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			14 aprile - 3 
			dicembre 2011
 
 
 Lombardini 22 è uno studio milanese composto da architetti, 
			designer, ingegneri e progettisti che si occupano di urbanistica, 
			retail e tutto il resto.
 
 Un vero e proprio hub che, da tempo, si distingue anche per la 
			capacità di abbracciare sistemi e modi della comunicazione 
			apparentati all’arte, al design e a quel “bello in generale” di cui 
			dovrebbero occuparsi i musei.
 
 Dopo la felice iniziativa “Retired Weapons” sul tema della pace e 
			dopo i “Fantasmi Urbani” che lo scorso anno riflettevano, o 
			invitavano a riflettere, sulle paure dei soggetti sociali che 
			abitano la città, anche quest’anno - nei giorni del Salone 
			Internazionale del Mobile - Lombardini 22 presta il bellissimo 
			spazio della sua sede nella “Mesopotamia milanese”, all’intreccio 
			disciplinare e sinestetico tra architettura, progettazione, arte, 
			musica e sapori della nostra Italia.
 
 “150 Italie”. Così si intitola la video installazione multimediale 
			stesa lungo tutto o quasi lo Studio Lombardini in occasione 
			dell’anniversario dell’Unità d’Italia.
 
 Realizzata dal collettivo palermitano Studioforward, la video 
			installazione trasforma l’ ufficio in una sorta di tableau vivant in 
			cui si alternano immagini che raccontano 150 anni di storia 
			nazionale come in una collezione di cornici in movimento.
 
 “Il concetto di unità emerge attraverso la riflessione sull’opposto 
			concetto di eterogeneità. Attraverso la narrazione multimediale, 150 
			Italie vuole comprendere le motivazioni che, oggi dopo 150 anni, 
			fanno dell’Italia un Paese dall’identità fortemente riconoscibile 
			nel mondo, rileggendo la sua storia non solo in chiave 
			rappresentativa ma soprattutto soggettiva” mi spiega Lucia Matti di 
			Lombardini 22, mentre sul muro si alternano i busti dei suoi 
			colleghi, immortalati in ritratti viventi che a turno raccontano la 
			loro Italia. “Ognuno di noi, italiano o no, ha un’idea precisa 
			dell’Italia, di quello che è, di quello che è stata e di quello che 
			vorremmo diventasse; della sua storia, vissuta o studiata, 
			raccontata o vista al cinema o letta in romanzi, saggi e migliaia di 
			articoli di giornali. Tutte le persone di Lombardini22 hanno 
			contribuito con i propri ricordi ad alimentare i contenuti che 
			saranno proiettati” continua Lucia . “E’ il senso di un’Italia 
			vicina a noi, di persone delle nostre famiglie che hanno lavorato 
			per darci pace, libertà e prospettive. Una nazione ancora molto 
			giovane, potente ma fragile, soprattutto in un momento di grandi 
			sconvolgimenti nel mondo”.
 
 L’installazione resterà visibile e aperta al pubblico fino al 3 
			dicembre. Sarà affiancata come di consueto, da un ciclo di 
			conferenze e incontri, che cercheranno di raccontare il Paese nello 
			stile multidisciplinare di Lombardini 22.
 
 Una nota speciale la merita il Menù, disegnato da Lombardini 22 per 
			la vernice dell’installazione: una carrellata di deliziosi assaggi 
			provenienti da tutte le Regioni d’Italia, accompagnati da una 
			selezione di classici della canzone italiana che ha fatto 
			canticchiare gli oltre 400 ospiti per tutta la serata.
 
 Ognuno avrà pure la “sua” Italia personale; ma c’è un’Italia che 
			appartiene a tutti e che, a volte, si scopre anche solo 
			fischiettando.
 
 (Lorenzo Taini)
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