29 e 30 settembre 2005
Circa 500 persone (tra cui i più grandi nomi dell' immobiliare italiano
e molti esponenti del real estate internazionale, provenienti persino da
USA e Australia) hanno partecipato, il 29 e 30 settembre, alla settima
edizione di EPIC, dal titolo "Painting by Numbers".
L'evento - promosso da Risorse per Roma e organizzato da Asset - ha
avuto luogo a Roma, nel lussuoso contesto del Westin Excelsior, in via
Veneto.
Folto il gruppo degli sponsor, tutti nomi prestigiosi; e numerosi i
patronage e i partner.
Tra i Media associati, Economia Immobiliare.
Preceduta dalla diffusione di uno Studio condotto da Risorse per Roma
che rivaluta le potenzialità delle città del Sud Italia e analizza il
Sistema Italia attraverso il concetto di geocomunità o città-regione
(concetto coniato dal sociologo Aldo Bonomi, che vuole rappresentare una
dimensione intermedia tra il locale e il globale ed offrire una chiave
di lettura della competizione tra città, complementare a quella usuale,
cfr NOTA), la Conferenza EPIC è stata aperta dai saluti di Enzo
Proietti, Presidente di Risorse per Roma, e da Claudio Pancheri, AD
della Società, inventore e "anima" di EPIC.
«Sono trascorsi sette anni da quando con spirito pionieristico, convinti
che anche il mercato immobiliare italiano potesse seguire le tendenze e
gli standard internazionali, abbiamo ideato, promosso e lanciato EPIC»
ha esordito Pancheri. «L'intenzione era quella di dare un messaggio alla
comunità economica internazionale, offrire un punto di incontro per
discutere di un mercato, quello italiano, a detta di tutti tenebroso e
torbido ma con un potenziale di opportunità di business e sviluppo da
fare invidia alla moderna Dubai. Alla prima edizione, nel 1999, ci siamo
ritrovati in circa 120 persone, di italiani pochi, EPIC parlava inglese,
la lingua internazionale della comunità finanziaria. Sette anni fa tutti
i grandi investimenti immobiliari in Italia erano considerati ad alto
rischio: informazioni insufficienti sulle condizioni del mercato locale,
un sistema dotato di poche regole e scarsa liquidità in termini di
debito ed equity. I primi rilevanti investimenti sono stati
opportunistici e speculativi. Oggi invece, grazie ad un quadro normativo
chiaro e ad un ricco patrimonio di dati e informazioni, il numero degli
investitori è cresciuto: sono nuovi soggetti, sia istituzionali che
privati, che operano attraverso una varietà di nuovi strumenti».
Claudio Minelli , Assessore al Patrimonio del Comune di Roma , sempre
simpaticamente vicino a EPIC , ha voluto sottolineare, nel suo messaggio
di saluto, che «Roma ha attratto investimenti e intende valorizzali
proponendo servizi all'avanguardia: infrastrutture, Centri Congressi,
una buona ospitalità alberghiera. Ma soprattutto offre agli investitori
esteri sicurezza, legalità, assistenza e confini aperti. Per gli
investitori asiatici, siamo il Paese d'ingresso dell'Europa e possiamo
offrire un ambiente culturale stimolante».
Stimolante è stato anche - come di consueto, d'altronde, e nonostante
fosse il quinto intervento pubblico sul tema in un mese! - il discorso
di Carlo Alessandro Puri Negri. «Anche se non mi attendo che il mercato
immobiliare continui a crescere agli stessi tassi dell'ultimo triennio
(un "mercato meraviglioso", ndr) ritengo che ci siano delle nicchie con
un potenziale ancora inespresso, quali il retail, la logistica e il
turismo" ha puntualizzato il VP e AD di Pirelli RE. «Continua ad esserci
un eccesso di liquidità e il mattone continua a rappresentare una
interessante opportunità di investimento. In questo scenario competitivo
sarà premiato l'operatore che crea valore» ha sottolineato il leader
carismatico di Pirelli RE, Società che dopo il grande progetto della
Bicocca è ora fortemente impegnata nello sviluppo dell'area "Acilia
Madonetta", una delle nuove "centralità urbane" di Roma.
