23 febbraio 2008
«In Italia oltre 1.000.000 di pagine web parla di turismo. Il 10% di
queste parla di turismo sostenibile.L’Italia è anche il paese col
maggior numero di Ecolabel Turismo (43% del totale in Europa).
Questi sono alcuni dei risultati del II Dossier "Turismo e
sostenibilità: Un confronto internazionale" che il Master in
Management del Turismo dell’Università IULM di Milano ha presentato
nell'ambito della BIT sabato 23 febbraio.
L’obiettivo della ricerca, condotta nell’ambito del corso "Sustainable
Tourism Guidelines and Management Practices" del Master in Tourism
Management, è stato quello di rilevare e confrontare il livello di
diffusione dei principi base del turismo sostenibile in 17 Paesi
europei. Le chiavi di lettura sono state CULTURA WEB (ricerca parole
chiave su Internet), WEB POLICY (analisi del portale turistico
nazionale), CERTIFICAZIONE (ecolabel), TOP PLAYERS (operatori e
aeroporti).
In particolare per la CULTURA WEB si rileva come in tre paesi (UK,
Germania, Italia) oltre il 10% dei ritorni web relativi al turismo,
sono relativi al turismo sostenibile. In Italia questo dato è del
10,8%, sinonimo di una importante presa di coscienza del tema
sostenibilità da parte del settore del turismo, sia dal punto di
vista della domanda che dell’offerta.
In sintesi, in Italia si parla spesso di "turismo sostenibile"
all’interno del settore turismo, ma molto meno all’interno del
dibattito sullo "sviluppo sostenibile".
Circa la WEB POLICY, il 23,5% (Austria, Belgio, Danimarca,
Finlandia) ha una performance ALTA; il 41,1% ha una performance
BASSA, tra questi l’Italia, che al momento dell’analisi non possiede
un portale turistico nazionale (il portale Italia.it è stato
recentemente chiuso).
Per quanto riguarda la CERTIFICAZIONE ambientale, l’Ecolabel è
attivo in 14 dei 17 Paesi analizzati. Nel complesso sono 472 i
prodotti Ecolabel, di cui 157 (33%) per il turismo (categorie:
strutture ricettive e camping). L’Italia è leader in questo marchio:
il 43% dei prodotti Ecolabel sono in Italia, così come il 47% degli
Ecolabel per il turismo.
Infine, circa la performance dei top players (grandi aeroporti e
aziende) la Francia è leader, sia per la performance degli
operatori, che degli aeroporti. L’Italia, che si trova in seconda
posizione per la performance degli aeroporti, ha una performance più
bassa considerando gli operatori.
Nel complesso, tutti i 17 paesi hanno sviluppato, anche se a diversi
livelli e in modalità differenti, una cultura di turismo
sostenibile. Lo scenario di sviluppo sembra essere casuale: le
performance dei singoli paesi cambiano dai diversi punti
dell’analisi e non sembrano essere correlati ad una strategia
nazionale omogenea.
Nella maggior parte dei paesi, il turismo sostenibile pare essere
una cultura bottom-up, con un consenso più vasto nelle piccole-medie
imprese e nel consumatore finale. I paesi con la tradizione
turistica più radicata sembrano essere i più resistenti a una
trasformazione in termini di sostenibilità.
I punti di forza dell’Italia sono:
WEB-CULTURE: alta diffusione della cultura di turismo sostenibile
nell’ambito dei temi di turismo
CERTIFICAZIONE: il numero più alto di ecolabel e ecolabel turismo
TOP PLAYERS: performance medio alta
I punti di debolezza dell’Italia sono:
WEB-CULTURE: bassa diffusione della cultura di turismo sostenibile
nell’ambito dei temi di sviluppo sostenibile
WEB POLICY: l’Italia non possiede un portale turistico nazionale.
Questi i 17 Paesi analizzati: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia,
Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda,
Norvegia, Portogallo, Spagna, Svizzera, UK.
Tutti i dati della ricerca e il programma dell’evento sono
scaricabili online sul sito www.mtm.iulm.it, nella sezione "Projects
and Publications"» (CS dell' università IULM)
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