimere per un progetto di sistema, fuori da quei luoghi comuni e
da quel miope sfruttamento della rendita che fino a oggi hanno
determinato le alterne fortune e il mancato sviluppo delle enormi
potenzialità del turismo in Italia"» (CS dell'Associazione)
|