Impossibile tratteggiare tutti gli interventi che si sono susseguiti
nella "due giorni" romana: tanto più che alle conferenze plenarie hanno
fatto seguito anche alcune sessioni parallele. Tra queste , di
particolare rilievo il dibattito su "Growing numbers" , in cui gli
esperti del settore si sono confrontati sui progetti di riqualificazione
urbana, sottolineandone l'utilità per creare valore, non solo
finanziario ma anche culturale e sociale.Tra essi, Ugo Debernardi, di
CityLife (la nuova "dimensione aggregativa" del quartiere Fiera di
Milano avrà un impatto per tutta la cittadinanza, grazie anche al
Padiglione Tre, destinato a diventare un grande centro culturale per
bambini e anziani); Pietro Malaspina, di Sonae Sierra (anche il settore
retail può contribuire, se ben progettato, ad affermare un nuovo
concetto di periferia, legata al centro storico ma con una proprio
dinamismo, ottimismo e vitalità: suquesti principi si è basata la
progettazione del Centro multifunzionale "Freccia Rossa" a Brescia, che
diventerà la nuova cerniera tra il centro storico della città e la nuova
zona residenziale); e Carlo Petagna, dell'Agenzia del Demanio (con il
progetto di rifunzionalizzazione, si avrà un "sistema" di 172 fari
costieri che torneranno a vivere, diventando strutture dedicate al
benessere, al gusto, al turismo, ma anche alla scienza e alla ricerca,
sulla base delle peculiarità del territorio che li ospita).
Nella sessione "Global numbers" Massimo de Meo + Aldo Mazzocco di Beni
Stabili, Michele Cibrario, di BNL Fondi Immobiliari, Stefano Peterecca,
dello Studio Di Tanno, e Struan Robertson di Morgan Stanley, hanno
analizzato i modelli per fare business senza frontiere, il ruolo degli
operatori nazionali al di fuori dei confini e gli skills necessari per
competere nel mercato globale, indicando le nuove "terre promesse".
Introducendo il dibattito su "Vizi e virtù dell'immobiliare" Massimo
Ponzellini, di Patrimonio dello Stato, ha detto che «il settore è nobile
per definizione. I vizi si sono creati col tempo. La speculazione, ad
esempio, ha fatto sì che i costruttori fossero indotti a creare edifici
a buon mercato invece che farsi guidare dalla buona qualità, che deve
essere il primo criterio quando si fa questo mestiere. Quello dei
costruttori è stato il più antico mestiere del mondo, i Romani ne sono
stati primo grande esempio.La scienza delle costruzioni tocca l'apice in
Italia nel periodo rinascimentale, quando tutto il mondo invidiava i
nostri architetti e i nostri costruttori e nessuno riusciva a stare al
loro passo. I grandi architetti stranieri si cambiavano nome per
apparire italiani, mentre ora sono le nostre imprese a darsi il nome
inglese per sembrare più importanti. Con Napoleone la politica capisce
che "tirando una linea sulla cartina" si può incidere sulla vita delle
persone e da lì inizia un'influenza della politica stessa sul settore
delle costruzioni, che avrà nel tempo influssi positivi ed altri
negativi». Si potrà garantire un positivo futuro al mondo delle
costruzioni, ha concluso Ponzellini «solo se si saprà trovare il giusto
equilibrio tra istituzioni pubbliche e investimento privato». Luigi Roth,
Presidente della Fondazione Fiera Milano, ha aggiunto che «ogni progetto
è condizionato dai valori di chi lo porta avanti». Secondo Claudio
Setti, del Centro Studi Ance «per avere un sistema immobiliare virtuoso,
anche il sistema finanziario deve porre attenzione e rispondere ai nuovi
bisogni sociali». Il panel è stato chiuso da Marco Causi, assessore alle
Politiche economiche finanziarie e di Bilancio del Comune di Roma, il
quale ha dichiarato che «Roma presenta oggi elementi di dinamismo molto
rilevanti: una crescita demografica in ripresa, un tasso di occupazione
cresciuto di dieci punti negli ultimi dieci anni, un deciso sviluppo
diffuso dei settori produttivi a più alta specializzazione, come il
turismo, la cultura, l'audiovisivo e tutto il campo delle ICT». Tutto
ciò richiede però una nuova pianificazione urbanistica, come testimonia
il varo del Nuovo Piano Regolatore, che - ha proseguito Causi - prevede
«la creazione di 20 centralità urbane, la realizzazione di grandi
progetti, come la Nuova Fiera di Roma, la sfida delle infrastrutture, in
prima linea le nuove linee di metropolitana, e quella degli interventi
di riqualificazione».
