Le tre torri, che hanno altezze diverse, si innestano su un podio alto 6.5 metri sul piano stradale, che si pone allo stesso livello del podio dell’area Garibaldi Repubblica, e con questo connesso. All’interno del podio sono ospitate funzioni commerciali, servizi alle persone, strutture condominiali, e gli accessi ai parcheggi in sottosuolo.

Le tre torri definiscono uno spazio centrale a piazza, punto di approdo della promenade lungo l’area delle Varesine e della passeggiata proveniente dall’area Garibaldi Repubblica; le due torri a sud si propongono quali “spalla” dell’asse storico di Porta Nuova, la terza torre, la più alta,  e’ posizionata sul bordo nord del podio, fronteggia e si confronta con il vasto spazio del Parco della Biblioteca degli Alberi.

La Caputo Partnership si è concentrata sullo sviluppo architettonico del Podio e della torre a sud e Arquitectonica sulle altre, la prima lungo via Melchiorre Gioia, la seconda lungo viale della Liberazione.

L’immagine architettonica si basa su principi di trasparenza, luminosità, leggerezza, l’uso dei materiali prevede un alto tasso di innovazione tecnologica.

La Torre Caputo si trova a sud ovest di Porta Nuova Varesine, sull’asse di Porta Nuova, l’asse che collega realmente e idealmente il centro storico della città, la nuova centralità urbana di Porta Nuova e il futuro centro istituzionale costituito dall’Altra Sede della Regione Lombardia.

La Torre Caputo, insieme alle torri Arquitectonica, definisce la piazza pubblica sul Podio e da queste si distingue per la scomposizione dei volumi e per i materiali utilizzati. 

L’edificio può essere definito “architettura eccezionale” perché costruita da una serie di eccezioni. È un’architettura complessa iscritta in un disegno urbano complesso che si propone quale sintesi tra tipi e modelli architettonici (l’edificio a torre e la villa urbana).

La torre, di 69 metri di altezza, si presenta come un cristallo bianco, rotto sugli angoli, in cui si aprono le logge scure, direzionate secondo gli affacci paesaggisticamente più pregevoli: verso est, la promenade e il Giardino degli Aceri di Varesine; verso sud, l’asse di Porta Nuova e il centro città; verso ovest, Corso Como e Porta Garibaldi; e, verso nord, il Parco della Biblioteca degli Alberi.

Non è un edificio indifferente all’intorno, apodittico nell’affermare una tematicità: vive delle relazioni che istituisce con il paesaggio e la struttura urbana. La torre in realtà costituisce la propria regola compositiva sulla sintesi delle “variazioni urbane” all’intorno.

L’edificio si articola in quattro volumi che si aprono verso l’alto con dei “bow-windows” a doppia e tripla altezza che di notte, come lanterne, segneranno dalla città e dal Parco l’asse storico di Porta Nuova e la Torre stessa.

L’immagine dell’edificio gioca sulla contrapposizione tra un materiale lucente e brillante come il vetro bianco,e il nero opaco della pietra naturale (nero assoluto), che definisce le rotture del cristallo, esaltando gli sfondati delle logge, la plasticità della forma e il rapporto esterno / interno del volume.

L’ingresso principale è da sud, in connessione con l’ingresso agli spazi e ai servizi in sottosuolo, segnalato in prospetto con un arretramento della facciata. L’ingresso pedonale è evidenziato da una pensilina in muratura che guida dal drop off delle auto alla lobby a doppia altezza. Un ulteriore ingresso, ad uso esclusivo dei residenti, è previsto dalla Piazza sul Podio.

Gli attacchi a terra a est, e sul Podio verso nord, sono completamente trasparenti con negozi e boutique. Ad ovest, alla matericità della scalinata che sale al Podio si affianca la matericità della pietra scura che segna l’attacco a terra della torre.

I sistemi di risalita, ascensori principali, montacarichi e scale sono al centro dell’edificio: il core è la massa centrale attorno a cui si avvolgono i volumi delle unità abitative e “ruotando” intorno a tale cerniera si riferiscono al contesto.

La torre di 15 piani residenziali ha appartamenti di diverse e varie tipologie. Dai piani bassi dove ciascun livello ospita 4 appartamenti, da 70 mq, 100 mq e da 150 mq, agli ulteriori piani in cui trovano sviluppo alloggi con doppie altezze sia interne che esterne sulle logge, fino ad arrivare agli ultimi due livelli in cui è allocato un unico appartamento, con terrazza in sommità e piscina, soggiorno passante a doppia altezza lungo la direttrice dell’asse di Porta Nuova che da un lato si affaccia sul centro storico e, dall’altro, verso il nuovo Palazzo che ospiterà gli uffici della Regione Lombardia.  Al piano 9 un alloggio è fortemente caratterizzato da un wintergarden, un cubo in lamelle di vetro a sbalzo sulla città.

Tutti gli alloggi prevedono al loro interno finiture e soluzioni d’arredo di grande pregio, soluzioni spaziali e volumetriche complesse e allo stesso tempo razionali e di valorizzazione dello spazio abitato con ampie vetrate, logge profonde 4 metri, rivestite in pietra scura e con pavimenti in legno: un proseguimento dell’ambiente interno verso l’esterno.

L’edificio sarà certificato LEED, certificazione che garantisce un più ampio concetto di sostenibilità ambientale dei sistemi e processi costruttivi e dei materiali utilizzati, a partire dalla scelta del sito di costruzione, alla conservazione e riduzione dei consumi idrici, al contenimento delle emissioni, all’efficienza degli impianti, alla scelta dei materiali di costruzione reperibili in prossimità del sito.

Inoltre la certificazione LEED continua e prosegue oltre la costruzione dell’edificio considerando anche le procedure per il riciclaggio dei materiali da costruzione.

La certificazione LEED ormai viene considerata uno dei benchmark per la valutazione economica del valore degli edifici e garanzia della elevata qualità costruttiva dell’immobile” (CS Caputo& Partners).

Alcune immagini del progetto (courtesy of Paolo Caputo)