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      1-4 marzo 2006
 
  Sono stata invitata, ai primi di marzo, a Varsavia. Per la prima volta 
      ho avuto modo di visitare (grazie alla premura di CEPIF, un' 
      organizzazione dedicata all' advisory, al marketing e e alla comunicazione 
      nel real estate) questa città che, per me, ha sempre voluto dire in 
      passato solo musica di Chopin e insurrezione durante la seconda Guerra 
      Mondiale. Una città romantica, una città-tragedia. 
 Sapevo bene, però, che dopo la cacciata dei sovietici, Varsavia vedeva l' 
      inizio di uno sviluppo immobiliare che per noi italiani era, nei primi 
      anni novanta, inimmaginabile. Al"Development Strategy and European 
      Integration Department, Economic Development Office"della Città di 
      Varsavia confermano, comunque, che abbastanza poco è stato da noi italiani 
      fatto nel real estate della Polonia. Quasi pionieristica la"case history"dei 
      due fratelli bresciani Franco e Giampaolo Pisa, che andarono con la loro 
      Coimpredil a Varsavia nel 1993, e svilupparono insieme ai francesi di 
      Geant Casino il primo Shopping Center del Paese (altri quattro Centri, 
      tutti con il brand"King Cross"e tutti con la stessa"ancora 
      alimentare"venivano poi costruiti dai Pisa, e poi ceduti"con 
      soddisfazione"). Oggi ci sono in Polonia alcuni gruppi di investitori 
      privati, e tra le aziende note del real estate italiano è attiva la 
      Valdadige Costruzioni (attraverso Verona Building), che ha realizzato 
      le"Residenze di Villa Verona"a Cracovia, e lì - oltre che a Breslavia - 
      continua a operare con sviluppi significativi (sono 600 le unità 
      residenziali attualmente in costruzione, nelle due città). Ma nella 
      classifica degli investimenti immobiliare esteri nel Paese (i dati sono 
      della società di consulenza immobiliare Cushman&Wakefield) la parte del 
      leone nell' ultimo quinquennio l’ hanno fatta i tedeschi (27 %), gli 
      americani (23 %), gli austriaci (18 %) e i francesi (9)%, i quali, però, 
      molto si erano dati da fare precedentemente, già durante il grande boom 
      degli anni novanta, e sono di fatto i principali operatori stranieri, nel 
      settore della distribuzione e dell' hotellerie (basti citare, tra tutti, 
      il gruppo Accor...)
 
 Dopo un periodo di contrazione dei mercati, le prospettive di ripresa del 
      real estate sono oggi tangibili e lo skyline della capitale si sta ancora 
      una volta rimodificando, pieno di nuovi progetti. Oggi a Varsavia c'è una 
      quantità impressionante i grattacieli ; e c'è uno stock importante - si 
      stima in oltre 2.3 milioni di metri quadrati - di uffici moderni e 
      tecnologici, dotati della qualità necessaria a soddisfare le esigenze dei 
      grandi"end user". Almeno 500 mila metri quadrati sono in pipeline a breve 
      (24 mesi). Sono dunque grandi numeri, ma è grande anche Varsavia che, come 
      territorio metropolitano, ha circa 3.5 milioni di abitanti. L assorbimento 
      di spazi a uffici è stato stimato nel 2005 intorno a 370 mila metri 
      quadrati, e i canoni, anche nelle migliori localizzazioni, non superano i 
      200 euro al metro quadrato/anno.
 
 E’ in costruzione, e se ne prevede la consegna nell’ autunno di quest’ 
      anno,"Zlote Tarasy", nella piazza principale di Varsavia, proprio di 
      fronte allo spaventoso"Palazzo della Cultura e delle Scienze", che 
      Stalin"regalò"alla città agli inizi degli anni cinquanta. Il nuovo 
      building (che ho visitato) rappresenta un investimento di 400 milioni di 
      euro, ed è di ING Real Estate e Rodamco Europe. E' uno dei maggiori 
      interventi immobiliari in corso in Centro Europa. Si estende infatti su 
      una superficie di 225 mila metri quadrati : 45 mila di uffici di altissima 
      qualità, circa 63 mila per retail e leisure (220 negozi, già pre-affittati 
      all’ 80%, tra cui numerosi retailer italiani), e oltre 1600 posti auto. 
      Il"trade atrium"è coperto da una cupola a vetri, che molto mi ha ricordato 
      la famosa"vela di Fuksas"della nuova Fiera di Milano. Il nuovo Centro 
      Commerciale andrà certo a far concorrenza al colossale Arkadia (sinora il 
      più grande della città) che ha aperto i battenti circa un anno fa, e in un 
      anno ha avuto un footfall di 15 milioni.
 
