“Abitare Sostenibile Marche e Umbria” è il primo progetto di edilizia residenziale sociale delle Marche e dell’Umbria, promosso da una rete di partner con l’obiettivo comune di rispondere alla crescente domanda di Social Housing del Centro Italia.
Il progetto, in corso di presentazione a CDP Investimenti SGR (e illustrato nel corso di un Incontro-Stampa durante la Fiera EIRE-Expo Italia Real Estate, il 9 giugno, ndr ) prevede la realizzazione di circa 400 alloggi da offrire in vendita a prezzi calmierati e in locazione a riscatto, sei strutture socio-sanitarie per un totale di circa 600 posti letto e 80 alloggi di residenza assistita per anziani.
I partner.
Il progetto è stato promosso da 12 imprese in grado di costituire una filiera nel settore dell’edilizia, della cooperazione di abitazione e sociale.
In data 13 aprile 2011 esse hanno sottoscritto un Contratto di Rete per la promozione di un Fondo Immobiliare Chiuso destinato a investitori qualificati. Il contratto di rete rappresenta un accordo industriale, tra società dislocate territorialmente nella regione Marche, avente la funzione di accrescere la reciproca capacità innovativa e competitiva di ciascun aderente alla rete attraverso lo scambio delle conoscenze industriali, tecnologiche, tecniche e commerciali. La Rete ha individuato una serie di ambiti di intervento di nuova edificazione e/o riqualificazione nelle regioni Marche e Umbria, abili a costituire il primo perimetro del progetto.
Il Piano di investimento.
La prima fase di investimento ipotizzata è costituita da iniziative localizzate nella regione Marche già nella disponibilità dei promotori. Tale prima fase ha una dimensione di intervento totale di circa € 120 milioni a cui farà seguito una seconda fase che porterà il valore complessivo dell’investimento a oltre 250 milioni.
La SGR.
Focus Gestioni SGR S.p.a., società del gruppo Banca delle Marche impegnata da anni nella gestione di fondi di private equity per PMI e autorizzata nel 2011 all’istituzione e gestione di Fondi Immobiliari, parteciperà al progetto proponendosi come SGR di riferimento per la promozione, il lancio e la gestione del Fondo “Abitare Sostenibile Marche e Umbria”. La sua mission sul progetto “A.S.M.U” è quella di sviluppare nel territorio del Centro Italia investimenti a sostegno del settore del Social Housing.
Non solo case ma anche servizi: il progetto CIVES.
“Abitare Sostenibile Marche e Umbria” non è solo offerta di abitazioni a canone agevolato, ma molto di più. Le specifiche conoscenze e capacità multidisciplinari dei promotori sono state in grado di realizzare una forte innovazione sociale e tecnologica che prende il nome di CIVES - servizi per l’abitare sostenibile e solidale -, un progetto orizzontale presente in tutti gli interventi proposti e finalizzato all’incremento della qualità del vivere. CIVES è un nodo di interscambio tra la domanda di servizi dei cittadini e l’offerta di fornitori pubblici e privati, in grado di integrare su una piattaforma sociale e tecnologica servizi di efficienza energetica, di gestione domotica dell’abitazione e servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.
Risparmio energetico e sostenibilità.
La declinazione tecnologica del progetto CIVES - servizi per l’abitare sostenibile e solidale prende il nome di e-CIVES. Gli interventi sono infatti accomunati da un percorso di sostenibilità che parte dalla progettazione, le abitazioni e le strutture hanno tutte classe energetica A o B nel rispetto del protocollo di sostenibilità ambientale ITACA, passando per la realizzazione con particolare attenzione all’utilizzo dei materiali ecocompatibili fino alla gestione e manutenzione svolta attraverso l’infrastruttura tecnologica e-CIVES, in grado di far dialogare tuti gli elementi di produzione e di controllo dell’energia ottimizzandone i rendimenti e minimizzandone i consumi. Le attività di facility ed energy management sono elemento di garanzia per l’intero progetto e le società promotrici sono impegnate direttamente nel raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Produzione di energia da fonti rinnovabili.
Abitare Sostenibile Marche e Umbria vuol dire anche consumo zero. L’energia utilizzata dagli edifici sarà prodotta da impianti a fonti rinnovabili. IO RISPARMIO, questo il nome dell’iniziativa, prevede la partecipazione attiva di tutte le famiglie e gli utenti coinvolti nel progetto. Saranno realizzati impianti fotovoltaici condivisi che, veicolati in forma cooperativistica, produrranno energia sufficiente per azzerare i costi della bolletta elettrica permettendo di risparmiare circa 350.000 euro/anno ed evitare così 1,5 tonn/anno di CO2.
E proprio sul fronte dell’abitare sostenibile, lo scorso 20 aprile è stato presentato a Fabriano “HOME lab”, il primo consorzio italiano di ricerca sulla domotica che nasce grazie alla volontà degli otto soci fondatori di fare sistema: Ariston Thermo, Gruppo Elica, Indesit Company, Loccioni, MR&D Institute, Spes, Teuco-Guzzini e Università Politecnica delle Marche.
Scopo del consorzio è la definizione di standard di comunicazione e interoperatività tra i vari prodotti e servizi all’interno della casa con obiettivi di efficienza energetica e prestazioni sempre migliori, lo studio e l’implementazione di sensori e di tecnologie in grado di migliorare la qualità e la funzionalità degli ambienti domestici attraverso l’integrazione di sistemi di risparmio energetico, il monitoraggio e controllo remoto di apparecchi e sistemi, la micro generazione e il micro consumo, le Smart Grid e Local Smart Grid, la misura e il controllo della qualità ambientale domestica (aria, temperatura, illuminazione, acqua, etc.), la sensoristica, i sistemi integrati di controllo e automazione domestica, i protocolli di comunicazione “smart” e l’adattamento e l’implementazione di tecnologie e sistemi terzi.
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