22 settembre 2009
«Rispetto dell'ambiente e risparmio energetico. Milano guarda al
modello del nord Europa con prezzi degli immobili più alti anche del
5% dove c’è qualità ecologica: i risparmi si recuperano negli anni.
Mentre parte l'obbligo di certificato energetico per chi vende e
affitta casa.
Se ne parlerà domani al convegno “Nuova legislazione nazionale sulla
certificazione energetica e normativa lombarda: implicazioni
tecniche e contrattuali” promosso da Aspesi e Camera di commercio di
Milano attraverso la sua azienda speciale Osmi, ore 11,30 – 14,30,
hotel dei Cavalieri, piazza Missori 1, sala Malatesta.
Al via la certificazione ambientale. È obbligatoria per gli uffici
pubblici e per tutti i nuovi edifici, mentre per quelli esistenti
solo se sono oggetto di compravendita (come intero edificio), oppure
se sono oggetto di totale demolizione e ricostruzione o di
rifacimento integrale delle facciate. Per le singole unità
immobiliari (appartamenti) l’obbligo della certificazione è entrato
in vigore dal 1 luglio 2009, ma sempre nel solo caso di
compravendita. Per le locazioni la data prevista è quella del 1
luglio 2010. L’attestazione è inoltre necessaria per ottenere gli
incentivi di legge (per la Lombardia: http://www.cened.it/cenedhome).
Con la certificazione si stima la quantità annua di energia che
serve all’edificio, o ad un appartamento, un ufficio, un
laboratorio, ecc., per il riscaldamento invernale, il raffrescamento
estivo, la produzione di acqua calda, sanitaria, la ventilazione
degli ambienti.
• Il consumo di energia medio per il riscaldamento di un
appartamento energeticamente di scarsa efficienza è pari a 150
kWh/m2anno e corrisponde alla classe E. A cui corrisponde la quasi
totalità degli edifici esistenti, soprattutto se costruiti prima del
1990 o ristrutturati prima del 2007.
• Il consumo di energia medio di un appartamento energeticamente
efficiente è pari a 50 kWh/m2anno e corrisponde alla classe B.
“La Camera di commercio – ha dichiarato Antonio Pastore, presidente
di Osmi, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – è in
prima linea nell'impegno ambientale ed energetico nel settore
immobiliare. La sfida competitiva sul mercato internazionale delle
case si gioca sempre più sulla qualità. E la certificazione
energetica rappresenta uno stimolo, un passo importante per tenere
conto degli aspetti legati all'energia che saranno crescenti nei
prossimi anni con la possibilità di un risparmio dei singoli e
collettivo. Inoltre, l’obbligo dell’attestato di certificazione
energetica influenzerà inevitabilmente il valore degli immobili,
tema questo su cui l’azienda OSMI, da anni impegnata a monitorare i
prezzi, si interroga. Occorre un impegno concreto per rendere il
nuovo adempimento una via di miglioramento e valorizzazione degli
immobili”.
“Al di là delle deroghe contingenti all’obbligo di dotazione e di
allegazione agli atti di trasferimento degli immobili dell’attestato
di qualificazione energetica – ha dichiarato Federico Filippo Oriana
- Presidente ASPESI – Associazione Nazionale tra le Società di
Promozione e Sviluppo Immobiliare - non c’è dubbio che è in corso un
processo a livello europeo per rendere più efficienti gli edifici in
termini di rendimento energetico. Un processo sempre più stringente
dal quale l’Italia non potrà star fuori. Anche se per noi operatori
si tratta di un ulteriore costo aggiuntivo –nel momento peggiore e
non compensato da incentivi pubblici adeguati- penso che sia meglio
attrezzarci tempestivamente per essere soggetti attivi di un
processo inevitabile piuttosto che doverlo subire in forme
traumatiche e sanzionatorie”» (CS congiunto)
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