"Grosvenor, gruppo privato internazionale che si occupa di sviluppo, investimento e gestione di fondi nell’ambito immobiliare, nel comunicare i risultati dell’anno 2008 rende nota oggi una perdita sugli investimenti pari al 4,1% (equivalente all’8,6% a valuta costante); il 2007 si era chiuso con un +14,4% (12,8% a valuta costante) rispetto all’anno precedente.
Il valore netto degli attivi è diminuito del 7,4% pari a € 2,9 miliardi (ovvero £ 2,8 miliardi da £3,1 miliardi dell’anno precedente). Il valore del portafoglio attivo gestito è diminuito solo del 2,3% per attestarsi su £12,6 miliardi (€13 miliardi) contro £12,9 miliardi nel 2007, considerando gli attivi detenuti dal Gruppo e quelli gestiti per conto degli investitori.
Il Gruppo ha tratto vantaggio dalla sua diversificazione geografica, settoriale e di valuta e dalla propria politica di leva relativamente conservativa. £304 milioni sono stati generati dal cambio di valuta, la perdita al netto delle imposte è di 593,9 milioni di sterline nel 2008 rispetto ad un profitto di £524 milioni nell’anno precedente. Questo risultato è la conseguenza della riduzione delle valutazioni rilevata sui numerosi mercati nei quali Grosvenor è attivo.
Mark Preston, Chief Executive del Gruppo, dichiara: "il settore immobiliare sta attraversando un periodo difficile e questo non può che ripercuotersi inevitabilmente anche su Grosvenor. L’impatto risulta tuttavia attenuato in quanto il nostro portafoglio è molto ben diversificato e l’indebitamento contenuto. L’orientamento strategico adottato a partire dal 2007 è stato quello di rallentare il programma di acquisizioni e di ridurre l’esposizione del Gruppo nell’attività di sviluppo, pertanto la perdita sul valore netto degli investimenti è relativamente limitata".
Anticipando condizioni sfavorevoli di mercato a partire dal 2007, Grosvenor ha ridotto la sua esposizione, rinviando l’avvio di nuovi progetti e focalizzandosi sulla realizzazione di quelli già in corso.
Al 31 dicembre 2008, Grosvenor disponeva di una liquidità e di linee di credito non utilizzate pari a £523 milioni, contro £607 milioni alla fine del 2007; l’indebitamento del Gruppo risulta relativamente basso.
Mark Preston aggiunge: "il 2009 si preannuncia ancora difficile, sia per quanto riguarda gli investimenti che il mercato delle locazioni. In una prospettiva a medio termine, la nostra condizione finanziaria ci mette nella migliore posizione per cogliere le opportunità di acquisizioni che si presenteranno sicuramente con la ripresa del mercato.
Per la nostra crescita a lungo termine l’Asia è un mercato strategico, ma continueremo ad investire nel nostro patrimonio core: i quartieri più esclusivi di Londra. Vediamo ottime prospettive di crescita per la nostra attività di fondi immobiliari, che possono beneficiare della consolidata esperienza del Gruppo per la gestione degli investimenti realizzati con i nostri investitori partner."
Mark Preston è succeduto a Jeremy Newsum nella carica di Chief Executive del Gruppo nel luglio 2008.
Grosvenor Group Limited (Grosvenor) è un gruppo immobiliare privato attivo in 17 tra le più dinamiche città del mondo. Il Gruppo ha cinque società operative, in Gran Bretagna e in Irlanda, nelle Americhe, nell'Europa continentale, in Australia e Asia/Pacifico: la gestione dei fondi internazionali è attiva in tutti questi mercati.