Ben una quarantina sono stati complessivamente i Panellist della due
giorni (impossibile citarli tutti: mi limito a fare i nomi di Damian
Thompson, di Royal Bank of Scotland, Fabrizio Bonelli, di Banca Intesa,
Stefano Cervone, di Sorgente sgr, Maurizio Grilli, di Cordea Sevills,
Bill Kistler, di ULI, Mauro Mancini, di AM Development Italia e Giuseppe
Roma, del Censis), che è terminata con la presentazione della ricerca
"Italia in sviluppo", promossa in associazione da ANCI (l'associazione
nazionale dei Comuni italiani) e Assoimmobiliare, e curata da Nomisma.
L'Istituto di Ricerche bolognese ha investigato, per il secondo anno
consecutivo, le più significative operazioni di valorizzazione
immobiliare presenti sul territorio nazionale.
«L'obiettivo è quello di offrire un ampio quadro» ha spiegato Gualtiero
Tamburini, Presidente di Assoimmobiliare e Responsabile Scientifico
dell'Osservatorio Immobiliare di Nomisma. «I progetti censiti al momento
sono 149: il 65% di questi sono programmi di trasformazione urbana, il
35% sono invece progetti innovativi (Centri Commerciali e di
enterteinment, centri logistici e direzionali o progetti a destinazione
mista) per un valore totale di oltre 3 miliardi di Euro. Dal punto di
vista della localizzazione geografica, il 48% dei progetti è al Nord
Ovest, il 18% nel Nord Est, il 20% al Centro e il 14% al Sud e nelle
isole. I promotori sono 51 Enti pubblici (Comuni, Province e Regioni)
mentre 96 sono di iniziativa privata. L'investimento medio è stato di
240 milioni di Euro, arrivando a toccare in alcuni casi i 3 miliardi di
Euro. Se si considera la superficie fondiaria, la media è di 461.040
metri quadrati».
Sin qui, l'ufficialità: con calore ringrazio l'efficiente Ufficio Stampa
di EPIC per l'aiuto fornito.
Veniamo ora agli eventi sociali.
Grande networking durante i coffee break (e non solo durante le pause,
"molto EPIC" si svolge fuori dalle sale conferenze) sostenuti come già
in passato dalla Banca Eurohypo.
Splendide le colazioni di lavoro, sponsorizzata la prima da SDS: la ben
nota società di servizi - sulla base dell'esperienza maturata in questi
anni in collaborazione, in particolare, con lo Studio Delli Santi -
lancia ora il prodotto "due diligence", attività di valutazione legale
dei complessi immobiliari.
E infine, indimenticabile, la Cena di Gala offerta da The Royal Bank of
Scotland, rappresentata da Roberto Benaglia. Nella magica cornice di
Villa Miani («stupenda dimora umbertina immersa nel verde di un giardino
curatissimo che si erge sulla collina di Monte Mario, quasi a sfiorare
la cupola di S.Pietro», dal sito web di EPIC, ndr) Claudio Pancheri ha
consegnato a Luigi Roth e Claudio Artusi (Fondazione Fiera Milano) lo
"Special Award" della Conferenza; e a Michele Cibrario, BNL Fondi
Immobiliari, il prestigioso "EPIC Prize".
