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Il raggruppamento guidato da Recchi Engineering si aggiudica la gara internazionale “Variante 200” di Torino per una trasformazione urbana, del quadrante nordest, che interesserà lo sviluppo della città nei prossimi 20 anni.
In un momento di straordinario cambiamento, che offre opportunità uniche di rilancio del territorio, dell’economia locale e nazionale, Torino si propone come laboratorio di un nuovo modello di sviluppo urbano e si affaccia sul mercato internazionale del real estate con un progetto di grande ambizione, quasi 900.000 mq, che coinvolgerà migliaia di nuovi abitanti, utenti e lavoratori.
La gara prevedeva la realizzazione del masterplan e la definizione dello studio economico-finanziario dell'intervento, che coinvolge oltre un milione di mq di aree ex industriali e ferroviarie, di proprietà mista pubblico-privata. Nel quadro del processo di riqualificazione saranno gestite e coordinate tre macro attività: la riqualificazione fisica, ambientale, funzionale e sociale del quadrante nord-est della città; il finanziamento, la realizzazione e la gestione della prima tratta della metro 2; l’attività di progettazione, coordinamento e realizzazione delle opere di urbanizzazione strategiche.
Il Gruppo di lavoro vincitore , che ha come capogruppo Recchi Engineering, è costituito da professionisti con esperienza in progetti urbani di livello internazione e competenze su sistema amministrativo italiano, analisi di mercato, real estate, finanza immobiliare, engineering management, mobilità e sostenibilità ambientale.
Agli architetti olandesi ARCHITEKTEN CIE (arch. Branimir Medic, Erik Vrieling ), artefici dei più noti e recenti progetti di riqualificazione urbana e Project Leader del Gruppo di Lavoro, affiancati dai torinesi TRA (prof. arch. Matteo Robiglio docente al Politecnico di Torino), sarà affidato il compito di sviluppare il masterplan coniugando in una forte identità progettuale il respiro europeo dell’esperienza internazionale con la particolare e complessa realtà urbanistica delle aree di intervento.
I temi legati all’analisi di mercato, piano finanziario, finanza di progetto, struttura societaria, saranno affrontati da competenze di rilievo internazionale come la società HINES (ing. arch. Pietro Perelli-Rocco), protagonista di importanti progetti di sviluppo nel mondo, e dalla società AVALON (dott. Federico Chiavazza), pool di professionisti con expertise di advisory nella pianificazione economico-finanziaria.
Lo studio legale NCTM (Avv. Rosemarie Serrato) con vasta esperienza in operazioni di valorizzazione, finanziamento e sviluppo di importanti e complesse proprietà immobiliari nazionali ed internazionali, disegnerà l’architettura legale della governance di progetto.
Alla società MESA nelle figure del prof. Ezio Micelli, docente presso l’Università IUAV di Venezia ed autorevole figura scientifica in ambito europeo nel campo della valutazione immobiliare, della gestione e dell’analisi di fattibilità economico-finanziaria di piani e progetti attuati mediante strumenti di partnership pubblica e privata, e dell’arch. Francesco Sbetti il compito di contribuire ad un innovativo inquadramento del Progetto nel sistema amministrativo italiano.
Agli ingegneri di MANENS-TIFS (ing. Fabio Viero) e di SYSTEMATICA (ing. Fabio Casiroli), tra le più accreditate società in campo internazionale rispettivamente nei settori dell’energia e della sostenibilità ambientale e della mobilità, il compito di contribuire con le più efficaci ed innovative proposte progettuali, al raggiungimento di un’eccellenza tecnologica.
La necessità di un Project Management, in grado di governare il processo progettuale, articolato negli aspetti disciplinari più complessi è garantita dall’esperienza della società RECCHI ENGINEERING, erede della tradizione internazionale del Gruppo Recchi in quasi un secolo di attività nella gestione di grandi progetti integrati, ora impegnata nel Project & Construction Management di prestigiose realizzazioni. Al Project Manager (arch. Emanuela Recchi) spetta il compito di coordinamento e di governo dello sviluppo progettuale con particolare riguardo all’integrazione delle competenze all’interno del Gruppo di Lavoro ed alla condivisione strategica del lavoro con lo Steering Group.
