“Cinque anni fa, era un contratto con ING Real Estate Development. Poi un progetto. Oggi è un cantiere. Fra 18 mesi sarà il maggior Shopping Centre nella provincia di La Spezia “.
Così Pietro Malaspina, Consigliere Delegato alle Relazioni Istituzionali di Sierra Development Italy ( l’ AD della Società è , da circa un anno, Giancarlo Bianchi ) nell’ aprire la Conferenza Stampa che la Società ha organizzato – insieme al partner ING RE , il 22 aprile , nella suggestiva cornice di Porto Lotti , presso La Spezia - per presentare le ultime notizie circa lo Shopping Centre “ Le Terrazze” di cui, lo scorso febbraio, era stata annunciata la simbolica posa della prima pietra.
L’ iniziativa, che è appunto in JV paritetica di Sonae Sierra con la società olandese, rappresenta un investimento complessivo di oltre 125 milioni di euro (gli Istituti finanziatori sono tutti italiani : UniCredit, IntesaSanpaolo- CR La Spezia, e Popolare di Lodi), e creerà a regime circa 500 nuovi posti di lavoro diretti.
Il suolo ( 100 mila metri quadrati, oltre all’ area sulla quale sorgerà un importante complesso residenziale con una quota di uffici, a cura di un imprenditore privato italiano) era un tempo occupato da IP. Una vastissima area su cui ha insistito a lungo un’ azienda petrolifera. Un sito dismesso da molti anni. Una localizzazione oggi ormai centralissima ma estremamente problematica.
Insomma, una storia lunga e ahimè tipica di molte delle nostre città.
Un iter complesso e oneroso: il solo terreno è costato (comprendendo anche pesanti ed essenziali interventi di urbanizzazione) circa 35 milioni di euro.
Una bonifica che ha richiesto un paio d’ anni di lavori e circa 18 milioni di euro.
E un’opera di condivisione (defatigante ma essenziale soprattutto i progetti di grande dimensione; e Le Terrazze , per l’ area di riferimento, certamente lo è ) con tutti gli Enti interessati, per trovare il maggior dialogo possibile con il territorio.
Con una superficie lorda affittabile (GLA) di 38,500 metri quadrati, il Centro conta su un bacino di attrazione di oltre 210 mila abitanti (dei quali circa 100 mila residenti a La Spezia) , e offrirà un totale di 108 unità commerciali, incluso un ipermercato Ipercoop di 7.500 metri quadrati di area di vendita (si prevede che l’iper sarà poi acquisito dalla stessa Coop), nove unità di grandi dimensioni e 16 tra ristoranti e bar, insieme a un Family Entertainment Center. Sarà sviluppato su tre piani, la Food Court- insieme a un’ area fitness - sarà al secondo ; e ancora fitness al terzo e ultimo piano. Due mila circa i posti auto previsti, coperti e gratuiti , su cinque livelli.
Il progetto architettonico de “Le Terrazze”, ha detto Sonae Sierra , è ispirato all’area costiera di La Spezia, e in generale ai colori e ai paesaggi tipici della Liguria. Le soluzioni architettoniche sono in linea con il contesto naturale, a partire dai colori : ocra, verde, marrone .
A mio modestissimo giudizio, l’effetto è un po’ “monolitico”: ma forse è colpa del rendering - cfr immagine.
E’ invece certo che , nello stile Sonae Sierra, Le Terrazze saranno improntate alla minimizzazione di consumi, adottando le moderne tecnologie del “ going green”.
E fa piacere vedere che, già dalle prime fasi di cantiere (supervisor tecnico è la società Jacobs),il Centro si è obbligato al rispetto di un Sistema di Gestione Ambientale, conforme ai requisiti della Norma ISO 14001:2004 , che regolamenta la gestione di rifiuti , il consumo di energia e dell’ acqua, e presta un’ attenzione specifica alla gestione delle emergenze ambientali ( quali sversamento di prodotti liquidi inquinanti, etc) e delle misure di prevenzione.
Nel corso della Conferenza Stampa ( che era stata preceduta, per un piccolissimo gruppo di giornalisti specializzati, da una visita in cantiere , cfr allegata immagine ), i promotori hanno ufficialmente annunciato che il 50% della GLA è già pre-let, con marchi quali Euronics, Tonic, Play Park, Scarpamondo, Deichmann, Sasch, Cisalfa, e Den Store .
Un bel successo, in tempi di mercato difficili come quelli che il settore sta vivendo. Da interpretare come un’ inversione di tendenza? Non proprio, ha osservato Pietro Malaspina – parlando nella sua qualità di Presidente del CNCC, Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. Il retail è tutt’ altro che fuori dalla crisi, ma è indubbio che il mercato premierà i Centri “ giusti”, con una posizione di privilegio sul territorio. Quelli, insomma, con un rischio percepito come più basso.
Canoni : non sono stati disvelati, ma Sonae Sierra ha affermato che la Società desidera impostare con i tenant un approccio di lungo periodo, adeguando dunque le proprie richieste economiche alle capacità reddituali degli imprenditori commerciali. Le cifre sono state studiate anche in base a periodici incontri con gli operatori locali ( un ulteriore meeting con tenant prospettici ha avuto luogo lo stesso 22 aprile, nel pomeriggio ).
Il fatturato annuo, a regime e per la Galleria, dovrebbe aggirarsi intorno a 60 milioni di euro.
Omologazione parallela : come evitarla, se non riservando ai retail locali una quota di spazio all’ interno del Centro? La parola “ riservare” a Pietro Malaspina – lo so bene - non piace per nulla : ma alla mia domanda il Manager ha precisato che tale quota potrebbe essere, in via ottimale, pari al 5-10% del numero complessivo di unità. Il retail italiano, ha sottolineato Pietro Malaspina, non è stato sinora capace di generare grandi marchi in catena, al contrario di quanto avviene all’ estero. Una fragilità , questa, che ha dunque ancora poco consentito lo sbarco italiano in sede internazionale (brand del lusso a parte, si capisce, che però si vanno normalmente a collocare solo in alcuni Shopping Centre di alcune aree geografiche particolari, vedi Russia, o Emirati).
L’ argomento è stimolante, e forse potrebbe essere approfondito nella sede appropriata: amici del CNCC, volete pensarci voi? (PGL)
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