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			19 dicembre 2006
 Un libro dal titolo 
			bellissimo ("Ingegneria del Turismo"), un autore giovane, preparato 
			e molto coinvolto (Roberto Formato, laurea in ingegneria gestionale 
			al Politecnico di Milano, Master of Science all'Università del 
			Surrey, e attualmente Dirigente presso l'assessorato al turismo e al 
			marketing territoriale della Provincia di Napoli), e tre pannelist 
			di grande notorietà (Umberto Bertelè, docente al Politecnico di 
			Milano e Presidente della società TAV, Guido Venturini, DG del 
			Touring Club Italiano, e Bruno Panunzi, DG di Valtur) sono stati 
			oggi al centro del workshop "Evoluzione Turismo", organizzato a 
			Milano dalla società Progetto Turismo Real Estate (Maggi Real Estate 
			Group) guidata da Emilio Valdameri.
 L'occasione, l'apertura dei nuovi uffici della struttura, in piazza 
			Diaz 1, a Milano.
 Durante il workshop è stato presentato anche il nuovo piano di 
			comunicazione e marketing territoriale turistico della Provincia di 
			Napoli, presente l'assessore Giovanna Martano. Una campagna che, con 
			lo slogan "Una Provincia da vivere in tutti i sensi", è già oggetto 
			di una intensa promozione mediante spot in alcuni aeroporti italiani 
			(è tutta rivolta al nostro Paese, per ora) e su molti media, e che 
			si avvarrà del tradizionale supporto cartaceo, cioè guide tematiche 
			etc, ma anche di DVD e gadget. La campagna verrà portata - quasi un 
			road show - anche in ambiti dedicati, quali i principali Saloni del 
			Turismo. Durerà sino a fine 2007, a un costo (per l'assegnazione è 
			stato fatto un bando europeo) di circa 430 mila euro.
 L'assessore si è detta convinta che l'azione così come è stata 
			organizzata sarà di «forte impatto emozionale», e che sarà 
			«alternativa all'immagine stereotipata dei nostri territori».
 Torniamo al dibattito sul libro di Roberto Formato, edito da 
			Edizioni Scientifiche Italiane, di Napoli, costo 30 euro. Anche nel 
			turismo occorre sistematicità, hanno sottolineato i Relatori, se si 
			vuole uscire dalla logica del "fai da te" che ha sinora 
			caratterizzato la nostra prima industria nazionale: che pesa per 
			oltre l'11% sul PIL, e occupa oltre due milioni di addetti. Nella 
			moderna "competitività" occorre "distribuire" l'offerta (la quantità 
			e la qualità dei beni che possediamo) in un sistema diffuso, quello 
			dei centri minori soprattutto. Controllare i costi (il famoso "value 
			for money"). Attivare la formazione. Modificare e simolare il 
			marketing dell'accoglienza.
 Ma c'è molto e molto ancora (sino ad arrivare al metamanagement 
			della destinazione) nel libro di Formato: che si estende su quasi 
			500 pagine, ed è davvero unico nel suo genere. Tutto da leggere.
 Nella seconda parte del workshop si è parlato poi, e in modo 
			approfondito, delle tendenze e delle nuove proposte per la 
			valorizzazione del patrimonio ambientale e immobiliare in Italia.
 Un plauso, dunque, a Emilio Valdameri, e a tutte le persone 
			coinvolte nell'iniziativa di oggi che, pur rivolta a un pubblico non 
			numeroso, ha costituito forse una "pietra miliare" per uno sviluppo 
			intelligente del settore.
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