Il 13 Febbraio è
stata presentata a Milano, dall’Associazione ambientalista
Greenpeace, una Ricerca condotta con il Dipartimento di Energetica del
Politecnico di Milano intitolata 'Energy Revolution' il cui obiettivo
riguarda la sostituzione di impianti ad alto consumo (in primis motori
elettrici e sistemi di illuminazione) con altri, a basso impatto
energetico di cui si conoscono i costi. Questa riduzione porterebbe a un
risparmio energetico di 103 miliardi di chilowattora l'anno, pari a 50
milioni di tonnellate di gas serra in meno.
Inoltre una politica fondata sullo sfruttamento del risparmio potenziale
porterebbe a ricadute positive anche in termini economici: dei 130
miliardi di chilowattora risparmiati, 83 risulterebbero infatti piu'
convenienti rispetto ai costi per produrre nuova energia. E i benefici
ricadrebbero per il 47% sull'industria, per il 33% sul terziario, per il
7% sull'amministrazione pubblica e per il 13% sui consumi domestici ha
sostenuto Francesco Tedesco (Responsabile campagna “Clima ed energia” di
Greenpeace).
Tale politica andrebbe estesa anche alle abitazioni. «Si tratta di
progettare edifici che presentino un’ottima coibentazione e a consumo
energetico zero» ha spiegato Giuseppe Onufrio (Direttore della Campagna
di Greenpeace e coordinatore della Ricerca). |