“Gli utenti finali hanno per la prima volta un peso decisivo – ha dichiarato l’arch. Emanuela Recchi Presidente Recchi Engineering. La sostenibilità economica si costruisce a partire dall’ascolto del mercato e dei suoi stakeholders in termini sia quantitativi che qualitativi - funzioni, assorbimento, valori, posizionamento, vocazione delle aree – a maggior ragione nel corso di un programma pluriennale come questo. L’investimento speculativo non funziona più. Le opportunità vanno costruite più che mai attraverso sinergie tra pubblico e privato, pianificazione integrata di urbanistica e mobilità, solidità nella pianificazione economica e nella governance con regole chiare e flessibili ma stabili nel tempo. Variante 200 sarà un comparto tanto più competitivo quanto più in esso si offriranno tipologie edilizie inedite, capaci di rispondere alla domanda che oggi non trova un’offerta e di fare di questo il proprio vantaggio competitivo. Il nostro Masterplan stimolerà l’innovazione e la diversificazione dell’offerta, attraverso l’elaborazione di un toolbox di tipologie nuove ed ibride basate sulla esperienza internazionale recente, nella quale la sperimentazione si è rivelata chiave di successo immobiliare e di qualità sociale”.
La profonda conoscenza del contesto urbano di riferimento e l’esperienza dal Gruppo ha fatto identificare le linee guida attorno alle quali si svilupperà il piano di valorizzazione e di investimento con: lotti-pilota su aree di proprietà comunale con l’obiettivo di finanziare in tempi brevi la fase di progettazione della prima tratta della metro 2; sviluppo sinergico dell’urbanistica e dell’infrastruttura di trasporto sia sotto il profilo tecnico che finanziario per generare valore nel contesto immobiliare e imprenditoriale e attrarre nuovi investitori per lo sviluppo dei lotti successivi; capacità di attrarre investitori nazionali ed internazionali.
L’attrazione del capitale privato come nuova fonte di finanziamento richiede uno sviluppo di alta qualità. I progetti si devono fondare su criteri di sostenibilità sociale e urbana - costruendo quartieri e non singoli edifici - economica, ambientale – scelta del sito, gestione efficiente di acqua, energia ed ambiente, materiali e risorse, qualità dell’aria negli ambienti interni, progettazione ed innovazione del sistema edificio-impianti e del sistema di vicinato, anche e soprattutto mediante il riuso e la valorizzazione dello stock esistente. La proposta di Masterplan che si è aggiudicata la gara intende cogliere queste opportunità con una proposta specifica per il sito di progetto e calata nella realtà torinese ed europea di oggi: una strategia di sviluppo aperta, che risponda alla domanda prima di tutto locale e offra occasioni di investimento mirate basate sulla valorizzazione delle peculiarità del sito, che possano essere graduate flessibilmente nel tempo. A partire da ciò che è specifico – e perciò unico – è possibile costruire atmosfere e identità urbane caratterizzando le diverse parti di città – i “quartieri” – dell’area, e quindi sviluppare una marketable identity capace di essere attrattiva a livello internazionale proprio perché profondamente radicata nell’identità di Torino.
Il Masterplan dovrà strutturare un’armatura urbana capace di dare coerenza alla trasformazione per tutto l’arco della sua durata (15-20 anni) sapendo accogliere nel tempo modificazioni ed elementi imprevisti, incorporandoli come fattori positivi di aggiornamento anziché subirli come deviazioni da una traiettoria predefinita. Gli elementi principali di questa struttura saranno: l’asse Sempione (ex trincerone), esteso a raggiungere le aree a Nord Ovest di via Sospello-Corso Grosseto ricucendo la frattura secolare della ferrovia, articolato lungo il suo sviluppo in piazze, giardini, aree; il prolungamento della Spina e il suo innesto sulla viabilità extraurbana nel punto di incrocio col prolungato asse Sempione; il parco Nord (parco spina 4 e parco Sempione attuale); il “Gran Regio Parco” (esteso a includere la grande quadra verde del cimitero e le aree dei parchi Meisino e Colletta) ottenuto con la trasformazione in parkway di servizio dell’attuale asse di Corso Regio Parco.
Fonte: CS della Società
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