14-16 giugno 2006
Gianluca Mazzi è un ragazzo di quelli che ti guardano dritto negli
occhi. Giovanissimo, porta con garbo la responsabilità di essere figlio
di quel Massimo che - a capo del Gruppo Redilco Real Estate e di altre
cosette - è personaggio notissimo nella Community.
Da un pò di tempo Gianluca si occupa dei rapporti con l'estero del
Gruppo di famiglia, e in tale veste l'avevo incontrato a Madrid, l'anno
passato, alla Conferenza Europea di CoreNet Global (associazione dei
real estate executives) dove, con un badge targato GVA, mi aveva
confermato l'ingresso di Redilco nell'organizzazione di "global real
estate advisory", come partner italiano.
Nel frattempo, la quota dei Mazzi è salita - in GVA Worldwide - al 7% ,
ed è cresciuto l'impegno di Gianluca nei confronti dei colleghi
internazionali: fondata nel 1994, GVA ha oggi 120 uffici in 38 Paesi del
mondo, e vanta circa 3.500 professionals che - complessivamente - hanno
nel 2005 portato a compimento transazioni "commercial" per circa 22
miliardi di dollari, e gestiscono 15 milioni di metri quadrati di
immobili.
L'impegno di Gianluca non è solo rivolto al business.
C'è di più.
E' riuscito in breve tempo a portare in Italia la Conferenza
internazionale dei "numeri uno" della Società: un incontro annuale che
tradizionalmente ha luogo negli USA.
E così una settantina di Partner si sono ritrovati a Milano dal 14 al 16
giugno e, per tre giorni, si sono scambiati informazioni sui mercati di
provenienza (USA, Latin America, Europa...), hanno parlato di affari
hanno approfondito l'amicizia che li lega. E a hanno avuto modo di
visitare un pò la città.
Il capoluogo lombardo ha accolto il gruppo con un tempo bellissimo, e
Gianluca ha organizzato con cura tutti i dettagli dell'intenso
programma, sino alla visita al Cenacolo vinciano, al termine dei lavori.
Mi ha invitato al cock-tail party di benvenuto, nello splendore della
"Terrazza Martini", dove ho potuto salutare i suoi Partner, tra cui
anche il neo-Presidente della GVA Worldwide, Michael R. Corbett. «Non è
stato difficile persuaderci a venire in Italia per la Conferenza» mi ha
confidato Michael. «La rosa delle possibilità comprendeva Roma, Firenze
e Venezia, ma abbiamo preferito Milano. E' la capitale del real estate
italiano, è accessibile senza problemi da ogni parte del mondo, ed è una
città interessante (per non citare l'interesse delle signore
accompagnatrici per il "Quadrilatero della moda"...) che dobbiamo
imparare a conoscere meglio. Questo meeting ci offre anche questa
opportunità».
Al roof della torre di piazza Diaz, il Duomo di fronte, e le
innumerevoli terrazze verdi del centro storico sotto di noi, da milanese
mi sono sentita fierissima. E ringrazio pubblicamente Gianluca per
questa cosa bella che ha realizzato. Bravo, bravo davvero.
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