«Il consiglio di amministrazione di Pirelli RE, riunitosi in data odierna, ha approvato i termini definitivi dell’accordo per la cessione a DGAD International (Calyon SA) del 20% di Pirelli & C. Credit Servicing, la società dedicata alla gestione di NPLs, nell’ambito dell’annunciata riduzione dell'impegno finanziario nel settore dei ‘non performing loans’.
Il closing dell'operazione è previsto entro il 30 giugno 2009, ed è soggetto a condizioni sospensive usuali per operazioni analoghe.
DGAD International entrerà nel capitale della società attraverso un aumento di capitale riservato dell'entità di 6,6 milioni di euro: l'enterprise value post aumento di capitale è pari a circa 36 milioni di euro (equity value circa 33 milioni di euro). Tale operazione determina per Pirelli RE una plusvalenza lorda pari a circa 3 milioni di euro.
Tra gli obiettivi dell'accordo vi è l'acquisizione di mandati di gestione di portafogli NPL per conto terzi in coerenza con la sempre maggiore focalizzazione del gruppo Pirelli RE nel settore dei servizi.
Contestualmente Pirelli RE ridurrà il proprio impegno finanziario nella piattaforma d’investimento European NPL (67% DGAD International, 33% Pirelli RE) grazie al finanziamento di 250 milioni di euro garantito da DGAD International che permette a Pirelli RE il rientro di parte del finanziamento soci, pari a 82,5 milioni di euro, effettuato a suo tempo.
Coerentemente con l'annunciata riduzione dell'impegno finanziario nel settore dei "non performing loans" da parte di Pirelli RE, l'accordo disciplina le diverse modalità con cui verranno effettuati gli eventuali futuri investimenti per l'acquisizione di portafogli NPL.
L’accordo prevede, in capo a DGAD International, un diritto di call subordinato al verificarsi di determinati eventi legati alle performance di Pirelli & C. Real Estate Credit Servicing, o all’ingresso di nuovi partner proposti da DGAD International. L’accordo prevede inoltre un’opzione call a favore di ciascuna delle parti al verificarsi del cambio di controllo relativo a DGAD International o Pirelli RE ovvero in caso di gravi inadempimenti o insolvenze dell’altra parte.
L’accordo siglato oggi comporta per Pirelli RE un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta, al lordo del finanziamento soci, pari a circa 89 milioni di euro.
Il consiglio di amministrazione di Pirelli RE ha inoltre condiviso il percorso strategico delineato dal nuovo management volto in particolare al mantenimento della proprietà della SGR di gruppo e a ulteriori recuperi di efficienza.
In un contesto di mercato che vede confermati i trend previsti dal Gruppo Pirelli in occasione della presentazione del piano triennale 2009-2011, Pirelli RE, tramite la propria SGR, intende valorizzare le attività di fund e asset management con una logica di lungo periodo, rinunciando nel breve ai ricavi derivanti dalla preannunciata cessione di una quota per puntare sull’incremento prospettico dei profitti ricorrenti.
La SGR potrà cogliere le opportunità derivanti dall’atteso processo di consolidamento del settore e dalle prospettive di crescita offerte dallo sviluppo dei fondi immobiliari. Questo anche alla luce dell’accelerazione dei programmi governativi di dismissione di asset a sostegno della finanza pubblica e dell’aumento della domanda, da parte di soggetti terzi, di servizi legati ad asset che non rientrano nel loro core business.
In linea con quanto annunciato in occasione del piano triennale 2009-2011, gli asset gestiti a fine triennio rimarranno sostanzialmente stabili, ma con un progressivo incremento del patrimonio gestito in Italia, dove la SGR detiene una posizione di leadership, e una contestuale riduzione di quello in Germania.
I target economici 2009, che prevedevano un risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazione, ante oneri di ristrutturazione, pari a circa 20-30 milioni, saranno influenzati dalla mancata plusvalenza che sarebbe derivata dalla cessione della SGR, circa 40 milioni di euro (effetto finanziario circa -70 milioni di euro) e da circa 15 milioni di euro di potenziali rischi legati al completamento di alcune transazioni immobiliari entro l’anno, attestandosi pertanto a -25/-35 milioni di euro.
Le ulteriori attività di ristrutturazione che verranno poste in essere comporteranno, rispetto a quanto già comunicato, ulteriori 8 milioni di euro di oneri, oltre a quanto già comunicato nello scorso mese di aprile. Tali oneri, unitamente ad altre azioni porteranno benefici di ulteriori 10 milioni di euro gia' nel 2010, in aggiunta agli oltre 50 milioni di cost savings previsti nel 2009.
Il risultato operativo inclusivo dei proventi da partecipazione del 2011 è pertanto confermato a 100 milioni, di cui risulterà in crescita, fino a 50 milioni, la quota derivante all'attività ricorrente di gestione e servizi che, beneficiando anche delle azioni di ristrutturazione sopra citate, potra' pertanto compensare possibili minori risultati dell'attività di coinvestimento legati alla rotazione del portafoglio.
A seguito di tali azioni, l’obiettivo di posizione finanziaria netta, post aumento di capitale e al lordo dei finanziamenti effettuati dalla Società alle proprie società partecipate, è pari a -420 milioni di euro per il 2009 e -270 milioni di euro per il 2011» (CS della Società).
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