Dello stimolante incontro con il conte Panza di Biumo all'Università Bocconi (svoltosi nell'Ateneo milanese alla metà di marzo, ndr) restano meno le parole e più le opere, solidamente disposte negli spazi universitari di Via Sarfatti; spazi che a tratti sembrano pensati per accudirle stabilmente. Il maggior collezionista del paese ha certo insegnato molto agli studenti riguardo i modi e il gusto necessari a costruire una straordinaria collezione, gestirla e valorizzarla. Panza è stato ed è lungimirante osservatore, appassionato contemplatore di un arte minimale, di una pittura di superfici monocrome che la critica definisce "pittura aniconica". Lodando l'iniziativa dell'ateneo milanese, che ha costruito attorno alla carismatica figura di Panza questa collaborazione ci auguriamo che i lavori di Simpson, Carrol e soci oggi alla Bocconi riescano nell'intento di sedurre e interrogare qualcuno degli economisti di domani. (Lorenzo Taini)
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