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			18 e 19 settembre 
			2006
 Come avevo antecipato, mi sono recata all'inizio della settimana a 
			Francoforte (o meglio, al nuovo Hotel Kempinski, che si trova a 
			breve distanza dall'aeroporto internazionale, ed è unalbergo molto 
			riposante, immerso nel verde, con laghetti e fontane ma che però è 
			tutto in orizzontale e quindi per raggiungere le camere occorre 
			camminare per chilometri....) per una Conferenza in cui investitori 
			tedeschi, UK e olandesi hanno fatto il punto sullo stato dell'arte 
			dell' industria immobiliare, con particolare riferimento 
			all'introduzione dei REITs in UK e Germania, ventilando anche 
			l'ipotesi di un REIT europeo. L'Italia, è stato affermato pressocchè 
			da tutti, non può non mancare nell'asset allocation dell'investitore 
			internazionale. Essendo l'unico Relatore italiano, è toccato a me il 
			gradito compito di rassicurare i partecipanti alla Conference circa 
			lo stato dell'arte della fiscalità immobiliare nel nostro Paese... 
			Una bella scommessa, vero?... Poi, poichè il mio Panel era sul REIT 
			europeo, ho pensato di offrire ai presenti i risultati del sondaggio 
			che, in proposito, avevo chiesto a Mario Bregli di effettuare in 
			conclusione ai lavori di Santa Margherita, e che ha prodotto i 
			risultati che qui rammento:
 Ritenete possibile l'introduzione del REIT europeo? (sì :74%, no: 
			26%)
 Se sì, entro o oltre il 2010? (entro: 37%., oltre 63%)
 Se sì, ritenete che i REITs europei debbano investire in immobili 
			esistenti? (42%) o in attività di sviluppo? (58%).
 Gli esiti del sondaggio di Scenari immobiliari sono stati commentati 
			molto favorevolmente, a dimostrazione che l'industria immobiliare 
			italiana è davvero cresciuta ed è sempre più sensibile al processo - 
			inarrestabile - di internazionalizzazione.
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