Applausi calorosissimi. Intorno, lo skyline di Roma notturna, uno dei
panorami più belli della capitale.
Commento dei numerosi ospiti stranieri: a dream.
Commento mio: a tutto il Team di Risorse e Asset, Bravisssssimi!
NOTA: La Ricerca di Risorse per Roma
E' stata presentata a Roma, nel corso della settima edizione di EPIC, la
Ricerca condotta da Risorse per Roma che rivaluta le potenzialità delle
città del Sud Italia e analizza il Sistema Italia attraverso il concetto
di geocomunità o città-regione, coniato dal sociologo Aldo Bonomi: vuole
rappresentare una dimensione intermedia tra il locale e il globale, e
«offre una chiave di lettura della competizione tra città, complementare
a quella usuale. L’approccio prevalente e scientificamente ineccepibile
all’analisi competitiva a sostegno delle scelte di investimento nel
settore immobiliare, pone infatti a confronto città e metropoli sulla
base di indicatori "tradizionali" (accesso ai mercati, fattori
produttivi, redditività, ecc.) e "innovativi"(qualità della vita,
offerta culturale, inquinamento, ecc.). Ne emergono perlopiù graduatorie
che, con Milano e Roma ai vertici, tendono a sottolineare le limitate
potenzialità delle grandi città meridionali».La ricerca sostiene che la
città o anche la metropoli «non è oggi realtà territoriale capace di
competere da sola nello scenario globale. Oltre e insieme ad essa, sono
i territori allargati a raggiungere la necessaria massa critica in
termini di capacità produttiva, funzioni terziarie, accessibilità alte
reti materiali ed immateriali. E’ in quest’ottica che i sistemi urbani e
metropolitani divengono città-regione per la loro capacità di offrire al
territorio servizi avanzati che accompagnano la globalizzazione.
Centrando dunque l’analisi sul Centro Sud Italia, se si considerano
oltre alle città anche le Linee dei territori, si restituisce
un’immagine diversa dell’area che, per dinamica recente e prospettive
future, diverge dal modello prevalente facendo emergere tutte le
potenzialità del mezzogiorno nella competizione globale».
Le direttrici: Roma, anzitutto, come «avanguardia territoriale "verso
nord"; ma anche l’asse Caserta-Napoli- Salerno, Bari-Matera,
Catania-Messina-Palermo, Cagliari». L'indagine precisa che le
geocomunità del Centro Sud si distinguono per lo «sviluppo recente che
ha visto t’addensarsi di un numero rilevante di imprese di medie
dimensioni, con una dinamica del valore aggiunto che per sei volte negli
ultimi otto anni è risultata superiore a quella del Centro Nord
(arrivando a incidere per il 20,5% sul valore aggiunto nazionale)».
E nel prossimo futuro ci si può attendere, oltre all'eccellenze del
"sapere" (Università, Prchi scientifici, etc) per le città regione del
Centro Sud anche un sempre maggiore transito di merci e persone. Ciò
avverrà «con lo sviluppo dei corridoi transeuropei e delle linee
ferroviarie ad alta velocità, la crescita dei collegamenti aerei diretti
verso paesi esteri, il programma delle piattaforme logistiche e
interportuali e la messa in opera delle autostrade del mare, a segnare
il salto di competitività».
La convinzione che emerge da questo Studio è quindi che «completando il
metodo di studio prevalente con concetti chiave quali città-regione e
geocomunità, si possa ottenere una visione più articolata dei mercati e
delle loro lunghe derive di sviluppo. Si possano cioè individuare nuove
opportunità per un mercato immobiliare capace di anticipare lo sviluppo
che viene, nel caso in esame, dal Centro Sud del Paese». L’immagine di
questi poli è dunque destinata a migliorare, grazie anche - e non è
certo l'ultima valenza - alla "straordinaria offerta turistica, e alle
fiere che agevoteranno la ripetizione internazionale del messaggio
competitivo".
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