Grande successo - come si dice - di pubblico e di critica al Forum di Bipiemme Gestioni, organizzato per tutta la giornata del 21 gennaio nella Sede, come da consuetudine, della capogruppo Banca Popolare di Milano, in piazza Meda. Nel Salone Centrale dell'Istituto, attrezzato per l' occasione a platea, ho contato almento 800 persone: quasi tutti clienti della Banca, ma non solo. Al podio, tra maxi-schermi e traduzione simultanea in quattro lingue, il Presidente di Bipiemme, Marco Vitale, insieme a illustri Relatori. Presenti, per la Banca, il Presidente Roberto Mazzotta e il DG Fabrizio Viola. Nella mattina, si è discusso di scenario: in sintesi, economia globale in crescita nel 2006, tassi in ulteriore, ma lieve salita. Nel pomeriggio, spazio alle logiche "interne: consuntivo 2005 (incremento degli utili aziendali) e previsioni 2006. Il primo Speaker è stato Pietro Cirenei, D G di Bipiemme Gestioni, il quale ritiene che nel 2006 assisteremo in particolare a un’accelerazione dell’Europa, soprattutto dell’Area Euro. Rallenteranno, invece, gli Stati Uniti, che continueranno comunque a viaggiare più veloci del Vecchio Continente. Positive anche le previsioni sulla crescita economica del Sud Est Asiatico industrializzato. Non siamo - ha detto Cirenei - in presenza di rischi come una bolla speculativa o una generale sopravvalutazione dei valori di Borsa, ed è è quindi ragionevole pensare che, per un investimento di medio periodo (tre anni), le azioni possano offrire più opportunità delle obbligazioni. Ragionevolmente ottimista anche Kevin Daly, Executive Director di Goldman Sachs International (inizialmente era prevista la presenza di Mario Draghi, ma il suo recente insediamento al vertice di Bankitalia ha richiesto una modifica del programma). Secondo gli analisti di Goldman Sachs «le azioni sono ancora a buon mercato, anche dopo la consistente salita dei prezzi dell’ultimo anno. In particolare nel 2006 si attendono aumenti nominali del 13% sulle azioni negli Stati Uniti e dell’11% sulle azioni europee», e Daly ha enfatizzato come temi chiave per il 2006 la preferenza dei titoli a grande capitalizzazione rispetto a quelli a piccola e media, le migliori aspettative dei settori industriali non esposti ai consumi finali ed il focus sulle aziende con buone prospettive di crescita, privilegiate rispetto a quelle che distribuiscono alti dividendi. «L’Europa sembra essere pronta per una graduale accelerazione, come preannunciato dalle aspettative di miglioramento delle aziende» ha affermato Vincent Koen, consulente economico dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e « vi sono, inoltre, segnali che la domanda interna stia prendendo vigore, in particolare gli investimenti fissi. La ripresa sarà trainata in larga misura dalle esportazioni». L’OCSE prevede per il 2006 una crescita reale del prodotto interno lordo vicina al 2% per la Francia e la Germania e appena superiore all’1% per l’Italia. Per quanto riguarda l’Area Euro nel complesso, la crescita «potrebbe superare appena il potenziale, con i consumi delle famiglie che rimarranno deboli nel breve periodo». Anche Alberto Quadrio Curzio,Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha osservato che le condizioni economiche dell’Europa appaiono in miglioramento : la ripresa europea è ancora debole se paragonata alla crescita degli Stati Uniti, ma ha dei punti di forza con una bilancia commerciale che, malgrado la concorrenza cinese, rimane ancora positiva a fronte di quella molto negativa degli Usa. Sono piuttosto le prospettive per l’Italia, ancora poco brillanti, a preoccupare il docente di economia e " scienziato della politica. Per invertire questo trend negativo, la politica economica deve «rafforzare il sistema produttivo specie nei suoi settori cruciali per la competitività del nostro Paese. In particolare va promossa l'innovazione, anche con una fiscalità selettiva e razionale, e lo sviluppo delle infrastrutture. È, però, fondamentale anche un diverso atteggiamento verso l'internazionalizzazione, argomento su cui, secondo il Preside della Cattolica, l'opinione pubblica italiana, le forze politiche e quelle sindacali sono spesso sulla difensiva.Urgenti aggiustamenti sono necessari sul fronte della finanza pubblica e dei profili comunitari. IL Forum di Bipiemme si è concentrato poi, sulle opportunità di investimento offerte dai mercati emergenti, invitando al Podio Rajiv Dogra, neo-ambasciatore dell’India a Roma. In quello che ancora si definisce il "subcontinente indiano" le riforme economiche iniziate nel 1991 hanno trasformato l’economia del Paese in una delle realtà attualmente a maggior tasso di crescita al mondo: + ’8% nel 2004 , +6,9% lo scorso anno, + 7,5% come previsione 2006. Secondo Dogra la collaborazione e l’interesse reciproco tra l’Italia e l’India sono in netto sviluppo. «L’Italia è attualmente il 12° maggior investitore straniero in India» ha spiegato l' ambasciatore. Tra le possibilità per rafforzare la collaborazione, spiccano settori come il turismo, le Banche, i servizi, gli autoveicoli, l’information technology, la moda e le nuove tecnologie. Per Enrico Finzi, psicosociologo e Presidente di Astra Ricerche, il 2005 è stato l’anno della svolta nella fiducia degli italiani sul proprio futuro e sull’investimento del risparmio. L’incertezza è ancora elevata ma, per la prima volta da tre anni, è cresciuto il numero degli ottimisti, con il 38% dei risparmiatori italiani soddisfatto delle proprie scelte. «Cresce in particolare la soddisfazione degli investitori in Fondi comuni. I risparmiatori soddisfatti sono passati dal 26% della primavera 2004 al 34% della primavera 2005, fino al 38% del settembre 2005. Dati confortanti se rapportati alla sensazione di generale incertezza che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni e mezzo» ha detto Finzi, ricordando che oltre un quarto (27%) degli italiani ricorre al risparmio gestito, e il 14% intende farlo in futuro. L' ottimismo è ragionevole, allora, anche per l'attività di Bipiemme Gestioni che, fondata nel 1984, gestisce oggi per conto di oltre 250 mila clienti privati e istituzionali un patrimonio complessivo di circa 20 miliardi di euro. (PGL)
nelle foto: Roberto Mazzotta, Fabrizio Viola e Marco Vitale
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