3 febbraio 2012
Sono in mostra fino al 3 febbraio all’Urban Center di Milano ( in
Galleria Vittorio Emanuele) i risultati di un anno di lavoro del
laboratorio didattico di Progettazione dell’Architettura del secondo
anno del corso di laurea in Architettura delle Costruzioni del
Politecnico di Milano.
Una piccola mostra sul tema delle “case basse ad alta densità”; un
esperimento che tenta di coniugare da un lato l’alta densità
abitativa e dall’altro la natura più domestica dei comparti
costruiti, introducendo nell’abitare collettivo alcune qualità
tipiche delle residenze monofamiliari.
Visitare la mostra significa prima di tutto scoprire come e cosa
studiano gli architetti di domani, guidati dai professori Fantesca
Di Gennaro, Claudio San Giorgi, Giovanni Bassi e Giulia Schironi. Si
sfila, così, tra modellini e quaderni in cui gli studenti hanno
annotato e sezionato le peculiarità e le caratteristiche
morfologiche del territorio milanese per cui le residenze sono state
immaginate (Conca del Naviglio, Ripa di Porta Ticinese e Ronchetto
sul Naviglio).
A partire dal tema della densità, il lavoro degli studenti si
concentra sulla ricerca di sistemi residenziali che utilizzino la
casa bassa, al fine di assicurare una migliore qualità urbana. «Si
tratta di una positiva varietà di declinazioni del tema, condotte
dagli studenti con percepibile fresco entusiasmo, sul filo teso tra
i due poli di una riconoscibile autonomia delle cellule costitutive
dell’isolato, e, al contrario, di organismi tendenti a riassumere in
immagine di sintesi unitaria il proprio profilo di rapporti con la
città. In ogni caso, si tratta di una sperimentazione di sicuro
interesse, che lascia chiaramente trasparire, al di à del suo valore
architettonico, anche positive e correlate “aperture” sulle altre
questioni calde” della città contemporanea» come ha detto
inaugurando la mostra Ada Lucia De Cesaris, assessore
all’Urbanistica e all’Edilizia privata del Comune di Milano.
(L.T.)
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