Occhiobello è un piccolo Comune ( 11 mila abitanti circa ) sito in provincia di Rovigo, piuttosto noto a chi ascolta la radiofonica “ Onda Verde “: anche nelle stagioni intermedie, infatti, nella zona si segnalano rallentamenti per scarsa visibilità dovuta a nebbia.
Il vicino e suggestivo delta del Po anche ciò, a volte, comporta.
Dal 10 marzo 2011, invece, Occhiobello sarà un nome popolare tra gli shopping-lovers : quel giorno aprirà infatti le porte “ Occhiobello Outlet Village” .
Il nuovo FOC - che è stato ufficialmente presentato nel corso di un incontro con la stampa e i retailers, a Milano, il 14 ottobre – si trova proprio di fronte all’ omonima uscita della A 13 Bologna-Padova, principale collegamento tra Veneto ed Emilia Romagna: ben 35 milioni di veicoli leggeri nel 2009 l’ hanno nei due sensi percorsa, secondo i dati forniti dall’ Aiscat, Società italiana concessionarie autostrade e trafori.
Ma il Comune di Occhiobello è agevolmente collegato - attraverso la Strada Provinciale 6 “Eridiana” e la SS 16 “Adriatica” - anche alle principali arterie autostradali interessate dal flusso turistico nazionale e straniero (l’asse Venezia-Firenze-Roma).
Il Polesine non è terra ricca : ma ricche sono le città vicine. Oltre alla citata Rovigo, vi sono città d’arte come Ferrara e Ravenna; e le prospere province di Padova, Bologna e Venezia non sono lontane.
Le stime relative al bacino d'utenza di “ Occhiobello”, insomma, si presentano favorevoli: 400 mila le persone che potranno raggiungere il Village in solo mezz’ora di auto, che diventano tre milioni considerando un tempo di percorrenza di 60 minuti, e cinque milioni in un’ ora e mezza. Il target avrebbe un valore di spesa annuo che si attesterebbe sui 16 miliardi di euro, turisti si intende esclusi. Questo almeno secondo Marketing&Co Studio, la società che ha realizzato per “ Occhiobello” l’ indagine di mercato ( scaricabile dal sito www.occhiobello-outlet.it ).
Ecco dunque che i promotori del Centro , una cordata di imprenditori veneti si sentono fiduciosi della buona riuscita del loro investimento : quasi 50 milioni di euro, con un equity “ pesante “ e sostenuto da istituti di Credito del territorio.
Gli investitori di “ Occhiobello” , al loro territorio vogliono davvero bene: i lavori per la realizzazione del Centro sono stati infatti appaltati in grandissima misura (per circa l’ 80% ) a società della zona . E all’ interno del Centro saranno numerosi anche i retailer locali, che offriranno anche prodotti locali di qualità anche nel settore della ristorazione ( l’ artigianato rappresenta un settore rilevante nell’ economia polesana ).
La prima fase conta 74 negozi, la metà dei quali sono già stati “prelet”, cioè pre- affittati ( ma le insegne, ancora, non sono state rese note ) , su circa 20 mila metri quadrati di GLA. Si prevede poi un ampliamento che dovrebbe portare il Centro a una superficie complessiva di 39 mila metri quadrati, con ulteriori 60 unità. Ai 1600 posti auto già disponibili se ne aggiungeranno così degli altri, ma lo spazio non è un problema: la superficie complessiva del lotto, infatti, è di circa 112 mila metri quadrati.
La proposta commerciale (abbigliamento fashion, casual e sportivo per uomo, donna e bambino, accessori, intimo, profumeria, casa, ecc) sarà di fascia media, e medio - alta, con sconti dal 30 al 70%.
La commercializzazione degli spazi è stata affidata alla società DB Retail. L’outlet è stato progettato dagli architetti Alessandro Prearo (dell’omonima storica impresa padovana di costruzioni, il quale di “Occhibello” è anche Board Member ) e Glauco Bettarelli , con l’obiettivo di rispettare l’urbanistica, l’habitat naturale e l’identità storica dell’area geografica in cui sorge: con un design ispirato all’architettura del territorio, lunghi viali pedonali interamente porticati, tipici dei centri storici di Ferrara e Rovigo, creeranno un ambiente «accogliente e raffinato».
Direttore del FOC è Luciano Mamini, persona di vastissima esperienza nel settore retail ; Marketing Manager è la giovanissima Gaia Gottardo, la quale dispone - per il lancio del Centro - di un budget sostanzioso.
Oltre all’ offerta commerciale, nel Centro troveranno posto anche diverse attività di servizio : aree attrezzate per bambini «che definire kindergarten sarebbe riduttivo» , sportelli bancomat, e un ufficio di informazioni turistiche , molto ben visto anche dalla Pubblica Amministrazione locale. La quale – per bocca del Sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni - ben vede il FOC anche per le nuove possibilità occupazionali : a regime, almeno 350 posizioni, per le quali sono già pervenute quasi 4 mila candidature.
Il Centro , inoltre, sarà uno dei punti nevralgici della nuova pista ciclabile di 80 km che va da Melara a Papozze. Dando la possibilità di noleggiare le bici e ricevere tutte le informazioni utili sui percorsi turistici, il Village diventerà un punto di riferimento per i turisti e una tappa ‘obbligata’ per lo shopping. Il Comune di Occhiobello è stato, inoltre, di recente inserito nel circuito delle "Piccole Città Storiche del Veneto": un progetto nato dalla volontà di ANCI Veneto per dare slancio all'economia turistica di 30 Comuni decisi a compiere una vera e propria azione di commercializzazione del proprio territorio, creando una serie di itinerari che valorizzino mete «fuori dai soliti circuiti».
«Occhiobello Outlet Village debutterà con le collezioni primavera estate e siamo certi che diventerà in breve tempo un nuovo punto di riferimento per lo shopping » ha dichiarato Francesco Rigamonti, Partner di K-Board , società di affiancamento manageriale e gestione operativa che opera nel settore del Fashion e Retail, e che agisce nell’ iniziativa come “Direzione Generale”. «In controtendenza rispetto all’andamento dei negozio tradizionali, che nel 2009 hanno visto ridursi del 16,5% il proprio mercato, gli outlet continuano a incrementare il giro d’affari e rappresentano ormai uno dei principali bacini d’acquisto degli italiani, segnando una nuova tendenza nelle abitudini di consumo. Già nel 2010 si attende per gli outlet un incremento del fatturato tra il 6 e il 12%, un dato destinato a crescere perché, anche in risposta alla crisi economica, il consumatore ha maturato una crescente attenzione al rapporto qualità/prezzo: si cercano prodotti di marca, ma con attenzione al portafogli. Inoltre, sempre più il consumatore ricerca un’esperienza di shopping a tuttotondo, un luogo dove poter fare acquisti e contestualmente vivere un’esperienza piacevole, con servizi ed intrattenimento. Questo offriremo ai nostri visitatori».
Tutto ciò dovrebbe giustificare, insomma, l’ammiccante slogan del Village: “Ho tutto per piacerti”
Il futuro dirà se il fatturato atteso a regime per il primo (55 milioni di euro) sarà davvero raggiunto; e se l’“Onda Verde” segnalerà rallentamenti all’ uscita di Occhiobello non per presenza di nebbia, ma per quella di un Centro Commerciale.
Da altre parti, si sa, accade.
In ogni caso, e in attesa dell’ Invito per l’ inaugurazione, cordialissimi Auguri. (Paola G. Lunghini)
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