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Aprile 2009
"In occasione della XI Settimana della Cultura promossa dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è tenuto oggi
presso la Sagrestia del Bramante, nella Basilica di Santa Maria
delle Grazie l’incontro "L’eredità di Ludovico Maria Sforza,
detto il Moro, nel territorio di Milano", promosso da
Assimpredil Ance, Camera di Commercio di Milano e Soprintendenza per
i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.
Obbiettivo del convegno è ripercorrere e valorizzare l’eredità di
Ludovico il Moro alla nostra città e al suo territorio, con
particolare attenzione agli aspetti storici, culturali ed artistici.
Ha aperto il convegno Claudio De Albertis, presidente di
Assimpredil Ance, che ha ricordato come "con l’Expo del 2015 avremo
la straordinaria occasione di mettere al centro dell’attenzione
mondiale la nostra città, che è ricca di storia e di arte, con
innumerevoli testimonianze in tanti monumenti civili e religiosi che
devono essere valorizzate. Oggi iniziamo trattando l’eredità che
Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, ha lasciato nel territorio di
Milano".
È intervenuta quindi la professoressa Giuliana Fantoni che ha
spiegato come era il Ducato di Milano ai tempi di Ludovico il Moro.
È seguito l’intervento del Soprintendente per i Beni Architettonici
e Paesaggistici di Milano, architetto Alberto Artioli, che ha
parlato del patrimonio ereditato nei due decenni di Ludovico il Moro
(1480-99), della sua importanza per il territorio di Milano e delle
opere di restauro eseguite per la conservazione e il recupero del
patrimonio stesso.
Empio Malara, presidente dell’Istituto per i
Navigli/Associazione Amici dei Navigli, ha raccontato il
funzionamento, l’ampliamento e il perfezionamento del sistema dei
Navigli durante il ducato di Ludovico, dando voce agli studi e alle
osservazioni del genio di Leonardo da Vinci.
Il professore Luciano Patetta, ordinario di Storia
dell’Architettura presso il Politecnico di Milano, ha parlato degli
architetti, scelti da Ludovico Maria Sforza, per arricchire Milano,
capitale di un grande Ducato, e come questi ultimi abbiano cambiato
l’architettura milanese, creando grandi opere come la Basilica di
Santa Maria delle Grazie.
Infine Carlo Fiore, docente di Storia della Musica al
Conservatorio di Palermo, ha descritto le caratteristiche della vita
musicale a Milano nel secondo Quattrocento quando, proprio come in
un grande cantiere in frenetica attività, alla corte sforzesca si
raccolse un considerevole numero di professionisti musicali
provenienti dal nord Europa, attratti dalla munifica committenza
sforzesca.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare il progetto "Milano
in cantiere, per riconoscersi città d’arte", promosso da
Assimpredil Ance, Camera di Commercio di Milano e Soprintendenza per
i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.
"A partire da settembre 2009 – ha spiegato De Albertis – la
manifestazione si svilupperà nell’arco di sette anni con l’obiettivo
finale di presentare nel corso dell’EXPO 2015 un programma di
valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Milano come
città d’arte attraverso la promozione della filiera produttiva e le
competenze nell’attività di restauro delle imprese milanesi operanti
in questo settore".
La manifestazione prevede conferenze e visite guidate primariamente
per un target specifico di visitatori interessati al tema del
restauro, consolidamento statico e riutilizzo del patrimonio storico
e culturale di Milano" ( CS di Assimpredil ).
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