"Per restituire alla città più verde, più servizi e più alloggi verranno trasformati gli scali ferroviari dismessi di Porta Romana, Porta Genova, San Cristoforo, Greco, Rogoredo, Farini e Lambrate. E’ quanto prevede l’accordo stipulato tra Comune, Regione e Ferrovie dello Stato per la riqualificazione degli spazi ferroviari dell’area urbana milanese.
Le aree sono rese disponibili dalla riorganizzazione industriale degli impianti FS e gli interventi di trasformazione comprendono anche l’incremento e il potenziamento del sistema ferroviario milanese grazie alle plusvalenze generate dalla valorizzazione di queste aree.
"Nella trasformazione della città è sempre più chiaro che l’Amministrazione pubblica debba giocare un importante ruolo di regia affinché qualsiasi progetto di riqualificazione sia una reale occasione per tutto il territorio. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli all’Urban Center durante la presentazione degli interventi, insieme con Carlo De Vito, Amministratore delegato di FS Sistemi Urbani.
“Uno dei grandi rischi corso fino ad ora – ha proseguito Masseroli - è stato quello di considerare le grandi trasformazioni come delle isole separate da tutto. Il nuovo Piano di Governo del Territorio apre invece all’opportunità e alla necessità di una regia in capo all’Amministrazione Pubblica. Un compito che consiste - ha concluso l’assessore allo Sviluppo del Territorio - nell’individuare l’alveo entro cui le risorse pubbliche e private possano muoversi, entro cui l’espressività di ciascun operatore possa manifestarsi La riqualificazione degli scali ferroviari sarà il primo caso esemplare di questo rinnovato ruolo dell’Amministrazione”.
In tutto circa 1 milione e 200mila metri quadri, pronte a diventare palazzi, con uffici e appartamenti (11mila
circa) ma anche verde, spazi pubblici e nuovi quartieri di housing sociale, circa 3.700 nuovi alloggi.
Il Comune trasformerà 750mila in verde e spazi pubblici. Il rimanente, circa 450 mila metri quadri, sarà venduto a privati che potranno costruire solo garantendo in cambio una quota di servizi e alloggi in housing sociale. L'operazione frutterà alle Ferrovie dello Stato circa 800 milioni di euro che, secondo quanto previsto dall'accordo, saranno investiti per costruire o portare a termine i lavori di sei stazioni ferroviarie: Rho-Pero, Dergano, Forlanini, Zama, Tibaldi e Canottieri. Con l'obiettivo di "terminare i lavori entro il 2015.
“Le FS stanno lavorando insieme al Comune per dotare Milano e il suo hinterland di infrastrutture ferroviarie che rispondano in pieno alla nuova esigenza di mobilità dei cittadini”. Ha dichiarato Carlo De Vito, AD di FS Sistemi Urbani. “Grazie alla valorizzazione delle aree ferroviarie dismesse – ha proseguito De Vito – sarà, infatti, possibile potenziare e riorganizzare il sistema ferroviario di Milano con nuove stazioni che, affiancandosi a quelle già esistenti, consentiranno di incrementare in maniera significativa l’accessibilità su ferro alla città. Infine, gli ampi spazi che a suo tempo diedero impulso allo sviluppo industriale della città e che oggi non sono più funzionali all’attività delle FS, torneranno ad essere patrimonio dei milanesi, costituendo così una straordinaria occasione di sviluppo urbano e di ricucitura di importanti parti della città”. (CS del Comune di Milano)
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