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			15 maggio 2007 
			In data 15 maggio 2007 si è tenuta a 
			Milano la presentazione alla Mostra intitolata “VIVIMI Città di 
			città, immagini e scenari in mostra. Il futuro visto da Milano e dai 
			188 Comuni dell’Area Milanese e della Brianza”.L’evento è stato organizzato da Triennale di Milano, mentre 
			l’Esposizione è stata voluta da A.A.ster,. Camera di Commercio, 
			Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Politecnico di Milano, 
			Triennale di Milano. Il Coordinamento Scientifico della Mostra è a 
			cura di Alessandro Balducci. Il progetto dell'allestimento è stato 
			realizzato da Carmi e Ubertis, Elio Carmi e Luca Ferreccio con 
			Angelo Parisi, Franz Francesco Ghedini, Carla Traini.
 I Relatori hanno illustrato la manifestazione sviluppando un 
			dibattitto sulle tematiche dell’abitare, sulla promozione della 
			progettualità e sull’ascolto delle Istituzioni di governance verso i 
			cittadini.
 Davide Rampello (Presidente della Triennale di Milano) ha dichiarato 
			che «con l’evento odierno inauguriamo la Festa dell’Architettura che 
			ha come argomento la città». Il Relatore ha poi proseguito 
			affermando che l’evento rappresenta, grazie a un percorso narrativo, 
			il cambiamento della metropoli milanese e dei suoi abitanti 
			presentando immagini e scenari del futuro prossimo, visto da Milano 
			e dai 188 Comuni dell’area milanese e della Brianza.
 Antonio Pastore (Presidente di Borsa Immobiliare - Camera Commercio 
			di Milano) ha rivelato che la rappresentazione vuole mettere in 
			risalto anche il territorio della Provincia, in particolare quello 
			di Monza e della Brianza. Nell’ allestimento è previsto infatti un 
			istallazione dedicata al territorio brianteo, che verrà portata 
			nelle piazze dei Comuni della nuova provincia, il cui obiettivo è 
			condurre i cittadini a conoscere sia il proprio territorio che le 
			origini e la formazione della Camera di Commercio di Monza e Brianza.Un’ 
			attenzione particolare che riflette anche il peso economico del 
			territorio. Sono quasi 60 mila le imprese attive il 17 per cento 
			delle imprese dell’area milanese, 50 i Comuni su una superficie di 
			364 chilometri quadrati con una popolazione di 767 mila abitanti. Un 
			elevata densità demografica pari a oltre cinque volte la media 
			regionale, che ricorda il dinamismo di questa zona. Un territorio 
			ricco con una particolare vivacità imprenditoriale. Anche per questo 
			Camera di Commercio di Milano si sta impegnando a far nascere la 
			nuova Camera di Commercio di Monza e Brianza, che vedrà la luce 
			entro l’estate del 2007.
 Antonio Pastore ha concluso specificando l’importanza di un dialogo 
			fra istituzioni, abitanti e imprese, ma anche fra le differenti 
			istituzioni preposte alla governance.
 Carlo Masseroli (Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune 
			di Milano) ha affermato che Milano deve saper dialogare con la 
			Provincia, poiché « Milano non è un isola ma una città di città. A 
			testimonianza di questo il capoluogo lombardo, privato di Rho 
			equivarebbe a una città privata della propria Fiera».
 La città ambrosiana deve essere in grado di accogliere le eccellenze 
			imprenditoriali, e non solo quelle, che provengono dalla Provincia. 
			L’Assessore ha completato il suo intervento dichiarando di aver 
			accolto l’invito dell’Assessore Daniela Gasparini (Assessore al 
			Piano Strategico dell’area metropolitana, Provincia di Milano), di 
			aderire al progetto.
 Daniela Gasparini ha evidenziato il ruolo che ha la politica e il 
			modo in cui essa deve rapportarsi con i propri elettori e cittadini.
 Le istituzioni devono ragionare fra loro e con i cittadini creando 
			regole che siano condivise, e che abbiano nell’ascolto la loro forza 
			principale, iniziando così a formulare piccoli tasselli di progetti 
			che permettono l’incontro fra le diverse culture.
