13-16 marzo 2007
La 18a edizione del MIPIM si è chiusa venerdì 16 marzo con numeri da
capogiro. Ci vorrà ancora qualche giorno per i dati definitivi ma,
comunque, la situazione è stata questa: circa 25 mila partecipanti,
80 Paesi presenti, e oltre 2.400 espositori.
A me piacerebbe tanto avere anche altri dati, ma temo che non li
avrò mai. Ad esempio:
- fatturato complessivo del Salone e dell' indotto
- numero delle bottiglie di champagne consumate
- quintali delle aragoste e delle ostriche divorate
- numero dei voli in elicottero (arrivi e partenze)
- costo dei fuochi artificiali
- ammontare complessivo corrisposto alla organizzazione da parte
della città di Kazan (è stato davvero un MIPIM" Kazan-oriented") e
dalla Regione di Krasnodar (Russia). Deve essere stata una pacchia.
- costo al metro quadrato (e metri quadri complessivi) per i
cartelloni che decoravano (si fa per dire) le facciate del Palais,
dei palazzi e degli alberghi sulla Croisette (cfr. foto allegata).
Altra pacchia.
- costo del "posteggio" del giardino del Carlton (lì ci stavano, ad
esempio, le "Piramidi" di Eurohypo) e degli altri giardinetti
adiacenti, dove erano ospitati simpatici ed eleganti "chioschi"
aziendali. Una pacchia anche questa.
Non parliamo poi delle barche ! Decine e decine - con le "insegne"
delle grandi banche, studi legali, etc - erano una più bella e
invitante dell'altra. Ma fra tutte brillava la "Oosterschelde",
schooner noleggiato da ING Real Estate, tre alberi, 164 piedi, 840
metri quadrati di sail area, costruito nel 1918 e totalmente
restaurato nel 1988. Arrivato da Rotterdam... 19 giorni di
navigazione... può ospitare a bordo, per eventi, 120 ospiti.
Non parliamo degli infiniti brunch: ricchissimo quello di Union
Investment RE (ex- DIFA), arricchito anche dalla presenza
dell'intero Board della Società. Imperdibili (anche se per il
sovrapporsi degli stessi - e i chilometri da percorrere - qualcuno
inevitabilmente si perde) i cock-tail party sulla spiaggia. Il più
raffinato, quello delle Generali (che al MIPIM ha annunciato la
nuova strategia europea del Gruppo). Il più glam, quello di Hypo
Real Estate Bank International: un trionfo di folla e animazione nel
quale si aggirava compiaciuto l'amico Luca Gaspare Clavarino, Head
della banca in Italia.
Non parliamo dei numerosi lunch on the beach: indimenticabili
squisitezze per un numero ristretto di eletti (150-250 persone
circa...). Luculliano, in particolare, il lunch di MULTI.
Insomma, è stato un Salone all'insegna dell'opulenza il che, dati i
tempi, è anche logico. Quasi tutti i mercati vanno bene e, come ho
scritto nell'articolo pubblicato il 17 marzo, su Il Giornale «Scorre
verso il real estate un fiume di liquidità impossibile da
quantizzare, ma che la società di consulenza internazionale Jones
Lang LaSalle stima così:" per un dollaro di prodotto oggi ne abbiamo
a disposizione cinque per gli investimenti". Nel solo mercato
europeo mappato da CB Richard Ellis (i 27 Paesi della EU più la
Russia) l’incremento del turnover degli investimenti "commercial"
(cioè non residenziali) è stato nel 2006 del 46% sull’anno
precedente,raggiungendo i 227 miliardi di euro: dal 2004 è il
raddoppio. Il cross-border è aumentato del 70%, a oltre 100 miliardi
di euro:il 48% delle transazioni vede ormai coinvolto un investitore
estero».
Veniamo ora alle altre manifestazioni di opulenza del Salone.
Impossibile citare tutte le Conferenze e i "property talks" del
programma ufficiale (figuriamoci il numero delle presentazioni
"private"). Tra i guest-speaker spiccavano l'archi-star Daniel
Libeskind e Henry Giscard d'Estaing, CEO del Club Méditerranée. Una
Conferenza, sostenuta da REAG, ha visto anche un panel tutto
italiano, composto da Andrea Ciaramella, Politecnico di Milano,
Guido Audagna, Carlyle, Michele Cibrario, BNLFI, Fabio Bandirali,
Eurohypo e Piercarlo Rolando, REAG.
