14 maggio 2007
Alessandro Berlincioni, noto
professionista immobiliare torinese, è stato tra i protagonisti del
Convegno organizzato a Torino, il 14 maggio, dal Club Dirigenti
Vendite & Marketing, in collaborazione con Seat Pagine Gialle.
All'incontro, dal titolo “SNOS: DALLE OFFICINE DI SAVIGLIANO ALLA
SEAT PAGINE GIALLE ESEMPIO DI MARKETING TERRITORIALE A TORINO” hanno
partecipato circa 250 ospiti: autorità cittadine (tra cui il
Vicesindaco del capoluogo piemontese, Tom Dealessandri) e
rappresentanti della business community, tra cui Paolo Guazzane
-Presidente CDVM, Alessandro Cocirio - Presidente SNOS, Alfredo
Montanari - Direttore Risorse Umane Seat Pagine Gialle Torino, e
Fabio Massimo Grimaldi-Presidente MKTP Marketing Territoriale.
L'invito recitava: «La nuova sede di Seat Pagine Gialle nel
“Multispazio Innovativo Tecnologico” di Snos: non solo un grande
progetto edilizio ma la creazione di una vera “cittadella della
conoscenza”, adatta a ospitare e a rappresentare l’impresa moderna,
aperta alla sperimentazione e alla convivenza dei nuovi e diversi
stili di vita di cui Torino è naturale e dinamico contenitore. Uno
straordinario esempio di marketing territoriale inteso non come mera
pubblicità di un territorio o semplice attrazione di investimenti ma
come costruzione e al tempo stesso comunicazione dell’eccellenza di
una realtà economica e sociale vitale e in continuo sviluppo».
Il complesso SNOS, circa 25 mila metri quadrati a uffici, oltre a
spazi commerciali, è stato acquistato da Seat per circa 50 milioni
di euro. Alessandro Berlincioni ha agito come consulente del
developer, JV tra Finpiemonte e Impresa Rosso.
Al termine dell’incontro è sono stati offerti ai partecipanti
offerti il libro “Il segreto della gallina. Pubblicità, costumi e
consumi degli italiani nei primi ottant’anni di Seat Pagine. Gialle”
(presentato il 12 maggio alla Fiera internazionale del Libro di
Torino), e il DVD “Roma”, sviluppato grazie all’innovativa
piattaforma web www.visual.paginegialle.it e a importanti partner
come Telespazio, il CNR e l’Università La Sapienza di Roma.
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