17 febbraio 2006
La sede è in Lussenburgo, l'headquarter è in una sorta di castello nei
pressi di Bruxelles, il portafoglio in sviluppo (attualmente oltre 350
mila metri quadrati completamente pre-let, e pre-sold per il 57%; la
pipeline è di 2 milioni di metri quadrati) è sparso in Belgio, Francia,
Germania, Italia, Olanda, Polonia, UK. Oltre che in questi Paesi, la
Società ha uffici anche in Spagna, USA e Giappone.
Allora, la Società di cui sto parlando (da noi poco nota) si chiama
Eurinpro, e si definisce "pioneers in warehausing". E' cioè specializzata
in developmente e investment nella logistica immobiliare. Ha una clientela
internazionale: tra i providers del settore spiccano DHL, TNT e BAX Global,
tra i retailers UniEuro, Brico e Ingram Micro, tra i manifactures Sony e
JVC. Per codesti clienti, Eurinpro segue tutti o quasi i progetti (su
misura) in Europa. E' gestita da un Board multi-funzionale, e nella
struttura a matrice (che comprende al proprio interno anche la Real Estate
Investment Bank) trovano posto oltre 90 professionisti di 12 nazionalità,
con laurea e master, età media 35 anni: solo i top manager sono più
anziani. Ha sviluppato impianti per circa 1,3 milioni di metri quadrati, e
ne ha venduti per oltre 1 miliardo di euro a investitori istituzionali,
tra cui Aberdeen, VastNed, Insight Investments e Standard Life. Il
consolidato 2005 presenta asset per 113 milioni di euro, utile netto di
27,5 milioni di euro, e previsione per il 2006 di 51 milioni.
Per i propri clienti Eurinpro offre - così dichiara - soluzioni
(flessibili) in 24 ore, ed è in grado di realizzarle in 4/6 mesi. Ha una
politica di prezzi decisamente al di sotto (10-20%) della media del
mercato, e vacancy zero sui prodotti realizzati.
Vede per il proprio business un elevato potenziale di sviluppo: l'outsourcing,
in Europa, è solo del 30% sul totale, e il mondo ha bisogno di logistica
di qualità, a prezzi ragionevoli. E il mondo è grande: Eurinpro sta
analizzando, ed è già «molto avanti», i mercati dell' Europa dell'Est,
della Russia, della Turchia, della Corea del Sud, della Cina, del Brasile
e dell'India. Ritiene che al centro del business ci deve essere il
cliente, e non il prodotto. Pensa che anche il real estate stia diventando
un asset flessibile e commerciabile, ma ritiene che gli yield nella
logistica siano ancora troppo elevati, soprattutto se paragonati al
settore office: la compressione è ovvia. Ha un imperativo: includere i
servizi integrati nel prezzo, ed essere il miglior esperto del settore. E
poichè la conoscenza è potere, da alcuni anni sponsorizza un Centro di
Ricerche in logistica, presso la Vlerick Business School di Leuven Gent (Lovanio-Gand),
i cui risultati volentieri condivide con le aziende clienti.
Eurinpro era nata nel 1979 in Belgio, come distaccamento di Verelst, una
società specializzata in edilizia rurale e poi industriale. Nel 1986, il
"salto" negli appalti di edilizia residenziale e retail. Poi il cambio di
nome, e l'internazionalizzazione, realizzata attraverso imprese affiliate.
Nel 1996 Eurinpro è già un investitore, nel 1998 quota la propria società
Retail Estates (mettendo sul mercato i suoi Centri Commerciali), e inizia
un Management Buy Out: Bart Verhaeghe, già a capo della società,
acquisisce il 25% del capitale sociale, mantenendo la carica che tuttora
ricopre di Presidente e CEO. La Società si concentra sulla logistica e,
nel 2004, si ritrasforma: in Eurinpro International (con sede in
Lussemburgo). La struttura partecipativa viene organizzata in modo da
permettere anche ai futuri "membri della squadra" con competenze direttive
e decisionali, di acquisire una quota del capitale, attualmente pari a 44
milioni di euro. A dicembre 2005, l'annuncio di un accordo con Insight
European Real Estate Investment Trust (creato da Insight Investment, ramo
di gestione patrimoniale di HBOS) per la vendita di un portafoglio
immobiliare logistico paneuropeo, composto da 11 proprietà. Valore del
deal, denominato "Indian Summer", 160 milioni di euro. Nel frattempo,
Eurinpro ha iniziato a lavorare anche da noi (anche se forse l'Italia non
è proprio in cima alle preferenze: Philippe Van der Beken, a capo della
Real Estate Investment Bank Eurinpro, ama di più la Germania, che ritiene
il Paese con le migliori prospettive nel settore), e precisamente ad
Anagni, presso Frosinone, dove ha acquistato un lotto di 105 mila metri
quadrati. Vi sorgeranno tre unità logistiche, e una (per circa 12 mila
metri quadrati) sarà interamente dedicata alla Silvano Chiapparoli
Logistica, provider specializzato nei settori farmaceutico e cosmetico già
presente nell'Italia del Nord con cinque depositi. Delle italian operation
si sta occupando - da febbraio 2005 - il Country Manager Marco Salutari,
basato a Milano.
Eurinpro, ovvero i belgi della logistica. I francesi, talvolta
irriverentemente affettuosi con la vicina e piatta nazione, li hanno
definiti "les petits Belges". A me, tanto piccoli non sembravano. E men
che meno mi sembrano ora, dopo avere partecipato alla presentazione (per
gli Analisti e la Stampa) che la Società ha organizzato il 17 febbraio a
Londra. Dove, per inciso, uffici non ne ha (ancora), ma dove si trovano le
Banche e gli investitori di più grande nome. I numeri ci sono, la passione
pure. E anche un pò di sana follia. Molto si è detto circa il "Looking @
the future", e nulla a proposito di un riassetto dell'equity, ma è
possibile che la Società si prepari ad un altro balzo. La presenza al
podio di una "cliente-testimone" come DHL (rappresentatoa da Georg Knan,
MD di DHK Fulfilment in Germania, che ha presentato anche il prossimo "European
Air Hub" della Società, a Lipsia, progetto che viene sviluppato in
partnership con Eurinpro appunto, e sarà pronto nel 2008), dovrebbe far
suonare qualche campanello. Forse ne sapremo di più a fine marzo quando,
pare, i vertici della Società faranno una comparsa ufficiale anche qui in
Italia. (PGL)
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