"Un’unica imposta sui trasferimenti immobiliari che riunisca imposte di bollo, di registro, ipotecarie e catastali e tassa ipotecaria. Questa la proposta illustrata oggi dall’Associazione dei Notai della Lombardia e delle Tre Venezie in occasione di un convegno sul tema del notariato nella prospettiva federalista.
Le tasse e imposte, che già oggi vengono riscosse dai notai e versate allo stato tramite il MUI, Modello Unico Informatico, potrebbero essere riunite in un'unica imposta di spettanza degli Enti territoriali e con una armonizzazione tra regioni.
La proposta dell’Associazione intende fornire una prima soluzione concreta al progetto di Federalismo Fiscale, che prevede per gli Enti locali un gettito legato al territorio amministrato, senza aggravio per lo Stato dovuto ai costi di esazione.
L’imposta unica sui trasferimenti immobiliari soddisferebbe questi requisiti consentendo ulteriori benefici per il cittadino e per il sistema:
consentirebbe di ridurre da 5 a 1 le imposte e tasse che colpiscono il trasferimento di immobili;
utilizzerebbe il servizio di esazione a costo zero che i notai, responsabili d’imposta, garantiscono allo Stato (solo nel 2008 i 5000 sportelli notarili sparsi su tutto il territorio nazionale hanno riscosso e versato allo Stato senza alcun aggio tasse e imposte per 6,5 miliardi di euro, quasi lo 0,5 del PIL);
permetterebbe agli enti locali, tramite la modulazione delle rendite catastali, di programmare le entrate con precisione;
sarebbe l’occasione per porre ordine nella materia della fiscalità indiretta sugli immobili riducendo il numero delle aliquote ed eliminando iniquità provocate da una recente legislazione scoordinata e in alcuni casi contraddittoria.
Secondo il Presidente dell’Associazione dei Notai della Lombardia e delle Tre Venezie, notaio Carlo Bordieri, "l'accorpamento in unico tributo delle attuali imposte sui trasferimenti immobiliari potrebbe costituire un primo importante tassello di una più ampia autonomia degli Enti Territoriali nell’imposizione e nella gestione dei propri tributi, che potrebbe arrivare all’accorpamento di tutti i tributi locali e di quei tributi a gestione statale il cui ricavato viene riversato agli enti locali - ICI e IRAP - in due macrotributi, uno sugli immobili e uno sui consumi, che possano coprire tutti i costi generati alla Pubblica Amministrazione dall’esistenza degli immobili".
Associazione dei Notai della Lombardia e delle Tre Venezie
Nata nel maggio 2008, l’Associazione ha il principale obiettivo di elaborare riflessioni e proposte concrete tese a valorizzare la funzione notarile nel territorio delle quattro Regioni che rappresenta (Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), dove operano circa un terzo dei notai italiani.
In questa prospettiva l’Associazione coopera con Autorità, Enti locali e organizzazioni di carattere sociale allo scopo di semplificare gli adempimenti burocratici nell’interesse di cittadini e imprese.
Inoltre si occupa di elaborare e promuovere iniziative di informazione al cittadino su materie che coinvolgono l’intervento del notaio quali incontri e convegni di carattere divulgativo, e iniziative di studio – ricerche e indagini - sulla funzione notarile.
Pur essendo un think tank indipendente l’Associazione dei Notai della Lombardia e delle Tre Venezie coopera con le organizzazioni notarili esistenti, quali i Comitati Regionali e le Associazioni sindacali regionali. E’ presieduta dal Notaio Carlo Bordieri con la vicepresidenza del Notaio Mario Mistretta ed è retta da un Consiglio Direttivo composto da cinque membri che vengono eletti dall’Assemblea dei Soci ogni tre anni" (CS dell'Associazione).