di Oriana Fallaci
Rizzoli
Euro 24,50
Che a voi sia piaciuta o noi, che voi siate stati d’ accordo o no con le idee  di Oriana Fallaci, a me poco interessa . Ognuno la pensi come  vuole  ma  , vivaddio,  non potrete  mai negare la sua intelligenza linguistica assoluta, e la sua  eccellenza   nell’ arte dell’ investigare e dello scrivere.
Roba che ha fatto  di Oriana – insieme al suo straordinario coraggio -  la più fantastica   giornalista che sia comparsa sulla nostra scena : anche se Lei – negli ultimi decenni -  preferiva definirsi scrittrice.
(Tenuto conto di cosa sia ormai la categoria, la capisco ,  la comprendo  e condivido).
Allora, questo suo libro postumo: Intervista con il potere, è uscito in libreria il  4 novembre 2009 
Vi prego, leggetelo!
Raccoglie una serie di interviste a persone celebri  ( mai raccolte prima d’ ora in un libro) che Oriana fece per L’ Europeo  e il Corriere , negli anni sessanta e settanta.
E quando dico celebri  non intendo le celebrities   come le intendiamo oggi  ( veline , TV e schifezze varie )  ma persone che avevano nome Bob Kennedy, Dalai Lama, Deng  Xiao-Ping, Lech Walesa, Ariel Sharon…..Tra gli italiani,  Sandro Pertini , Giancarlo Pajetta, Giovanni Malagodi, Enrico Berlinguer, Ugo La Malfa …
Scusate se è poco; e molti di questi signori sono preceduti da un  “ ritratto” che Oriana fece –senza quasi mai pubblicarlo prima  - in cui si racconta la fisicità e la psicologia della persona che  Oriana andava a intervistare. E la cronaca di come l’ intervista avvenne, nella MIGLIOR TRADIZIONE  che  Oriana aveva inventato con il libro Gli Antipatici, pubblicato agli  inizi degli  anni sessanta, e introvabile poi sino  alla sua morte. (Di ciò , credetemi, so tutto: Gli Antipatici  è una delle mie Bibbie).  
Ma il clou dell’ Intervista con il potere  contiene   due tra le  più mitiche interviste di Oriana, quelle che in ogni scuola di giornalismo occorre imparare a memoria  : all’ ayatollah Khomeini, e al leader libico Gheddafi.
D’ accordo, direte voi, ce le ricordiamo , anche  se vagamente.  Vi credo, erano state pubblicate con clamore sul Corriere della Sera…
Sì, ma come “semplici” interviste .
In questo libro, consegnato alle stampe ben dopo e consapevolmente dopo la sua morte, Oriana racconta il prima e il durante e il dopo  dell’ intervista.  Come fu provocata e come avvenne, dettaglio su dettaglio. Mentre l’ intervistato parla di fronte a un registratore, Lei  registra sulle nuove pagine i suoi pensieri e i suoi commenti.
Oriana, nel 1979 e  nella città di  Qom-  il  Vaticano dell’ Islam –, cercò di portare allo scoperto  il “ diabolico vecchio”  Khomeini ( che incredibilmente si sarebbe rivelato   un grande esperto di marketing, oltre che un folle  ) .
Pochi mesi dopo  pose -  come dice Lei - il cappio al collo   affinchè il suicidio del  leader libico , che tuttora vive e impera, incominciasse  . Semplice fu il Suo giudizio : “il Colonnello era scemo, e questo lo avevo  capito… il Colonnello era un mentecatto . Era pazzo? E fino a che punto lo era ?”
L’ intervista a Khomeini “ tiene “  ben 110  pagine, tutte da leggere e rileggere . Molte pagine fanno sorridere , anzi ridere, e anzi più che ridere  : Oriana è spiritosissima, oltre che iper-super-arci documentata sulla Storia e sul Potere in un epoca in cui Internet era di là da venire.
Le pagine su Gheddafi sono indimenticabili. Un pezzo di bravura assoluta.
Sintesi : mentre Oriana intervista questi signori, voi siete lì con lei. Vedete ciò che lei vede, sentite ciò che Lei  sente,  e pian piano  e poi sempre più fortemente diventate  Lei.
Ecco dov’è il mistero del  grande  giornalismo, quello che non vedo più intorno a me .
Magica e  straordinaria Oriana ! Che io  ho imparato ad amare nei miei anni  in ginnasio . Magica e  straordinaria Oriana cui il Comune di Milano  ha conferito l’ “ Ambrogino  d’ Oro”  nel dicembre 2005, come anche a me, che tanto poco rispetto a Lei  ho fatto!
Grazie, Oriana, “collega in Ambrogino”! (Paola G. Lunghini)