Il 26 Febbraio si è svolto nella splendida cornice del Museo Diocesiano di Milano una Conferenza dal titolo “Private Banking e Private Equity, due industry a confronto quali: complementarità?”. L’incontro era organizzato da Associazione Italiana Private Banking dell’Università Cattolica AIPB, in collaborazione con AIFI1 (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital). I Relatori hanno studiato i due strumenti di finanziamento sia cercando di creare un ponte fra loro sia analizzandoli tramite i loro trend evolutivi. Giampio Bracchi (Presidente AIFI e Fondazione Politecnico di Milano) ha illustrato il quadro attuale della situazione Italiana fornendo alcuni dati interressanti riguardo ai nuovi “paperoni“, e citando il risultato di uno Studio realizzato dall'Associazione Italiana Private Banking, e Università Cattolica, secondo il quale, nel 2006, le famiglie di ‘super ricchi’, (con oltre 500 mila euro di patrimonio, esclusi naturalmente i beni immobiliari), sono aumentate del 4,3 per cento, con una ricchezza di 820 miliardi di euro rispetto ai 786 miliardi del 2005. La regione italiana più ricca è, stando ai dati, è ancora una volta la Lombardia. Le famiglie che possono vantare un patrimonio che fa invidia sono 712 mila, contro le 692 mila del 2005 (+2,9 per cento) e le 646 mila del 2004. Tale Studio è molto importante poiché consente di “vedere” la situazione odierna italiana e rapportarla al mercato finanziario. Giampio Bracchi ha specificato che il Private Banking può offrire rendimenti interessanti per quanto riguarda i mercati immobiliari. La correlazione fra i due strumenti finanziari Private e Equity è stata illustrata da Maurizio Faroni (Vice Direttore Regionale Responsabile Divisione Private e Finanza del Gruppo Banca Popolare di Verona e Novara, Amministratore Delegato Banca Aletti Private & Investment Banking Group BPVN). Il Relatore ha argomentato come i trend evolutivi del Private Banking attraverso i passaggi al Family Business e le interazioni fra Private Banking e Investment Baking consentano la “trasversalità” del Private Equity. Gli investimenti in Private Equity raggruppano un ampio spettro di operazioni, in funzione sia della fase nel ciclo di vita aziendale, che l'azienda target attraversa durante l'operazione di Private Equity, sia della tecnica di investimento usata. Il Relatore ha chiarificato come i Fondi di Private Equity si siano strutturati con particolari architetture societarie specializzate. In America si usano le “Limited Partnership”, in Italia possono operare sia con strumenti quali le Società Gestione Risparmio (SGR) sia tramite Fondi "esteri" (basati in Paesi con trattamenti fiscali particolari quali Lussemburgo Belgio Olanda). Maurizio Faroni ha proseguito sostenendo che «un ragionamento a parte meritano i Fondi specializzati all’interno del mercato Italiano, che offre starordinarie opportunità d’investimento con un’ideale profilo di rischio/rendimento per i Fondi specializzati, che abbiano capacità di interpretare i cambiamenti profondi del sistema delle imprese.» L’intervento di Anna Gervasoni ( Direttore Generale AIFI) intitolato “ Il mercato italiano del Private Equity caratteristiche e dinamiche evolutive “ ha fornito un quadro esaustivo relativo sia almercato che agli Operatori. La Relatrice ha illustrato i dati a livello mondiale, specificando che nel 2006 sono stati investiti oltre 300 miliardi di dollari (mentre nel 2003 gli investimenti ammontavano a 120 miliardi) e raccolti oltre 400 miliardi di dollari. «Si stima che le disponibilità globali ammontino a circa 610 miliardi di dollari. A livello Europeo negli ultimi tre anni sono stati investiti in media oltre 37,5 miliardi di euro a fronte di circa 10.500 operazioni annuali. In Italia negli ultimi tre anni sono stati investiti in media oltre 2,5 miliardi di Euro a fronte di circa 300 operazioni annuali ». Anna Gervasoni si è avviata a concludere specificando che questi dati rappresentano un anteprima del Rapporto annuale AIFI che verra illustrato in data 26 marzo 2007 durante il Convegno Annuale AIFI che s’intitolerà "Il Private Equity nella trasformazione dell'impresa italiana" e si terrà presso l’ Auditorium Assolombarda in Via Pantano 9 a Milano. Anna Gervasoni ha fornito le descrizioni degli Operatori suddividendoli in Fondi Pan Europei, Early Stage Founds, Country Fonds Generalisti, Banche, Finanziarie Pubbliche Regionali, indicandone sia il loro ruolo sul mercato finanziario, che la loro rispettiva percentuale di indice IRR; ed ha concluso il suo intervento spiegando le dinamiche e le performance dei Rendimenti Percentuali medi annui attraverso l’indice IRR Lordo Aggregato. La Conferenza è stata conclusa dall’intervento di Gabriele Cappellini (Presidente Commissione Rapporti con gli Investitori Istituzionali AIFI) intitolato “Il Gestore di un Fondo di Private Equity”. La relazione ha illustrato come avviene la valutazione e l’analisi della Società, la Diligence, il monitoraggio, e il Team di Gestione, specificando che il Private Equity è formato da uomini con i quali occorre interragire e quindi bisogna dirigere la propria attenzione nel corso di un operazione di valutazione, anche sul Team di Gestione. Oltre ai Relatori citati hanno partecipato alla Conferenza: Giacomo Neri (Partner PWC Price Waterhouse Coopers) Alberto Cattaneo (Credit Suisse) Paolo Ludovici ( Partner MAISTO e Associati) Diego Cavrioli (Presidente AIPB)
1 L'AIFI, Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital, è stata costituita nel maggio 1986 al fine di sviluppare, coordinare e rappresentare, in sede istituzionale, i soggetti attivi sul mercato italiano dell'investimento in capitale di rischio. L'Associazione è un organizzazione stabile di istituzioni finanziarie che stabilmente e professionalmente effettuano investimenti in aziende, sotto forma di capitale di rischio, attraverso l'assunzione, la gestione e lo smobilizzo di partecipazioni prevalentemente in società non quotate, con un attivo sviluppo delle aziende partecipate. Sotto il profilo della struttura operativa e organizzativa, si ritrovano nella compagine AIFI società finanziarie di partecipazione, società di gestione di fondi chiusi italiani e advisory companies di fondi chiusi internazionali, banche italiane e internazionali aventi una divisione dedicata all'attività di private equity, finanziarie regionali, società pubbliche per la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali. Fonte Sito AIFI indirizzo web http://www.aifi.it/IT/
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