25-26 settembre 2012
Secondo uno Studio realizzato da INREV (European Association for
Investors in Non-listed Real Estate Vehicles), l'interesse degli
investitori istituzionali italiani nel settore immobiliare
sembrerebbe destinato ad aumentare : dal 6,9% al 7,5%, dice l’
Associazione. La quale prevede che circa metà di tali investimenti
vengano allocati indirettamente attraverso nuovi investimenti, per
un valore stimato di 10,7 miliardi di euro, in fondi immobiliari non
quotati.
Il sondaggio , denominato “Investor Universe Italy Survey 2012”, è
il settimo di una serie di Survey commissionati da INREV per
valutare le dimensioni attuali e il potenziale futuro del mercato
dei fondi immobiliari istituzionali europei non quotati. Lo Studio è
stato effettuato su un campione di 30 investitori, di cui sette
fondazioni bancarie, nove compagnie assicurative, sette fondi
pensionistici privati e sette fondi pensionistici di altro tipo, per
un valore di asset complessivo pari a 232,6 miliardi di euro. Gli
intervistati rappresentano il 76% dell'universo immobiliare stimato
in Italia.
Lo Studio (condotto da Giacomo Morri per conto di INREV e in
collaborazione con Assoimmobiliare) è stato proposto all’attenzione
di una ristretta platea di operatori del real estate italiani ed
esteri ( in prevalenza associati a INREV ), durante un Road Show a
Roma ( 25 settembre ) e Milano., il 26. Illustrato dallo stesso
Morri, è stato poi commentato da alcuni noti esponenti italiani
dell’ immobiliare “ di alta gamma “, moderati da Matthias Thomas,
CEO di INREV.
Dal sondaggio emerge che l'ammontare complessivo degli investimenti
immobiliari si attesta intorno ai 38,5 miliardi di euro, ovvero il
6,9% dell'intero universo di investimenti del mercato italiano. «Gli
investitori ritengono che l'immobiliare offra interessanti
opportunità di diversificazione in un portafoglio multi-asset.
Inoltre, garantisce una minore volatilità rispetto ad altre classi
di asset, soprattutto in un momento di grande incertezza
finanziaria». Benché gran parte degli investimenti immobiliari siano
ancora gestiti in maniera diretta, il sondaggio «evidenzia un
interesse crescente peril settore non quotato, dovuto essenzialmente
ai vantaggi che tali fondi offrono in termini di diversificazione e
accesso a competenze gestionali specializzate. Il Survey stima che
«gli investimenti immobiliari indiretti ammontino a 13,2 miliardi di
euro, ovvero il 34,4% dell'allocazione complessiva nel settore
immobiliare. Nella maggioranza dei casi, tali investimenti vengono
effettuati tramite fondi non quotati».
«L'immobiliare si sta concretizzando come una classe di asset in
Italia. Gli investitori sono consapevoli dei vantaggi complessivi e,
per quanto riguarda il settore non quotato, si dimostrano
particolarmente interessati alla qualità della gestione dei fondi e
agli asset sottostanti», ha affermato in una Nota Casper Hesp,
Director Research and Information, INREV.
Il sondaggio rivela che l'universo immobiliare è dominato da
compagnie assicurative ed enti pensionistici privati. «Le sole
compagnie assicurative investono circa 19 miliardi di euro nel
settore immobiliare, una cifra che rappresenta quasi il 50% di tutta
l'attività di investimento. I fondi pensionistici preesistenti si
attestano sui 4,5
miliardi di euro (11,7%) mentre gli investimenti dei fondi
pensionistici privati e delle fondazioni bancarie ammontano
rispettivamente a 13,8 miliardi di euro (35,8%) e 1,2 miliardi di
euro (3,1%).
Sono sempre le compagnie di assicurazione a fare la parte del leone
per quanto riguarda gli investimenti istituzionali nei fondi
immobiliari non quotati, con il 58,8% del totale. I fondi
pensionistici privati detengono il 28%, mentre i fondi pensionistici
preesistenti e le fondazioni bancarie si attestano rispettivamente
sul 7,3% e 5,5% . Gli investitori puntano su una vasta gamma di
tipologie di fondi.
Tutti gli intervistati in occasione del sondaggio hanno affermato di
aver investito in fondi "core". Il 45% degli investitori ha optato
per fondi a valore aggiunto e il 27% ha investito in fondi di tipo"opportunity"».
In Italia, la percentuale di investimenti istituzionali nel settore
immobiliare sul totale degli investimenti risulta superiore rispetto
ad alti Paesi europei. Complessivamente, nel Regno Unito si attesta
al 6,6%, in Francia al 5,7% e in Germania al 5,4%. Tuttavia, il
99,1% degli investimenti italiani si concentra sul mercato
nazionale.
Secondo la Banca d'Italia - ricorda INREV in una Nota - nel 2011 i
fondi immobiliari non quotati erano 303, per un valore complessivo
di 39,7 miliardi di euro.
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