13-14 luglio 2010
“Oggi le famiglie italiane spendono in media un terzo del loro
reddito per la casa, in particolare
mezzo milioni di anziani soli, con pensioni tra 500 e mille euro,
vedono dimezzato il loro reddito dal costo dell’abitare.” Con queste
parole, Luciano Cecchi, Presidente di Federcasa - la Federazione
Italiana per la Casa che raggruppa tutti gli enti che si occupano di
case popolari sull’intero territorio nazionale - ha aperto i lavori
dell' incontro tra le istituzioni della Regione Veneto e l'intera
Assemblea di Federcasa, che si è svolto a Belluno il 13 e 14 luglio.
Sul tavolo i grandi problemi che gravano sulla questione "casa",
argomento dell'agenda politica quotidiana di Federcasa che in due
giorni di dibattiti e confronti tra amministratori e dirigenti hanno
messo in luce sia le importanti questioni da risolvere nel più breve
tempo possibile che una serie di proposte da girare al Governo.
L’incontro, organizzato da Federcasa in collaborazione con Ater
Belluno e l’associazione regionale
delle Ater del Veneto, è stata una nuova occasione per riflettere
sulle politiche della casa e sul ruolo degli enti gestori in una
fase congiunturale in cui la crisi economica colpisce non solo gli
strati sociali più deboli ma anche fasce di popolazione non comprese
nell’ambito tipico di attività dell’edilizia residenziale pubblica.
“I nostri associati gestiscono 800 mila alloggi affittati a un
canone medio di 80 euro mese -
continua il Presidente- che vanno depurati di 20 euro per il
prelievo IRES e IRAP. Per garantire
una corretta gestione degli immobili in termini di salubrità, decoro
e sicurezza durevoli nel tempo è evidente che occorre rideterminare
i canoni dell’edilizia residenziale pubblica, facendo pagare di più
a chi guadagna di più e utilizzando il fondo nazionale per il
sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione previsto
dall’articolo 11 della legge 431 del 1998. Occorre evitare il
paradosso per il quale l'edilizia pubblica versa allo Stato più di
quanto riceve per la costruzione”.
Nel suo intervento, il Presidente dell'Ater di Belluno, Luigino
Tremonti, ha sottolineato la situazione della sua zona che "con
oltre 1.700 alloggi l’Ater di Belluno amministra il più
considerevole patrimonio pubblico della provincia riuscendo a
soddisfare più del 12 per cento delle 600 domande di alloggi di
edilizia residenziale pubblica che ogni anno vengono presentate".
Inoltre, ha tenuto a sottolineare che l'Ente bellunese è in piena
attività costruttiva, mettendo in luce i 500 nuovi alloggi
realizzati grazie anche alle vendite attuate attraverso la legge
560/1993. “Grazie alle risorse accantonate con i risparmi di
gestione l’Ater è in grado di mantenere il proprio patrimonio e
realizzare circa 15 nuovi alloggi all’anno. Una sana gestione, un
pizzico di imprenditorialità, un piano vendite ragionato insieme a
qualche aggiustamento delle regole di permanenza egli inquilini
negli alloggi potrebbe essere la strada di un ulteriore positivo
sviluppo".
Gestione oculata e imprenditorialità sono pure i punti di forza di
Ettore Emidio Isacchini, Vice presidente di Federcasa. “Le aziende
casa devono cambiare e diventare delle vere aziende capaci di
entrare i concorrenza con il settore privato perché la concorrenza
fa bene al pubblico ma anche al privato. Dobbiamo cioè guardare a
tutte le categorie di cittadini che sono in difficoltà. E’ indubbio
che devono essere trovate soluzioni e strumenti finanziari per
rispondere alla tradizionale domanda delle fasce di popolazione più
deboli.
Non dobbiamo dimenticare però quelle persone che stanno nel libero
mercato in condizioni economiche disagiate e per farlo occorre
aumentare il nostro patrimonio sia attraverso piani di vendita
legati ai valori di mercato, sia attraverso un impegno, insieme ai
comuni, nel Social Housing settore in cui siamo in grado di offrire
alloggi a canoni di affitto concorrenziali a quelli proposti dal
settore privato".
Gli Stati Generali di Federcasa sono stati chiusi da Massimo
Giorgetti, Assessore ai lavori pubblici della Regione Veneto.
“Dobbiamo occuparci di coloro che pur avendo diritto di accesso alla
casa pubblica non vedono soddisfatta la loro domanda per
l’insufficienza del patrimonio immobiliare delle Ater - ha tenuto a
sottolineare l'Assessore - E’ necessario quindi rivedere gli attuali
strumenti e metterne a punto di nuovi, a partire dal piano
straordinario di vendita degli alloggi Aler, promosso al termine
della passata legislatura, il fondo immobiliare etico “Veneto Casa”,
l’acquisto di alloggi chiavi in mano sul libero mercato”.
Nel corso dei lavori sono inoltre intervenuti:
Andrea Franceschi, sindaco Cortina d’Ampezzo.
Mariagrazia Petroni, consigliere Magnifica Comunità di Cadore.
Tiziana Martire, assessore al patrimonio del Comune di Belluno.
Darco Pellos, viceprefetto di Belluno.
Giorgio Sangiorgi, presidente Area Sardegna.
Pierluigi Lepore, commissario Iacp Campobasso.
Marco Corradi, presidente Acer Reggio-Emilia. (CS della Federazione)
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