Erano di sfrenata imponenza innumerevoli stand, tra cui ovviamente
splendevano quelli degli espositori del Far & Middle East (ah, che
spettacolo il progetto "Lagoons", cfr foto, e la "Pentominum Tower",
entrambi a Dubai), della Russia, del Regno Unito, della Francia,
della Germania... Oltre al Palais (preso tutto sino all'ultimo
piano, dove era difficile scegliere tra il ristorante, in terrazza,
della città di Berlino e quello della città di Lione), il MIPIM ha
vantato molti altri spazi, per oltre 21 mila metri quadrati
complessivi. Se poi aggiungiamo l'area degli yacht, e degli
alberghi, etc, per "reggere" gli impegni vuol dire fare ore e ore di
cammino...
Bello come sempre il padiglione "Riviera", e splendido il nuovo
piano superiore (Lerins Hall) in cui facevano mostra di
ineguagliabile raffinatezza numerose griffes immobiliari tra le più
più prestigiose. Londra, con i suoi celebri plastici, stava nella
"Riviera See View", con vista sulle varie Hall occupate - tra gli
altri - dai russi, dalla regione parigina, e da Roma &Lazio. Ecco,
stavolta il padiglione romano era davvero gradevole a vedersi.
Arioso, luminoso e fresco, stand omogenei nell'arredo e nel colore
(tutto in bianco-azzurro), la bella terrazza sulla spiaggia sempre
frequentata: merito anche del buffet, si capisce... Insomma, un buon
lavoro, che deve essere costato una fatica immensa nel coordinamento
di tanti soggetti diversi, pubblici e privati.
E così siamo arrivati all'Italia. Alcuni stand erano davvero
piacevoli e ben visitati. Bene Gabetti, tutto in rosso, e accurati
come sempre Immobilfin, Leonardo Caltagirone e Redilco. Sobriamente
elegante lo spazio di IntesaSanpaolo. In generale, però, la
sensazione è stata di grande frammentazione (alcuni italiani qui,
altri là, alcuni "sotto" al Level 0, altri al primo piano) e di tono
minore. Persino Pirelli RE sembrava, come dire, un po' appannata (i
"vecchi" frequentatori del MIPIM ricordano ancora i tempi epici del
"famoso risotto"), e pochi sono riusciti a intravedere la nostra
maggior star, Carlo Alessandro Puri Negri. C'era Luigi Zunino, ma il
grande stand di Risanamento si è davvero riempito quasi solo in
occasione del sempre graditissimo cock-tail. A proposito di cibo:
ottimo il buffet del Gruppo Italease.
Sin qui, solo po' di understatement, ecco, rispetto agli altri
Paesi. Forse - come alcune male lingue hanno fatto notare- si temeva
l'arrivo di qualche emissario del Ministro Visco. Stupiti da troppa
abbondanza, i tecnici del MEF avrebbero potuto trarre ipotesi
azzardate in materia di politica fiscale prossima ventura... Meglio
quindi, come si dice a Milano, "stare schisci". Ma, poichè al Salone
ci si va come è noto più per l'immagine che per il business (anche
se il numero dei deal che al MIPIM scaturiscono o si chiudono è
incalcolabile), un po' più di creatività anche cromatica sarebbe
stata opportuna soprattutto all"Italian Way" che, "sacrificata"
nello spazio meno felice del Palais, non ha certo offerto un buon
esempio dell'italian lifestyle.
Ci siamo chiesti tutti a chi si doveva la sgraziata creatura, che ha
coinvolto l'ICE, le istituzioni (anche camerali) di Piemonte,
Liguria, Milano, Firenze, e Venezia, il Demanio, nonchè un nutrito
gruppo di aziende partner. E preferisco non parlare dello spazio
dove stavano i progetti. Il vuoto assoluto e buio, in perfetto stile
"Scuderie del Quirinale", è adatto certo a una mostra d'arte, ma non
certo a una Fiera immobiliare dove il colore costituisce buona parte
dell' appeal.
Di italiani, ne ho incontrati velocemente tantissimi. La mia stima è
che oltre 500 enti/società, con circa 1.800 operatori, abbiano fatto
una puntata sulla Croisette. E diversi partecipanti avevano
biglietti da visita nuovi: Alberto Albertazzi, ad esempio, da BNLFI
è ora in Eurizon Capital SgR, Antonio Biggi da WestLB è ora in IKB,
Marco Crea da E&Y sta al gruppo Leonardo Caltagirone, Alessandro
Clerici da RAS Immobiliare è alla REAG...
