«L’industria dei servizi immobiliari, ovvero più di 200 mila addetti diretti e oltre 400 mila considerando quelli attivati in altri settori, svolge attività che vanno dalla commercializzazione degli immobili, alla loro gestione e valorizzazione, incluso il finanziamento, la promozione di iniziative di sviluppo e investimento e ogni altro tipo di servizio associato agli immobili.
Si tratta di operatori come: fondi immobiliari, società di gestione (facility, property, ecc.), società immobiliari quotate, agenzie immobiliari e loro reti, società di valutazione e consulenza, società di progettazione e di finanziamento, ecc..
Questo settore dell’economia italiana è fortemente cresciuto in termini occupazionali, più che raddoppiando la sua dimensione nell’ultimo ventennio ( il suo contributo al PIL è oggi superiore al 5%), ma resta sottodimensionato in rapporto al peso sull’economia che ha raggiunto nei paesi che ci precedono per livello di sviluppo economico. Esso, assieme al settore delle Costruzioni è un volano fondamentale per l’economia di un paese moderno come l’Italia dove, fra l’altro si concentra il più grande patrimonio culturale del mondo, una risorsa potenziale fatta da edifici, città e beni ambientali da valorizzare e mantenere e dove si spende troppo poco e male nella manutenzione e gestione.
Un settore immobiliare efficiente è indispensabile per canalizzare risorse finanziarie abbondanti e stabili verso l’investimento in immobili, promuovendo la partecipazione degli investitori istituzionali (anche di altri paesi) accanto al tradizionale investimento diretto delle famiglie.
Oggi il sistema produttivo italiano presenta una assoluta carenza di investitori istituzionali come i fondi pensione o le assicurazioni ed è quindi necessaria una politica industriale immobiliare che crei le condizioni per una loro presenza significativa nell’investimento in immobili d’ogni tipo.
Solo se ci saranno investitori istituzionali che investiranno in abitazioni e immobili per le attività economiche come hotel, centri commerciali e logistici, uffici, edifici industriali, ecc., sarà infatti possibile sviluppare un ampio e trasparente mercato della locazione migliorando la mobilità di famiglie e imprese.
Un settore immobiliare efficiente può contribuire in modo significativo alla crescita del PIL valorizzando, con una gestione professionale attiva, il patrimonio immobiliare esistente, il cui valore, anche senza considerare le infrastrutture (che pure devono essere gestite), è stimato in più di 6 mila miliardi di euro.
Gestione attiva significa partire dalla conoscenza puntuale delle caratteristiche degli edifici e del territorio (censimento e due diligence) per ottimizzare l’utilizzo degli immobili, farne la manutenzione (anche programmata e preventiva) e riqualificazione.
Peraltro, un più deciso passo in questa direzione avrebbe la conseguenza – esternalizzando la gestione - di ridurre la spesa (aumentando l’efficienza) delle pubbliche amministrazioni, sia con l’ottimizzazione degli spazi sia, ad esempio, con interventi di risparmio energetico.
Nel momento in cui il Paese vuole contribuire rapidamente alla ricostruzione dell’Abruzzo colpito dal terremoto ed al rilancio della politica della casa, anche come volano per fare ripartire l’economia colpita dalla crisi finanziaria globale, l’industria immobiliare può offrire risposte compatibili:
1- Valorizzando, riqualificando, mantenendo e gestendo il costruito con le moderne tecniche di gestione professionale esterna;
2- Canalizzando i capitali italiani ed internazionali in Italia e verso l’investimento di lungo periodo per la locazione;
3- Realizzando i nuovi ambiziosi programmi di housing sociale con la partecipazione dei Fondi immobiliari e delle SIIQ (Società di Investimento Immobiliare Quotate).
Per una rapida ripartenza dell’economia dell’Italia è quindi necessario avviare un processo di riforme che, anche a costo zero per l’Erario, sia in grado di riavviare la domanda di investimenti e la spesa edilizia.
Per questo, assieme alle altre Associazioni della filiera delle costruzioni, Assoimmobiliare, ha ottenuto l’istituzione di un Tavolo Tecnico, che, secondo quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio, verrà convocato entro dieci giorni da oggi, presso la Presidenza del Consiglio, dove apportare proposte innovative capaci di invertire la congiuntura economica negativa. (CS di Assoimmobiliare)
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