 Di altri progetti di retail, per ora, a Varsavia non si parla. C'è invece 
      un gigantesco Centro di prossima apertura (la festa di inaugurazione è il 
      17 maggio) a Lodz, dove è in corso da parte del developer francese Apsys 
      una delle maggiori operazioni di riqualificazione dell’ Europa Centrale."Manifaktura", 
      questo è il nome del complesso che ho visitato, si trova in una 
      manifattura dismessa che insiste su un’ area di 27 ettari. Apsys aveva 
      acquisito la fabbrica già nel 1997 e nei vecchi manufatti (i muri in 
      mattoni rossi, da archeologia industriale, vengono accuratamente 
      conservati) sta realizzando, oltre al Centro Commerciale (90 mila metri 
      quadrati di GLA, 240 retailer, vi sono anche diverse insegne italiane tra 
      cui Trussardi, Benetton, Stefanel, Intimissimi e Calzedonia), una 
      multisala (Imax) da 15 schermi, una quota di uffici, un albergo (Radisson, 
      150 camere), discoteca, spazi per attività sportive e ambienti museali. In 
      una palazzina troppo piccola per trovare un locatario, ma esteticamente 
      suggestiva, troverà posto - e questo è davvero fantastico - un servizio di 
      dog -sittering. Nella seconda città della Polonia (800 mila abitanti), a 
      120 chilometri circa da Varsavia, si guarda all' investimento estero (200 
      milioni di euro) con grande favore: porterà infatti occupazione e ciò, in 
      una località che ha circa il 20% di disoccupazione, è una vera manna.
 
 Torniamo a Varsavia, dove gli alberghi sono numerosi, tutte le grandi 
      catene alberghiere a cinque stelle sono presenti, ma con bassi livelli di 
      occupazione. Le previsioni sono però di un aumento dei coefficienti, a 
      causa di un flusso che non è più solo di business, ma anche turistico. Ho 
      visitato - in compagnia del Manager - Le Regina, di proprietà del gruppo 
      francese Orco Property Group(che si trova nel"vecchio"centro storico, ed è 
      davvero un Hotel de Charme, con una cucina di gran classe) ; e ho fatto il 
      giro del cantiere del nuovo Hilton. Avrà 314 camere su 27 piani, oltre 3 
      mila metri quadrati di Convention Center e 3.800 di Fitness- SPA (piscina 
      da 25 metri), garage per 1200 auto, e innumerevoli altre facilities, tra 
      cui il Casinò. Proprio sull' area congressuale punta la catena, in quanto, 
      in questo settore, Varsavia non dispone di spazi di dimensione adeguata a 
      ospitare gli eventi che sempre più numerosi si stanno programmando. (Si 
      sta lavorando anche, accanitamente, all' ampliamento dell' aeroporto, che 
      poco dista dal centro città ed è davvero oggi sottodimensionato rispetto 
      alle esigenze).
 
 L’ attività nel residenziale appare in accelerazione e, secondo un’ 
      indagine della società di consulenza immobiliare Knight Frank, sono oltre 
      10 mila i nuovi alloggi iniziati in costruzione nel 2005, +23% rispetto all’ 
      anno precedente. Nella periferia sud della capitale spicca"Wilanòw"che, 
      una volta completata, avrà circa 25 mila nuovi residenti. Ci vorranno 
      però, si stima, almeno dieci anni per la realizzazione, e sono oggi otto 
      gli investitori - di varie nazionalità, tra cui il developer spagnolo 
      Fadesa – ad agire in questa vera e propria città nella città", dove i 
      prezzi sfiorano oggi i 1.200 euro al metro quadrato. Il centro di Varsavia 
      si colloca invece a circa tre volte tanto.
 
 Sul fronte residenziale, c'è grande attesa per la conclusione dell’ iter 
      autorizzativo (si parla di fine anno) del visionario progetto portato 
      avanti da Orco Property Group. Per l' investitore francese, il celebre 
      architetto Daniel Liebeskind ha disegnato una torre trasparente, che 
      conterrà solo appartamenti extralusso da offrire in locazione.
 
 C'è grande attesa anche, nel mondo immobiliare della capitale, per"CEPIF", 
      il principale Salone del real estate del Paese (ha lo stesso nome del 
      Gruppo che lo organizza), che si svolgerà al Palazzo della Cultura e delle 
      Scienze nei giorni 11 e 12 maggio, proprio mentre nei giardini di rose 
      attorno al monumento a Fryderyk Chopin, al parco Lazienki, inizieranno i 
      concerti all’ aperto dedicati al grande compositore. Prima, ancora quasi 
      con lo sgelo, ci sarà un' altra manifestazione immobiliare :"Central 
      Europe Meeting Point", organizzata dall' ente fieristico che già da dieci 
      anni porta avanti l' esposizione di Barcellona."Segni"questi che, certo e 
      a loro volta, rivelano e testimoniano il processo di recovery che è in 
      corso, e non solo a Varsavia. (PGL)
 
 Nella foto,"Zlote Tarasy"
 
 
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