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			27 gennaio 2007 
 Mauro Mancini, MD di Multi 
			Development-C Italia, filiale italiana della società Multi 
			Corporation, ha di che essere soddisfatto. Una vera folla (circa 
			cinque mila persone) infatti ha accolto il suo invito ad assistere 
			sabato 27 gennaio, nel pomeriggio, a uno dei più grandi spettacoli 
			che la città di Como abbia mai offerto alla cittadinanza.
 No, non sto parlando dei fuochi d'artificio sul Lago per la 
			festività di San Giovanni (quelli si fanno a giugno), ma di un 
			evento organizzato appunto da Multi, in collaborazione con 
			l’Amministrazione di Como, per festeggiare in modo simbolico la 
			rinascita dell’area "ex Ticosa". In questo luogo sorgeva una 
			fabbrica storica, che aveva dato lustro a Como per un secolo. Ma il 
			grande complesso era rimasto in stato di abbandono dal 1982, quando 
			cessarono le attività di tintostamperia che vi si svolgevano. Anni 
			di degrado contribuirono a creare un "mostro", un biglietto da 
			visita orrendo per una città altimenti bella e amata.
 Dopo decenni di sterili discussioni sul riutilizzo dell'area, ecco - 
			nel luglio 2006 - l'idea di un concorso internazionale per la 
			completa rigenerazione del quartiere. La gara pubblica indetta dal 
			Comune di Como se la era aggiudicata Multi (per 15 milioni di euro, 
			più il costo degli standard previsti dal bando), e la cosa aveva 
			fatto non poco clamore. In città, infatti, l'area ex Ticosa è molto 
			importante per dimensioni (42 mila metri quadrati); e la 
			localizzazione è strategica. Si trova lungo la principale direttrice 
			di accesso al centro cittadino, ed è attraversata da due assi viari 
			principali su cui converge il traffico proveniente da Milano e da 
			Bergamo.
 "Forum Como" (questo il nome del development) è dunque il primo 
			esempio di riqualificazione urbana di una ex-area industriale 
			comasca, e integra tutte le caratteristiche funzionali ed estetiche 
			tipiche dei centri storici. Sarà una città nella città, un «luogo 
			piacevole in cui vivere e un laboratorio per il futuro». Prevede 
			nuove abitazioni per 15 mila metri quadrati, spazi commerciali per 
			8.500, uffici, servizi e pubblici esercizi (5.300), un hotel 3 
			stelle, un centro fitness (3 mila metri quadrati) e uno spazio 
			culturale per esposizioni. Sono previsti 1600 parcheggi, e servizi 
			pubblici per 3 mila metri quadrati. Le strutture saranno inserite in 
			un parco urbano di 22 mila metri quadrati con passeggiate pedonali e 
			piazze pubbliche.
 Allora, sabato 27 la festa è iniziata con il via ai lavori di 
			demolizione. Alla presenza di Roberto Formigoni, Governatore della 
			Lombardia, del Sindaco di Como, Stefano Bruni, del Vescovo di Como, 
			Alessandro Maggiolini, e di numerose altre Autorità, due enormi 
			tenaglie (braccio 30 metri) hanno iniziato a "mordere" il "mostro"; 
			e i numerosi servizi televisivi hanno permesso all'intera Lombardia 
			(attraverso il TG Regionale) di vedere cadere a terra - chissà la 
			polvere e il frastuono! - lembi di finestroni e di muri 
			desolatamente privi di ogni fascino di archeologia industriale. Ai 
			bordi dell'area transennata, migliaia di telefonini riprendevano una 
			scena da film apocalittico: una demolizione ha sempre contorni - e 
			colori - infernali.
 Stefano Bruni ha dichiarato: «Abbiamo atteso a lungo questo giorno 
			perchè la Ticosa era divenuta un simbolo dell’inefficienza e 
			dell’immobilismo delle amministrazioni comunali. Oggi possiamo 
			finalmente annunciare ai cittadini di Como che abbiamo mantenuto la 
			promessa di riqualificare quest’area per troppo tempo lasciata in 
			stato di degrado e abbandono». Molto positivo anche il commento 
			rilasciato alla TV da Riberto Formigoni.
