14 febbraio 2008
"La città alza il suo profilo. Milano ha già due esempi emblematici
di grattacieli degli anni Cinquanta e Sessanta, la Torre Velasca e
il Pirellone. Il paesaggio milanese sta cambiando ancora.
All'Urban Center sono esposti i modelli delle nuove costruzioni che
cambieranno il territorio urbano. "Milano la Città che sale" è il
titolo dell'esposizione dei nuovi edifici in altezza, curata
dall’architetto Anna Giorgi. L'iniziativa sarà un’occasione di
riflessione e confronto sulle opportunità e sui caratteri di queste
costruzioni e su uno skyline in continua crescita.
"In questo momento paradigmatico di costruzione e revisione di nuove
'Regole', che attraverso il Piano di Governo del Territorio,
indirizzeranno la crescita della nostra città, abbiamo voluto
proporre questa mostra con il desiderio di rilanciare il dibattito
sullo sviluppo di Milano, rifuggendo da una cronica diffidenza verso
la novità". Così è intervenuto Carlo Masseroli, assessore allo
Sviluppo del Territorio, ideatore della mostra, all'inaugurazione
della prima raccolta inedita dei progetti in corso di realizzazione
a Milano.
L’esposizione, che resterà aperta dal 15 febbraio al 10 aprile, si
avvale della direzione dell’architetto Alfredo Spaggiari.
Il grattacielo è il simbolo architettonico della modernità, elementi
essenziali della vita moderna, per la loro presenza prorompente sono
sempre stati destinati a essere la tipologia più discussa.
Costituiscono, quindi, un eccellente punto di partenza per il
dibattito sulle trasformazioni urbane in corso a Milano. Di fronte a
una crescita verticale della città, infatti, occorre esplorare le
potenzialità ed il significato di queste nuove figure
architettoniche e sostenere la costruzione di una trama di spazi
pubblici e di relazioni che ne promuova le capacità di accoglienza e
vivibilità" (CS del' assessorato allo Sviluppo del Territorio del
Comune di Milano)
Nella foto: Carlo Masseroli
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