| 
			15 ottobre 2011
 Si è tenuta oggi a Milano all’interno del cantiere di Porta Nuova 
			Garibaldi la posa dello “spire”, la spirale architettonica – alta 78 
			metri – situata sulla sommità della torre progettata da Cesar Pelli 
			: che è divenuto così l’edificio più alto d’Italia.
 Si è trattato di un’operazione di ingegneria avanzata, che ha pochi 
			altri esempi in Europa e che si è caratterizzata come un evento 
			spettacolare, con un elicottero “ speciale” che ha effettuato le 
			operazioni di ancoraggio. La spirale è stata posata in cinque 
			momenti, con “ portate “ diverse.
 
 Un parterre di alcune centinaia di illustri ospiti ( oltre a una 
			folla di giornalisti ) , tra cui molti volti noti della real estate 
			community, ha assistito all’ ultima fase dell’ ancoraggio dal 21° 
			piano della Torre che si trova quasi all’ angolo tra la via Galvani 
			e viale Liberazione ( progettata dallo Studio KPF , sempre nel 
			cantiere Porta Nuova Varesine) e ha seguito l’installazione “in 
			diretta”.
 
 Faceva un po’ freschetto, lassù, ma il cielo era di un intenso 
			azzurro e sotto di noi Milano scintillava. Così come scintillavano 
			le facciate ormai terminate della “ Torre Pelli” ( ove – come tutti 
			sapete - si trasferirà UniCredit ).
 
 A MILANO L’EDIFICIO PIU’ ALTO D’ITALIA
 ALLE 13.30 DI OGGI UN ELICOTTERO UTILIZZATO SOLITAMENTE NELLE 
			PIATTAFORME PETROLIFERE HA POSIZIONATO LO “SPIRE” SULLA TORRE 
			PROGETTATA DALL’ARCHITETTO ARGENTINO CESAR PELLI, IN PORTA NUOVA 
			GARIBALDI.
 LA GUGLIA, DI 78 METRI, PORTA COSI’ LA TORRE A QUOTA 230 METRI: 
			L’EDIFICIO PIU’ ALTO D’ITALIA.
 “IL COMPLETAMENTO DELLA TORRE CON LA GUGLIA SCULTOREA PROGETTATA 
			DALL'ARCHITETTO CESAR PELLI RAPPRESENTA UN SIMBOLO IMPORTANTE 
			DELL'IMPEGNO IMPRENDITORIALE, DEGLI INVESTITORI, DELLE BANCHE E 
			DELLA SQUADRA PUBBLICA-PRIVATA, DEDICATO ALL'ITALIA E ALLA CAPACITÀ 
			CHE IL NOSTRO PAESE PUÒ AVERE NEL REALIZZARE PROGETTI STRAORDINARI 
			REAGENDO IN MOMENTI DI CRISI PROFONDA COME QUELLI CHE STIAMO 
			ATTRAVERSANDO” HA DICHIARATO MANFREDI CATELLA, AMMINISTRATORE 
			DELEGATO DI HINES ITALIA.
 SULLO SPIRE SVETTA DA OGGI ANCHE UNA BANDIERA ITALIANA, UN TRICOLORE 
			CHE SVENTOLERA’ COME OMAGGIO ALL’ITALIA.
 
 E’ stato un evento davvero emozionante. 
			Direi anche mozzafiato. Anzi, di più. Quando la guglia è stata “ 
			agganciata” ( e presa in custodia dai tre tecnici che erano là ad 
			attenderla - “ incatenati” alla struttura a 200 metri di altezza , 
			tre “puntini” arancione per via dei giubbetti , si intende - e che 
			avevano il compito di “ imbullonarla “ ) in molti, in primis 
			Manfredi Catella, hanno esploso il respiro che per minuti avevano 
			trattenuto.
 
 Un grande e liberatorio applauso ha salutato la fine dell’ 
			operazione di ancoraggio. Il pilota dell’ elicottero – svizzero, il 
			più famoso in Europa per “ interventi straordinari” – ha a sua volta 
			salutato gli ospiti di Manfredi , e la moltitudine di persone che 
			avevano seguito l’ evento dalla strada – con un paio di eleganti 
			volteggi, per poi riposizionarsi sulla piazzuola in cantiere.
 
 Ma non era finita, ci sarebbe stata ancora una sorpresa. Confortati 
			da abbondanti bevande e deliziosi manicaretti, abbiamo così potuto 
			assistere alla “ salita” della gigantesca bandiera che da oggi 
			svetta sull’ edificio. Una salita lentissima. Quando finalmente il 
			tricolore è arrivato in cima, e si è dispiegato al vento, è intorno 
			a noi esploso il nostro Inno Nazionale.
 
 Credetemi, non ero la sola ad avere gli occhi lucidi.
 
 “ Aspettavo questo momento da sette anni” ha detto Manfredi, il 
			quale all’ inizio della “cerimonia” aveva avuto un momento di alta 
			commozione ricordando la figura di suo padre, Riccardo - come si sa 
			prematuramente scomparso proprio quando Porta Nuova , superata la 
			fase di ideazione, stava per diventare un development .
 
 Peccato solo che oggi non ci fossero, a unirsi alla gioia di 
			Manfredi e del suo team, i vertici dell’ amministrazione cittadina. 
			Ma chissà se erano stati invitati….
 
 Un’ immagine, si sa, conta più di mille parole. Godetevi dunque l’ 
			immagine qui sotto ( preciso che il rivestimento ancora mancante 
			sarà posato con tecnica tradizionale ).
 
			Paola G. Lunghini
 
			 
 |