Continuano i segnali negativi nel mercato immobiliare italiano. A confermalo i dati relativi alle transazioni registrate dall’Agenzia del Territorio nel secondo trimestre del 2012, da cui emerge un calo del 24,9%; una flessione peggiore di quella registrata nel primo trimestre del 2012 quando, rispetto allo stesso periodo del 2011, c’era stato un calo del 17,8%. Al di là delle percentuali, a rendere ancora più evidente il calo ci sono i numeri assoluti delle transazioni: 262.967. E’ il dato peggiore dal 2004 in un secondo trimestre. Non conosce sosta quindi il calo delle transazioni immobiliari in Italia avviato nel 2006, quando fu raggiunto il picco della serie storica come evidenziato nella figura 1; a partire da quella data, c’è stato solo qualche timido segnale di ripresa che non ha evitato una riduzione degli scambi che sfiora il 50% (-47,2%).
Leggendo nel dettaglio i dati del II trimestre 2012, si registrano tassi tendenziali negativi per tutti i comparti. Il settore residenziale, che con 119.673 transazioni registrate nel II trimestre 2012 rappresenta il 46% circa dell’intero mercato immobiliare, mostra, rispetto al II trimestre 2011, un pesante -25,3%, aumentando così il calo rilevato nel primo trimestre del 2012. Analogo l’andamento nel settore delle pertinenze che, con 95.709 transazioni (36,4% del mercato), per la maggior parte riconducibili all’uso residenziale, segna una perdita del - 24,4%. Continua la contrazione degli scambi anche nei settori non residenziali con il segmento del terziario (2.621 NTN) che segna la flessione più sostenuta delle transazioni, -32,7%, seguito dal commerciale (6.583 NTN), -28,5%; in calo anche il settore produttivo (2.368 NTN) che perde il 26,4% dei volumi compravenduti.
Fonte: AT News
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