Sta invece sempre all'IPI Fosco Ferrato con cui, insieme a Sandro
Berlincioni (che batte sempre bandiera Pirelli RE) e Giorgio Viganò
(CCIAA di Milano), abbiamo brindato ai nostri 18 anni di presenza
continuativa al MIPIM. Un record, visto che il MIPIM ha 18 anni di
vita.
E ho incontrato anche molte italiane: la presenza delle signore, al
MIPIM, è stata questa volta davvero visibile. Le socie di AREL-
Associazione Real Estate Ladies, ad esempio, erano oltre una
quarantina, capitanate da Barbara Polito, Carlyle, Presidente
dell'associazione. Qualche altro nome è doveroso farlo: le
Consigliere Benedetta Amisano, Carnelutti, Marzia Morena,
Politecnico di Milano, Daniela Percoco, Nomisma, Laura Piantanida,
Reddy's Group,e Paola Ricciardi, REAG.
Elena Capra, Pirelli RE, Daniela Castagna, RBS, Valeria Falcone,
Carlyle, Clelia Lionello, Gruppo Zunino, e Mariacristina Laria,
Savills, hanno composto il panel delle relatrici alla Tavola Rotonda
"pre-dinner", invitate dallo Studio legale NCTM.
L'associata "estera" Angelina Leko (American Invsco) è addirittura
arrivata da Chicago. Nel novero delle AREL Ladies c'è anche, è bene
ricordarlo, Nadine Castagna. La bravissima e bellissima Direttrice
di MIPIMe MAPIC, come prima socia onoraria, ha invitato le Ladies
presenti la sera del 13 marzo al party di inaugurazione,
nell'esclusiva VIP's Lounge dell'Hotel Carlton.
Ancora alcune cose, prima di chiudere. E' perfettamente inutile
organizzare conferenze, workshop e anche reception se poi si tengono
i cartoncini d'invito ben incellofanati sui desk degli stand. E'
perfettamente inutile, da parte degli italiani, organizzare incontri
nel maggior Salone internazionale del mondo - per giunta
superaffollato e caotico - se poi la platea è composta quasi solo da
connazionali. Per parlare un po' tra di noi, tanto vale farlo a
Milano e a Roma: a Cannes si organizzano cose per attrarre i 25 mila
visitatori stranieri.
La concorrenza territoriale è ormai terribile, e crudele. Per
fronteggiarla, occorre usare tutte le possibili tecniche. Non
evitiamo di esibire anche noi, ad esempio, un po' di sano folkore:
lo fanno tutti, e al MIPIM non si è a pochi chilometri da
Ventimiglia. Si è in un "non luogo" dove sono presenti operatori che
dell'Italia hanno spesso solo una vaga idea. Pensiamo a coloro che
vengono dal Giappone, dall'India, dal Sud Africa, dal Tatarstan...
Persino la città di Liverpool ha messo in campo la sua musica più
nota, un quartetto a perfetta imitazione dei Beatles!!! Di rasatello
vestiti, e in leggiadri colori, i quattro ragazzini alle loro
esibizioni avevano intorno una vera folla: che poi inevitabilmente
si riversava nello stand alle loro spalle... cfr. foto.
E, a proprosito di folklore, che dire delle struggenti melodie russe
(il coro era in costume) che hanno allietato la serata inaugurale al
Carlton?
Che dire delle esibizioni di acrobati, mimi, etc, che giravano un
po' dappertutto? Che dire delle biondissime e altissime hostess
dello stand di Kazan? Non c'è, credo, italiano che dopo soli cinque
minuti dall'arrivo al Palais non fosse informato della loro
presenza. Bellissime, fasciate in eleganti tailleur di scintillante
raso bluette, gambe chilometriche in vista, la meno bella delle
signorine in questione avrebbe potuto portare senza problemi la
corona di Miss Universo...
Noi non abbiamo solo bellissimi vini e deliziosa gastronomia.
Abbiamo storia, cultura, celebri architetti, grandissima musica,
tutte cose molto note e gradite all'estero.
Portiamo a Cannes, se vogliamo ancora farci vedere, grandi nomi e
ospiti famosi. Per attirare l'interesse, ogni arma è lecita.
Pensiamoci, per l'anno prossimo: il MIPIM 2008 si terrà dall'11 al
14 marzo. Ah, dimenticavo. Occorrono anche i progetti. Possibilmente
nuovi e belli. (PGL)
Nelle foto:
la facciata del Carlton, decorata da BNP Paribas
i " Beatles "
il progetto " Lagoons"
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