11 giugno 2009
Per la prima volta nella storia il Vaticano ha preso parte a una
Fiera immobiliare. La straordinaria circostanza è accaduta a EIRE
2009: il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha
infatti scelto la platea dell’esposizione italiana del real estate
alla Fiera di Milano per presentare il progetto di restauro del
colonnato della Basilica di San Pietro, già in fase di realizzazione
a opera della Fratelli Navarra, società specializzata nel restauro
monumentale, in associazione temporanea d’impresa con Italiana
Costruzioni.
La conferenza di presentazione si è svolta la mattina dell’ 11
giugno, ma già nei giorni precedenti l ‘ imponente stand ( circa 400
metri quadrati ) era stato al centro dell’ attenzione dei
partecipanti al Salone. Quando poi è giunta la delegazione del
Governatorato del Vaticano, la curiosità è arrivata alle stelle :
MAI si erano veduti dei sacerdoti a una Fiera immobiliare, da
nessuna parte del mondo ! E che sacerdoti ! Il “ capo-delegazione”,
infatti, era S.E. Mons. Renato Boccardo, Segretario Generale del
Governatorato dello Stato della Città del Vaticano , uno dei più
stretti collaboratori degli ultimi due Pontefici, e – aggiungono i
vaticanisti - in predicato per assumere la Nunziatura a Parigi.
Davanti allo stand ( mentre si allestiva il buffet che avrebbe
concluso l’ incontro) i giornalisti pullulavano; e i moltissimi
visitatori di EIRE attendevano con pazienza che Mons. Boccardo ( il
Vescovo è piemontese, poco più che cinquantenne, e davvero una bella
persona ) terminasse le interviste con le televisioni ( RAI compresa
) che lo assediavano.
Poi, in una sala gremita, ha avuto luogo la presentazione ufficiale
in cui, dopo il saluto dell’Amministratore Delegato di Fiera Milano,
Enrico Pazzali, hanno preso la parola Mons. Renato Boccardo, Antonio
Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani e Responsabile della
direzione artistica del progetto, Pier Carlo Cuscianna, Direttore
dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del
Vaticano, Giorgio Croci, Progettista Strutturale incaricato da
Italiana Costruzioni/Fratelli Navarra, e Luigi Gubitosi,
Amministratore Delegato di Wind.
Ecco come la racconta la Nota di Stampa della F.lli Navarra /
Italiana Costruzioni:
«Un lavoro importante e complesso frutto della lungimiranza del
Governatorato della Città del Vaticano, che ha indetto una gara
nella quale l’esecutore aveva anche la responsabilità di individuare
sponsor in grado di coprire l’intero costo dell’opera, sviluppata in
quarantadue mesi sotto l’attenta supervisione scientifica del
direttore dei Musei Vaticani, prof. Antonio Paolucci, e del
Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato, ing. Pier Carlo
Cuscianna. Regista dell’operazione di fund raising è SRI, che ha
ricevuto l’incarico di reperire e valutare le aziende sponsor che,
con affissioni di maxi formato, interverranno in questo
straordinario e impegnativo progetto.
La piazza antistante la Basilica di San Pietro a Roma è
universalmente conosciuta come simbolo della cristianità, oltre che
come capolavoro barocco dovuto al genio artistico di Gian Lorenzo
Bernini, che la realizzò tra il 1656 e il 1667. Il colonnato (284
colonne) è coronato da 140 statue di santi, opera di allievi del
Bernini, che conferiscono alla piazza un’immagine monumentale. Forte
dell’esperienza acquisita nei precedenti restauri d’eccellenza
storico-artistica, la società Fratelli Navarra risponde al restauro
richiesto dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
riguardante le balaustre, le statue, gli stemmi, le fontane gemelle
e l’obelisco di Piazza San Pietro, a cui aggiunge di propria
iniziativa tutto il colonnato. Il piano di interventi si completa
con la revisione e la ristrutturazione delle strutture lignee dei
tetti, il rifacimento delle impermeabilizzazioni, dei manti di
copertura in tegole e dei terrazzi piani.
Dopo quattro mesi di cantiere-pilota per verificare lo stato di
conservazione del bene architettonico, i lavori sono finalmente
cominciati a marzo. L’intervento, sponsorizzato da grandi aziende,
sotto la direzione tecnica del dott. Fabio Porzio e la consulenza
del prof. Sandro Benedetti, tiene conto non solo dell’unicità
dell’opera, ma anche delle particolari modalità esecutive da
utilizzare in un luogo di culto meta continua di migliaia di fedeli.
Sono state quindi condotte indagini storico-architettoniche e
storico-artistiche in modo da utilizzare la migliore tecnologia a
disposizione senza istituire un cantiere tradizionale, quindi senza
invadere la piazza e bloccarne la fruizione. Il delicato obiettivo
è stato raggiunto con l’uso di una struttura mobile che consente di
lavorare anche nella parte alta del colonnato lasciando totalmente
libera la piazza: sulla parte di copertura del colonnato sarà
installato un carroponte che scorre - insieme ad attrezzature e
operai - senza che nulla sia visibile da terra.
