dal 2 all'11 marzo
2009
Dopo tante mostre su innovativi e avveniristici progetti finalmente
all’Urban Center di Milano si può andare a leggere di quelle
“divinità in incognito”, per dirla con Montale, che abitano ogni
giorno, fondamentali e invisibili, la nostra città.
La Mostra “SGUARDI DI QUARTIERE – Identità e Rigenerazione” curata
da Donato Buccella e dallo staff di Urban Center con la
collaborazione dei laboratori di quartiere Ponte Lambro, Molise
Calvairate, Gratosoglio, Mazzini, San Siro e Stadera - fortemente
voluta dall’Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di
Milano, Carlo Masseroli, racconta attraverso un breve percorso fatto
di fotografie, video e highlights, lo sviluppo di alcuni progetti di
riqualificazione e ripristino, valorizzazione territoriale e
monitorizzazione sociale eseguiti in alcune aree della città.
Lo sviluppo urbano della città verso i comuni limitrofi è
notevolmente cambiato, il boom edilizio e la relativa crescita di
domande di alloggi hanno giustificato nel nostro recente passato i
peggiori stupri del territorio e i più incredibili progetti
residenziali, quartieri interi in cui all’abitante si sono lasciati
soltanto disagi, isolamento e alienazione. Di qui oltre che dal
progettare il nuovo, deve partire il lavoro di conversione che
vorrebbe una Milano urbanisticamente migliore.
Da una nuova considerazione del Social Housing a una nuova
concezione della stessa periferia, vista per troppo tempo come una
zona grigia più o meno distante dal centro.
Dal recupero del concetto di quartiere e dalla salvaguardia delle
rispettive identità di cui questo è composto.
"Io credo che senza (…) empatia tra gli individui e il loro habitat
(un habitat che va dall’isolato al quartiere, all’intera città), non
possa nascere in una comunità una reale coscienza o civiltà
dell’abitare. Mentre tutto all’opposto, le azioni cosiddette di
“vandalismo” nelle situazioni periferiche che ben conosciamo, mi
paiono soprattutto disperati segnali di ricerca di una identità, di
bisogno di bellezza" (Bianca Bottero-Grandi Quartieri e
Periferie-Testo in Mostra).
Che la bellezza possa stare anche in una farmacia restaurata a Ponte
Lambro o in una facciata di palazzo intonacata o rivestita di nuovo
non c’è nessunissimo dubbio. (a caura di Lorenzo Taini)
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