Prosegue l’espansione dei retailer internazionali nel mondo, con una crescita del 2,1% nel 2011, in linea con quella registrata nel 2010. In un contesto di generale rallentamento economico e in uno scenario di crescita incerto come quelli attuali questo risultato è un messaggio positivo per gli operatori che possono offrire opportunità di sviluppo internazionali.
E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale “How Global is the Business of Retail?”, condotto da CBRE, giunto quest’anno alla sua quinta edizione.
L’indagine annuale mappa la presenza di 326 tra i top retailer attivi nel mondo in oltre 73 Paesi e 200 città e mette in evidenza i principali trend in atto nelle loro strategie di espansione, sia a livello nazionale che locale. Il rapporto ha messo in evidenza che lo sviluppo dei retailer a livello internazionale nel 2011 è stato molto dinamico se si considera che il 74% dei Paesi inclusi nella ricerca che hanno visto almeno un nuovo retailer penetrare il loro mercato.
L’Italia si conferma uno dei Paesi preferiti dai retailer, collocandosi al nono posto della classifica con il 42,9% delle preferenze. Per quanto riguarda le principali città mete preferite dei retailer internazionali nel nostro Paese, Milano è l’unica città presente nei primi venti posti e ha guadagnato due posizioni rispetto al 2010, passando dalla 17° posizione alla 15°. Roma, che occupa la ventitreesima posizione, ha guadagnato tre posizioni rispetto al 2010 e ben sette rispetto al 2009. Seguono Napoli al 113° posto, che ha perso una posizione rispetto al 2010, Torino (126°) e Palermo (152°), rispettivamente con due posizioni in meno rispetto allo scorso anno.
Anna Paltrinieri, Executive Director Leasing per CBRE in Italia commenta: “Nel corso del 2011 in Italia sono entrati quattro nuovi retailer internazionali che hanno aperto i loro punti vendita tra Roma e Milano. La capitale è stata la meta scelta dal marchio di abbigliamento spagnolo Hoss Intropia che ha aperto il suo primo monobrand, come ha fatto Aldo, brand internazionale di calzature che, dopo l’apertura del primo punto vendita a Roma, ha deciso
di duplicare aprendo il secondo negozio a Milano in via Dante. Sempre a Milano hanno aperto anche il primo flagship di Desigual e il primo punto vendita del noto marchio di cosmesi Inglot, presente in tutto il mondo con più di 240 negozi. Da questo settore stiamo registrando un certo interesse per il nostro Paese che ci fa ben sperare anche per i prossimi anni. – conclude Paltrinieri – Brand internazionali del settore come Aqua Mineral e Laline (Fox Group), che ambisce ad aprire 13 negozi entro il 2013, stanno già verificando le diverse possibilità di sviluppo sul nostro territorio”.
Con più della metà degli intervistati (55,5%) che l’hanno scelta come mercato per espandersi, Londra è tornata in testa alla classifica, dopo averla condivisa con Dubai lo scorso anno.
Quest’ultima, a causa dell’uscita di alcuni retailer, è passata al secondo posto con il 53,3% delle presenze, pur confermandosi un forte polo di attrazione.
Il Regno Unito con il 56,7% delle presenze di retailer intenazionali si conferma in testa alla graduatoria, seguito dagli Emirati Arabi Uniti (53.1%) e dagli Stati Uniti (50.3%). La Spagna continua a guadagnare posizioni nella graduatoria collocandosi in quarta posizione con il 47,5%, seguita a ruota dalla Cina (47,2%); seguono in sesta posizione la Francia e la Germania con il 46,9%. Russia (44,5%), Italia (43%) e Arabia Saudita (41,1%) completano la “Top 10”.
Per quanto riguarda il numero delle nuove aperture di punti vendita nelle grandi città, l’Europa è stata la regione preferita con il 48% di nuove presenze di retailer, seguita dall’area medio orientale e dal Nord Africa con il 22%. Seguono l’ Asia con il 14%, il Nord America (8%), l’area pacifica (6%) e l’America Latina (1%).
Peter Gold, Head of EMEA Cross Border Retail, CBRE, ha commentato: “I retailer americani appartenenti al settore “fashion” si stanno sviluppando oltre i loro confini con rinnovato vigore, in particolare in Europa, sull’onda del successo ottenuto sul mercato europeo da noti marchi internazionali che hanno già aperto i loro punti vendita negli ultimi anni. Alcuni grandi nomi stanno pianificando la loro presenza nell’immediato futuro.”
Anche alcune città dell’Est Europa sono risultate essere le più “gettonate” dai retailer con Mosca che ha visto l’entrata di 11 nuovi brand, Kiev 9 e Varsavia 6, a testimonianza che i retailer sono interessati maggiormente ad espandersi sui mercati con le economie più solide e con buone prospettive di crescita.
Almaty in Kazakhstan è stata di gran lunga la città piu’ ricercata, con 18 nuovi retailer entrati sul mercato. Cio’ è dovuto a diversi fattori tra cui i notevoli miglioramenti apportati alle infrastrutture, la presenza di nuovi spazi disponibili in centri commerciali e anche l’arrivo nel 2010 del gruppo spagnolo Inditex con i marchi Zara, Pull & Bear, Massimo Dutti e Bershka che ha incoraggiato l’entrata di altri retailer.
Conclude Alessandro Mazzanti, Ceo di CBRE Italia: “Nonostante il momento economico incerto, i retailer stanno dimostrando una certa mobilità a livello internazionale e anche il nostro mercato è sempre di forte interesse. Lo sviluppo futuro di nuovi progetti di centri commerciali nei prossimi tre anni potrebbe favorire l’ingresso di nuovi retailer in Italia, come sta succedendo in alcuni Paesi emergenti. Quindi possiamo guardare ai prossimi anni con un cauto ottimismo, nonostante le indubbie difficoltà congiunturali”.
Fonte CS della società
|