Gli eventi più significativi di ciascuna Operational Company:
Grosvenor Gran Bretagna & Irlanda: il rallentamento economico del 2008 e la stretta creditizia hanno avuto un impatto notevole sul valore del capitale nell’area. Tuttavia, il valore del patrimonio posseduto nei quartieri più esclusivi di Londra ha dato prova di grande resistenza, grazie ad operazioni di asset management ben calibrate e alla natura dei contratti di affitto in vigore sugli stessi investimenti. Anche i redditi locativi hanno resistitobene, subendo solo tardivamente gli effetti del rallentamento economico. Il rendimento totale è stato negativo con una perdita pari al 14,6%. E’ stato inaugurato il centro di Liverpool One, di cui oggi il 90% degli spazi commerciali risulta affittato, appena riconosciuto "Shopping location of the Year" in occasione dell’Annual Retail Week Awards. E’ stato inaugurato anche il centro commerciale Grand Arcade a Cambridge. Peter Vernon ha sostituito Mark Preston come Chief Executive nel luglio 2008.
Grosvenor Americas: nonostante le difficili condizioni di mercato, Grosvenor Americas ha registrato un tasso di rendimento positivo pari al 2,4% in valuta locale. L’obiettivo del 2008 è stato quello di completare i programmi di sviluppo in atto; sono stati posticipati i nuovi sviluppi e i progetti di ampliamento.
In seguito al pensionamento di Bill Abelmann, Chief Executive di Grosvenor Americas, nel gennaio 2009 gli è succeduto Andrew Bibby.
Grosvenor Continental Europe: gli affitti hanno tenuto e l’orientamento strategico ha privilegiato il settore retail, ma il valore delle proprietà ha subito un calo allineandosi alla situazione generale del mercato. Grosvenor Continental Europe ha gestito con successo il suo programma di vendita. Il rendimento totale è risultato negativo del 3,1%. Grosvenor ha riorganizzato le sue attività in Europa Continentale, per focalizzare il suo investimento strategico in Sonae Sierra e aumentare la propria attività nella gestione dei fondi.
Grosvenor Australia: nel 2008 il tasso di occupazione degli spazi è rimasto elevato; situazione analoga nei contratti preliminari di 400 George Street, un progetto di sviluppo (su una superficie di 43.000 mq.) adibita a uffici a Brisbane, certificata categoria A per qualità ambientale. Grosvenor Australia è riuscita a realizzare le proprie performance nonostante le difficili condizioni di mercato, caratterizzate da un crollo del 50% dei valori immobiliari quotati mentre quelli di proprietà diretta hanno registrato cali del valore meno significativi. Il tasso di rendimento per il 2008 è stato negativo con una perdita pari al 12,2%, causato dalla diminuzione dei valori patrimoniali.
Grosvenor Asia Pacifico: l’inaugurazione del progetto residenziale di lusso nel cuore di Tokyo- Grosvenor Place Kamizono-cho – è stato l’evento più significativo del 2008. L’obiettivo strategico di Grosvenor nell’Asia Pacifico è quello di diventare la società leader nell’offerta di prodotti di sviluppo e investimenti residenziali di alto livello. In Cina, Grosvenor ha dato inizio ai suoi primi investimenti nella città di Shanghai. Il rendimento complessivo degli attivi è risultato negativo con una perdita pari al 12,1%.
Grosvenor Fund Management (GFM): gli attivi gestiti dai fondi sono passati da 3,1 miliardi a 4,2 miliardi di sterline (€ 4,3 miliardi) alla fine del 2008. Uno degli eventi più significativi di GFM è stato il lancio del "Grosvenor Vega China Retail Fund " con una capacità di investimento di 600 milioni di dollari USA, destinato a investimenti in centri commerciali e progetti misti. Nel Regno Unito, è diventato il gestore del progetto Liverpool One. In generale si mantiene un approccio prudente sia per il lancio di nuovi fondi che per quanto riguarda l’attività di acquisizione. Dove i fondi sono legati a leva finanziaria, il rischio è legato all’aumento del rapporto leva/valore; all’interno del gruppo queste posizioni vengono monitorate con particolare attenzione. Per quanto riguarda le attuali condizioni di mercato, la strategia verte sulla gestione attiva degli investimenti, con l’obiettivo di mantenere le reddittività. Nel 2009 le strategie basate sull’attesa e sulla gestione degli investimenti immobiliari volte a preservare le reddittività si riveleranno remunerative. I mercati deboli e il calo dei prezzi permetteranno al settore di consolidarsi e faranno nascere nuove opportunità di investimento" (CS della Società).