 Benno Van Veggel, MD di Multi Corporation Southern Europe, ha detto 
			che «Forum Como è un elemento essenziale per il rilancio della 
			città. Il progetto ha un grande potenziale e apporterà benefici 
			tanto alla comunità economica lariana quanto alla vita sociale della 
			città, grazie all’integrazione di diverse funzioni».
 Mauro Mancini ha aggiunto: «Siamo orgogliosi di poter portare avanti 
			un progetto tanto atteso dalla comunità lariana e capace di 
			suscitare l’interesse dei maggiori operatori economici nazionali e 
			internazionali. E’ la conferma della validittà di un’impostazione 
			progettuale il cui obiettivo primario fin dall’ inizio è stato 
			quello di infondere nuova vitalità all' area e ai quartieri 
			limitrofi».
 Il progetto, come spiega ancora la Nota di Multi, sfrutta «la 
			naturale pendenza del terreno attraverso una sovrapposizione di 
			livelli in cui le residenze troveranno spazio ai piani superiori 
			mentre le attività commerciali e di servizio saranno accessibili dal 
			livello inferiore. Al di sotto della superficie passerà il nuovo 
			asse viario interrato: una soluzione che consentirà di smaltire il 
			traffico, eliminare la cesura tra l’area Ticosa e il resto di Como, 
			migliorare la qualità della vita, grazie alla riduzione 
			dell’inquinamento acustico e ambientale».
 "Lividi" nelle loro dichiarazioni, invece, alcuni sindacalisti (e 
			ex-sindacalisti) intervistati dalla RAI, il pensiero ancora rivolto 
			al "bel tempo che fu", e apparentemente - e stranamente - 
			insensibili alla circostanza che «le nuove instrutture 
			multifunzionali immerse in un grande parco daranno un forte impulso 
			al futuro sviluppo della comunita lariana » ; e che l' ex Tiscosa 
			diverrà «un luogo vivo e vivibile 24 ore al giorno, che consentirà 
			ai residenti e alle persone che ci lavoreranno o semplicemente lo 
			visiteranno di godere di un ambiente che soddisfa i più elevati 
			standard qualitativi europei», come sempre recita il Comunicato ut 
			supra .
 Sviluppo anche in termini occupazionali, aggiungo io (il 
			completamento dei lavori è previsto per il 2010). Per non dire 
			dell'indotto, e dell'ammontare dell' investimento (circa 130 milioni 
			di euro, un volume che gli esperti del real estate non faranno certo 
			fatica a commentare). Il che testimonia ancora una volta quanto 
			fondamentale sia, se nel nel nostro Paese, il driver "operatore 
			internazionale" .
 Multi Development-C Italia è la filiale italiana della società Multi 
			Corporation. E’ stata creata nel 2004 per operare sul territorio 
			italiano in qualità di sviluppatore e investitore in progetti ad 
			alto contenuto innovativo e di grande rilevanza per gli enti locali 
			coinvolti. Oltre che a Como, attualmente sta sviluppando progetti a 
			Reggio Emilia, Roma, Palermo e Torino.
 Multi Corporation comprende un gruppo di società attive in Europa 
			nello sviluppo di realtà immobiliari (Multi Development), negli 
			investimenti (Multi Investment), nell’asset management (Multi Asset 
			Management) e nella gestione di Centri Commerciali (Multi Mall 
			Management).
 La nuova struttura finanziaria della Holding, in cui è presente uno 
			dei Fondi immobiliari Morgan Stanley (MSREF), ha consentito a Multi 
			di ampliare ulteriormente la capacitˆ di agire come investitore e 
			sviluppatore. Con il nuovo partner finanziario Multi ha rafforzato 
			la propria posizione, procedendo sulla via di un’ulteriore crescita.
 Multi Development ha attività in 18 Paesi europei e proprie 
			strutture in Olanda (dove è basato l' HQ), Italia, Belgio, Regno 
			Unito, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Spagna, 
			Portogallo, Grecia e Turchia.
 
 
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