16 aprile 2010
Lo scorso 16 aprile 2010 nei bellissimi ambienti dello “Spazio
Eventi SAGSA” si è svolto uno dei succulenti incontri cui Michele
Perini (Presidente di Sagsa Spa) ha abituato i suoi amici milanesi.
Una tavola rotonda tra architetti e addetti ai lavori che si sono
incontrati nella casa/museo di questa grande azienda produttrice di
arredi per l’ufficio da tanti decenni.
Tema della serata: Space Emotion, un evento per far conoscere
l’emozione di uno spazio costruito a dimensione d’uomo con materiali
eco-compatibili e riciclabili, guardando al design ma anche alla
razionalità, merce rara soprattutto nell’effimera settimana del
Salone del Mobile di Milano.
Presenti all’evento, oltre al già citato padrone di casa, Giorgio
Squinzi di Mapei Spa, George Beylerian di Material Connextion, Dante
Benini, grande architetto autore di alcuni tra i più interessanti
progetti dell’ultimo decennio, Claudio De Albertis di A.N.C.E.,
Gabriele Napolitano di Napolitano e Vissalli Architetti Associati e
Marco Tamino di Ingenium Re.
Ognuno dei presenti ha esposto la sua visione di sostenibilità
incrociata al comfort e al benessere dell’ambiente di lavoro.
Consola pensare che oggigiorno determinate preoccupazioni di lungo
periodo siano la base da cui partire a ogni livello di competenza
nella fase di pianificazione e progettazione. Consola constatare che
per Michele Perini e la sua Sagsa il problema sia il progettare
elementi facili da disaggregare e riciclare. Conforta ascoltare
Beylerian che racconta dei suoi clienti che scelgono i materiali da
costruzione senza consultare listini ma testando i campioni al
tatto, o ascoltare il bellissimo speech di Dante Benini e sentirlo
orgoglioso di una parete in titanio che non invecchia ma che nemmeno
violenta il paesaggio e delle sue soluzioni luminose a riflesso che
tramite sistemi specchianti cancellano la necessità di
stratosferiche lampade ad alto consumo energetico.
Oltre a gustare l’ormai mitica “polenta con formaggi di Tremosine”
offerta da Sagsa al termine dell’incontro, i fortunati presenti
hanno potuto visitare lo spazio appena inaugurato dal Centro Per
l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, confinante con lo Spazio
Eventi Sagsa.
Da oggi, questo importante museo apre una sua sucursale a Milano,
una sorta di portale necessario alla politica di centralità che il
Pecci vuole perseguire.
Unica nota dolente, a mio modesto parere, le “sfilatine” di moda
aventi come tema “come mi vesto in ufficio” improvvisate tra un
intervento e l’altro che hanno ciclicamente trasformato un convivio
di altissimo livello in una scena da film vanziniano. Per il futuro,
da evitare, Fuorisalone o no. (Lorenzo Taini)
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