Eboli: per molti, è l’avanposto letterario di Primo Levi. Per me, fanatica di Emilio Salgari, evoca l’eroina (Eleonora, Duchessa d’Eboli) di due tra i più bei libri dello scrittore veronese erroneamente definito per ragazzi: “Capitan Tempesta” e “Il Leone di Damasco”.
Bellissima, elegante e carismatica, la Duchessa d’Eboli è “la prima lama di Napoli“ (siamo nel XVI° secolo) e combatte a Famagosta, Cipro, contro i turchi per la gloria di San Marco e per...
Volete sapere cosa succede e come va a finire?
Non sarò certo io a dirvelo. (Leggeteli, i libri, e vi entusiasmeranno. Altro che storielle e sceneggiaturine della attuale “porcilaia televisiva“: attenzione, la definizione non è mia).
Sono però io a dire ai promotori della nuova iniziativa retail real estate presentata stamane a Milano in Conferenza Stampa , cioè “Cilento Outlet Village“ che, forse, la Duchessa d’Eboli nel concept del progetto ci potrebbe stare benissimo. Meditate….
Ma andiamo con ordine, come si dice nel linguaggio giornalistico più bieco.
Due società di primo piano del retail real estate italiano (attenzione, retail in particolare, ma non solo: anche alberghi, poli industriali, etc) si incontrarono al Salone MAPIC di Cannes nel novembre 2008; si annusarono e si trovarono reciprocamente simpatiche. In pochissimi mesi Promos (Brescia) e Ingenre (Caserta) - è di loro che sto parlando - sono state in grado di preparare, e confermare la propria alleanza, nella promozione dell’ innovativo e coraggioso progetto retail presentato oggi, e che si trova appunto a Eboli: precisamente, in località San Nicola Varco. L’Outlet ha un valore economico rilevante, circa 80 milioni di euro, e una valenza sociale significativa, circa 500 nuovi posti di lavoro a regime, in una zona che vanta molta e scolarizzata gioventù, ma che soffre di elevata disoccupazione.
Di questi tempi, scusate se è poco.
Anche se i Presidenti delle Società (rispettivamente Paolo Negri e Carlo Maffioli) non hanno rivelato né il nome dell’ente finanziatore - limitandosi a dire che i contatti sono in corso, e che il costo del servizio del debito sarà elevato- , né il prezzo di acquisto del terreno (stiamo parlando in un plot of land di 225 mila metri quadrati, già acquistato direttamente), hanno comunque fornito molti dati ed elementi interessanti.
Cilento Outlet Village verrà costruito in due fasi. La prima riguarda 18 mila metri quadrati di superficie, per circa 60 o 70 unità, comprese le ancore.
La posa della prima pietra è prevista in autunno, dato lo stato positivo del processo autorizzativo (il terreno è greenfield, e la destinazione commerciale era già prevista, ha confermato oggi Martino Melchionda, il molto simpatico Sindaco di Eboli).
Un paio d’anni max per i lavori e , poi, il via alla seconda fase: che concerne circa 7 mila metri quadrati, e circa 50 unità.
Ci saranno anche circa 2500 posti auto, e una ristorazione “variegata e di qualità”. E a proposito di ristorazione, si potranno assaggiare nella Food Court e poi acquistare, nei punti vendita dedicati alla gastronomia, i prodotti delle eccellenze della regione: che sono tanti, e squisiti, come ben sanno tutti coloro che visitano quel lembo di Paradiso che è il Cilento e zone limitrofe .
Circa 2,5 milioni sono i residenti in isocrona 60’, hanno stimato i nostri eroi, cui vanno aggiunti i turisti che ogni anno percorrono il territorio. Si potrebbe arrivare , addirittura, a sei milioni di potenziali contatti, saturando - in termini di outlet – l’intera regione.
Ed è proprio delle eccellenze del territorio che il Cilento Outlet Village vuole farsi bandiera: circa l’80% dei punti vendita sarà rivolto al fashion (grandi brand, ma mixati con produzioni locali: la Campania è terra di grandi tradizioni sartoriali e artigianali), e circa il 12 % sarà dedicato alla enogastronomia (“mangia e poi compera” potrebbe essere lo slogan: già me li vedo, i turisti – acquirenti diretti verso collinette di mozzarelle di Battipaglia e siepi di Falanghina).
Ancora, e questa per un FOC è una novità, un’area sarà organizzata per “temporary shop” che, “assaggiato” il luogo, potrebbero poi rivelarsi retailer permanenti . (Pastiere napoletane per Pasqua? Costumi da bagno di Positano durante l’estate?)
Insomma, un Outlet basato sulla tecnologia intellettuale e sulla consolidata esperienza dei promotori; ma anche ispirato dal “fascino del territorio“, e in controtendenza rispetto all’“omologazione parallela“ di codesti luoghi del commercio.
Rispettoso del benessere (con acqua e verde) del cliente finale, e desideroso della sua gratificazione (“statte cu'mme nun me lassà”, per almeno quattro–cinque ore, ...roba da Slow Food, e poi ...”Torna a Cilento, famme campà“).
Sino a ipotizzare, successo genera successo, un turnover pari a 30-40 milioni di euro già per il primo anno di attività.
Alla prossima puntata i dati sul pre-letting (le superfici saranno, comunque, più piccine – circa 160 metri quadrati – rispetto alla media degli Outlet) e sul work in progress. Parola di Filippo Maffioli che – come responsabile marketing - affianca il babbo Carlo nella direzione del “Cilento”.
Peccato che il FOC disti qualche chilometro dal mare: signori, una bella piscina, no?
No?
Allora, Carola Mangiarotti (sì, la figlia del celebre olimpionico Edoardo, il più medagliato di tutti i tempi fra gli atleti italiani) come testimonial nei panni della Duchessa d’Eboli?
Anyway, i più sinceri e affettuosi auguri (Paola G. Lunghini)