Numerosi gli studi preliminari, condotti con metodologie innovative
o addirittura inedite. L’intero impianto del colonnato è stato
sottoposto a un approfondito esame strutturale, con la ricostruzione
di un modello matematico che ha consentito di effettuare tutte le
verifiche di stabilità sia globale sia locale del monumento, anche
alla luce della più recente classificazione sismica del territorio
nazionale. Tra le novità assolute del progetto, l’esame dei
materiali lapidei attraverso la tecnologia di analisi georadar e del
sistema Laser Scan, che permette di vedere in profondità la
“salute” del terreno e della pietra e utilizza software
avveniristici – come quelli di cui si serve il giornalista
televisivo Piero Angela per le ricostruzioni storiche – per
analizzare tutte le informazioni chimiche, geologiche, storiche e
strutturali e restituirle a video in immagini tridimensionali. GPS,
stazione motorizzata laser e laser scanner sono gli strumenti che
hanno consentito di ricostruire un modello digitale tridimensionale
assolutamente fedele all’originale, sia per misure che per colore, e
programmare scientificamente gli interventi.
Una campagna fotografica ad alta risoluzione ha poi consentito di
evidenziare ogni minimo stato di degrado sul quale intervenire e di
conservare testimonianza del colore originale dell’opera. A
eccezione dell’obelisco e delle fontane, infatti, tutto è realizzato
in travertino, una roccia calcarea sedimentaria con struttura
piuttosto porosa, colorazione variabile dal bianco al bruno chiaro
con sfumature diverse a seconda degli ossidi inglobati. Ne consegue
una discontinuità di compattezza, porosità e distribuzione delle
venature che ha determinato uno stato conservativo differente in
ogni singolo manufatto. A questo vanno aggiunte varie cause di
degrado, come gli agenti atmosferici, le condizioni non ottimali di
esposizione, l’azione di erosione-corrosione eolica, lo smog,
l’azione dell’acqua, la presenza di volatili e, non ultimo, vecchi
restauri non idonei.
“Il colonnato, sin dalla sua origine, venne progettato e costruito
con il preciso intento di abbracciare la folla di fedeli che si
raduna nella piazza - dichiara S.E. Mons. Renato Boccardo - per tale
ragione, nonostante fosse ancora in buone condizioni, in segno di
rispetto per ciò che rappresenta e per gli oltre nove milioni di
fedeli che ogni anno vi si radunano, abbiamo deciso di intervenire
tempestivamente, per non rischiare in alcun modo di compromettere
una struttura di così alto valore simbolico”.
Il Prof. Antonio Paolucci sottolinea che “oggi che il porticato del
Bernini è investito da un grande progetto di restauro totale, il
concetto di “serialità” è diventato il principio ispiratore di un
intervento destinato a continuare per i prossimi quattro anni. Una
volta individuato il metodo, messe a punto le procedure e testati
gli specifici da applicare, sarà possibile procedere con tecniche e
per risultati omogenei su tutto l’intero porticato berniniano. La
mirabile “serialità” berniniana si traduce oggi nella “serialità”
scientificamente programmata di un restauro che ha l’obbligo di
risultare, agli occhi del mondo, impeccabile ed esemplare”.
Secondo Giulio Gallazzi, Presidente e Amministratore Delegato di SRI
“abbiamo potuto toccare con mano che da parte dei dirigenti e dei
dipendenti delle Aziende che hanno sposato il progetto c’è un reale
coinvolgimento emotivo: una sorta di orgoglio per poter contribuire
alla salvaguardia di un tale bene. La Piazza è infatti centro della
cristianità intera e meta obbligata di fedeli e turisti da ogni
parte del mondo ed è pertanto è vissuta e ammirata ogni giorno da
migliaia di persone”.
“Siamo in presenza di un chiaro esempio di sinergia virtuosa –
conclude Attilio Navarra, presidente di Italiana Costruzioni - dove
diverse professionalità e specializzazioni si sono messe al servizio
di un bene monumentale di grande rilevanza architettonica e di
immenso valore simbolico. Un’esperienza unica che si sta realizzando
solo grazie alla lungimiranza dei rappresentanti e dirigenti del
Governatorato dello Stato Vaticano”»
Un’ opera che potrà costare sino a 20 milioni di euro. E che sarà
interamente pagata da sponsor : per ora, hanno risposto ENEL e Wind,
ma non è difficile immaginare che ve ne potrebbero essere presto
altri ( PGL) .
Nelle immagini:
Piazza San Pietro, a Roma – courtesy Italiana Costruzioni
Mons. Renato Boccardo a EIRE (11 giugno) – foto by Internews
Due particolari dello stand del Governatorato, a EIRE (11 giugno)-
foto by Internews
Attilio Navarra (a destra) intervistato durante EIRE ( 11 giugno ) –
foto by Internews
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