 Alessandro Balducci (DIAP Politecnico di Milano Responsabile 
			scientifico progetto “Città di città”) ha spiegato la “vision” del 
			progetto, che si può sintetizzare suddividendola in due grandi aree 
			tematiche: la prima riguarda la concezione dell’abitabilità, la 
			seconda è ascrivibile al concept del Piano strategico. Perché questo 
			insieme di condizioni si realizzi, occorre che le istituzioni e i 
			diversi attori che influiscono sulle scelte per la città siano 
			disponibili a cooperare a favore di opzioni concrete, ascoltando e 
			comprendendo i grandi cambiamenti in corso.
 Aldo Bonomi ha illustrato la composizione sociale di Milano così 
			come è emersa dalla Ricerca, che può riassumersi in cinque “grossi 
			insiemi”. Il primo è ascrivibile ai flussi della neo borghesia, (il 
			riferimento è alle operazioni finanziarie e bancarie), il secondo 
			riguarda il terziario e il Commercio, il terzo può essere denominato 
			“gli ultimi”, il quarto insieme è la società dello spettacolo, il 
			quinto è rappresentato dalle piccole e medie imprese manifatturiere. 
			La suddivisione in cinque insiemi non deve essere intesa in senso 
			statico, poiché fra di essi vi sono molte zone di intersezione.
 La Mostra è articolata in quattro grandi aree tematiche:
 Come è fatta la città? Quante città contiene la grande Milano, dove 
			finisce la nostra città, quali flussi di veicoli, persone, merci la 
			percorrono e la animano tutti i giorni?
 La risposta è data da un grande schermo che sintetizza in un minuto 
			un giorno di rumori di traffico, comprendendo tutti i flussi delle 
			reti infrastrutturali da e per Milano.
 Come cambia la città? Vengono descritti i cambiamenti più evidenti 
			utilizzando insiemi di informazioni inerenti alla crescita 
			problematica della città, alle differenze presenti nella 
			popolazione, agli spostamenti interni alla città.
 Chi vive la città? Quindici “fiction” raccontano la vita di 
			cittadini che rappresentano l’emergere di nuove tipologie sociali 
			nella città, la loro capacità di interpretare e vivere i 
			cambiamenti, di costruire la città e di relazionarsi con il resto 
			della società.
 Come sarà il futuro della metropoli milanese? Lo spettatore trova 
			nella quarta parte ben sette scenari del futuro possibile. Il 
			ritorno delle condizioni di natura in città, le case e le 
			infrastrutture del futuro, le nuove possibilità del welfare 
			innovativo, e il futuro delle istituzioni sono raccontati attraverso 
			filmati che costruiscono visioni e che presentano ciò che già oggi 
			esiste e che si muove nella direzione indicata.
 Conclude il percorso un teatro che durante il corso di attività 
			della mostra accoglierà un denso calendario di eventi legati ai temi 
			e agli scenari del cambiamento.
 All’esterno dell’ esposizione, di fronte all’ingresso della 
			Triennale, un’installazione mobile anticipa la nascita della nuova 
			provincia di Monza e Brianza: immagini, progetti e cantieri 
			raccontano il cammino verso il 2009 dei 50 Comuni brianzoli e il 
			progetto 2009 “Monza più Brianza” dedicato ai temi di natura, 
			cultura e paesaggio. Per la prima volta si è sperimentato un nuovo 
			modello di collaborazione interistituzionale. L’idea di fondo del 
			progetto Città di città è che la metropoli milanese, insieme al 
			territorio della nuova Provincia di Monza e Brianza, debba e possa 
			conquistare una migliore abitabilità, rendendo meno difficile la 
			vita dei cittadini e attirando economie e conoscenza.
 Concludendo il percorso ideale e progettuale occore ricordare il 
			Bando promosso dalla Provincia su idee progettuali e buone pratiche, 
			volte alla ricerca di una maggiore abitabilità, che ha visto la 
			straordinaria risposta di oltre duecento tra Enti, Associazioni e 
			privati cittadini.
 
 Oltre ai relatori citati alla Conferenza ha partecipato Fabio 
			Terragni, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo.
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