29 maggio 2009
Resterà aperta fino al 29 maggio 2009
la Mostra –Milano Città D’Acqua, Nuovi Paesaggi Urbani per la Tutela
del Naviglio-, una piccola esposizione di progetti realizzati dai
dottorandi del Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana
del Politecnico di Milano.
A questi giovani architetti il coordinatore Raffaele Puglisi ha
chiesto di scandagliare le zone adiacenti ai corsi d’acqua cittadini
individuandone i luoghi perduti e dimenticati, gli spazi ingoiati
dalla disordinata crescita di tutta una parte di Milano cui è
toccata in sorte una irreversibile alterazione identitaria: la
Milano navigabile ha infatti avuto il suo massimo splendore tra il
XV e il XIX secolo. <<Dentro la città non vi sono né cisterne né
condutture d’acqua che vengano da lontano, ma acque vive, naturali,
mirabilmente adatte a essere bevute dall’uomo, limpide, salubri, a
portata di mano, mai scarseggianti anche se il tempo è asciutto, e
tanto abbondanti che in ogni casa appena decorosa vi è sempre una
fonte di acqua viva che viene chiamata pozzo, Mediolanum ne conta
più di 6000>>, scriveva Bonvesin Della Riva nel suo De Magnalibus
Mediolani.
Milano la chiamavano “la piccola Venezia” ma per l’uomo del
Novecento Venezia era il vetusto simbolo di quanto andava
cancellato, e non c’era spazio per niente di piccolo.
Per questo nel 1929 cominciò la copertura dei canali e la “Milano
futurista” sarebbe presto diventata la Milano del futuro.
Passando tra i progetti esposti all’Urban Center si vedono decine di
vecchie foto dei Navigli di fine ‘800 e si sente un poco di
malinconia per quel tempo aquatico, in un certo senso, pare che la
Mostra cominci proprio da questo senso di triste trasporto per un
tempo che non si è mai vissuto.
Tutelare e rivalutare i Navigli rimasti sembra infatti un doveroso
imperativo. L’expo del 2015 potrà essere occasione anche per far
questo, recuperando aree verdi, roggie, canali e vecchie costruzioni
fatiscenti.
<<E’’ necessario perseguire quel processo di ammodernamento che
permetta ai Navigli di ritornare a essere ciò che erano in origine>>
scrive Emanuele Errico sul piccolo catalogo della Mostra. E pare
quasi che al Presidente di Navigli Lombardi sia toccato, come al
sottoscritto, di leggere il rimprovero lasciato da un anonimo
visitatore sul GuestBook dell’Urban Center: “Avete chiuso tutti i
Navigli, bestie!”
(Lorenzo Taini)
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